Karima Ammar, ex concorrente di Amici, è stata condannata per…
I fatti risalgono a 6 anni fa, quando Karima Ammar partecipò al Festival di Sanremo con il brano “Come in ogni ora”, all’epoca, durante le esibizioni della cantante, fu detto che l’adattamento in italiano della canzone era di Karima stessa…peccato che lo stesso ruolo fu rivendicato, da lì a poco, dal musicista Mario Menicagli, eccovi i dettagli direttamente dal sito de “Il Tirreno”:
“La cantante livornese Karima è stata condannata dal tribunale civile di Firenze, insieme al manager Mimmo D’Alessandro (patron del Summer Festival), al pagamento di 20mila euro come risarcimento danni al maestro Mario Menicagli, per l’attribuzione della paternità del brano “Come in ogni ora”…”
“…ora che il giudice ha dato ragione al direttore d’orchestra livornese, la faccenda costerà alla cantante e al suo manager dell’epoca D’Alessandro – anche lui coinvolto secondo il giudice – ulteriori 3mila euro per ogni altra eventuale futura violazione, oltre al cambio di attribuzione della paternità della canzone e alle spese legali. “Come in ogni ora” si è rivelato quindi, come asserito da Menicagli all’epoca, un adattamento metrico di “Every other hour”, brano depositato negli Usa da Burt Bacharach e Steven Sater”
“La versione italiana di Menicagli, sulla musica di Bacharach, era invece stata firmata da Karima per il testo e da Piero Frassi per le musiche, ma poi entrambi si sono rivelati estranei alla stesura. Ora dovrà essere chiarita anche la vicenda dei diritti Siae, bloccati durante la causa. «Al di là dell’esito positivo della vicenda – dice Menicagli – questa sentenza rappresenta la cosa più triste che mi sia capitata dal punto di vista professionale. Sono comunque contento del riconoscimento del giudice dei danni morali: la sua decisione punisce l’appropriazione e scoraggia la vendita del diritto di un’opera, che è inalienabile». Menicagli, che nel 1993 si è diplomato in Umbria nella scuola di Mogol, aveva rivendicato da subito la paternità di quella canzone. «Per adattamento metrico non si intende una mera traduzione – spiega – in quanto il testo deve restare fedele alla metrica del brano originale, conservandone accenti, sillabazione e, se possibile, ambientazione».”
“Un lavoro certosino che Menicagli aveva svolto nell’arco di una notte. È metà novembre del 2008 quando Karima, legata al musicista da amicizia e collaborazione professionale già da 5 anni, gli chiede la cortesia di fare quel lavoro con urgenza in quanto l’indomani, proprio con quella canzone, lei deve fare un provino. «Ricordo bene quella notte – dice Menicagli – tra me e lei ci fu un lungo scambio di mail per definire il lavoro. E la mattina presto del giorno seguente lei venne a casa mia per interpretare il brano prima del provino». Corrispondenza che Menicagli e la sua avvocata Francesca Cutrupi dello studio Vittorio Costa di Bologna, hanno messo agli atti. La collaborazione va avanti e a Menicagli viene chiesto di realizzarne un secondo adattamento, da inserire nel cd che Karima dovrà registrare di lì a poco. Intanto nel giro di qualche settimana arriva la notizia che “Come in ogni ora” è in gara per Sanremo. Ma a questo punto le cose cominciano a cambiare piega. A Menicagli viene proposto di cedere i diritti e la titolarità del testo, richiesta da lui rifiutata, fino ad un incontro-scontro con il produttore D’Alessandro e la stessa artista. «In un secondo momento – aggiunge Menicagli – Karima mi rassicurò sulla presenza del mio nome nel brano che avrebbe partecipato a Sanremo, ma il mio nome è comparso solo sul cd. Ora finalmente questa storia è chiusa».”
Voi cosa ne pensate…la sentenza in qualche modo inciderà sull’immagine della cantante che sta partecipando in questi giorni a Tale e Quale Show?