Intervista ad Alberto Dandolo: cosa c’è stato veramente tra Marco Carta e Jonas Berami all’Isola Dei Famosi?
Il portale “Gay.it” ha raggiunto ed intervistato quello che definisce “Re” del Gossip, parliamo di Alberto Dandolo (Dagospia, Oggi) e ne è nata una bella chiacchierata che ci permette di conoscere un pochino meglio l’autore da cui nascono molti degli articoli che leggiamo online (con o senza citazione).
Buona lettura:
“D: Facciamo un passo indietro: guardando la tua carriera, sembrerebbe che il successo sia arrivato con la maturità. Insolita come cosa, non credi?”
“Non lo definirei successo, ma visibilità. Visibilità arrivata grazie, e soprattutto, a Roberto D’Agostino e al suo portale. Nella mia vita ho sempre scritto e pensa che, in passato, mi occupavo di finanza, poi di uffici stampa e, infine, di cronaca e gossip.”
“D: Visto il seguito dei tuoi post sui social, non hai paura del delirio di onnipotenza?”
“Io, sinceramente, ancora non me ne rendo conto. Tutto cominciò quando, sul mio Facebook personale, scrissi quale sarebbe stato, da lì a poco, il destino di Simona Ventura sull’Isola dei Famosi. L’indomani mattina, trovai il mio nome e la mia notizia sul Corriere della Sera e lì iniziai a capire che forse qualcosa stava davvero cambiando. Ad ogni modo, più che onnipotenza, la vivo come una grossa responsabilità e ho solamente paura che, in una giornata storta, possa raccontare qualcosa di non raccontabile. E lì, forse, passerei dei guai.”
“D: Qualche maligno, sostiene che tu faccia del fantagossip, speculando sulle vite altrui. Come risponderesti a tali accuse?”
“Io faccio del gossip e non del fantagossip. Io verifico sempre le notizie che riporto poi, qualche volta, si potrà pur sbagliare, ma io ci metto sempre la faccia. Cerco sempre di non ferire le persone di cui scrivo, ma per il lavoro che faccio, ho il dovere di raccontare quello che vedo. Che poi, perdonami, tutte le cose scritte negli ultimi due anni, seppur talvolta in ritardo, si son sempre realizzate.”
“D: Tipo?”
“Dalla Santanchè, che si sarebbe lasciata con Sallusti, all’arrivo della Ventura sull’Isola, quando il cast del reality era ancora da formare.”
“D: Racconti spesso della tua vita lontana dai riflettori, parlando di amici anonimi che faticano ad arrivare a fine mese. Secondo te, che percezione hanno loro del tuo lavoro e del mondo che racconti?”
“Ad alcuni non frega una beneamata mazza, mentre altri, sono affascinati da questo mondo ed io, quando posso, li porto con me. Mi piace vedere la felicità negli occhi delle persone.”
“D: Oramai sono due anni che lavori su m2o con Selvaggia Lucarelli. Come è nato il vostro rapporto?”
“Permettimi di dire che il nostro è principalmente un rapporto d’amicizia. E’ una persona che stimo e con cui, grazie a Dio, vado d’accordo anche sul piano lavorativo. E’ stata Selvaggia a volermi come autore del suo programma e di questo ne vado molto fiero.”
“D: E come ti trovi a lavorare con una donna così discussa?”
“Benissimo. Ti dirò: non sempre condividiamo le stesse idee, ma questo non vuol dire che non si possa essere ottimi colleghi. Esiste un confronto e, mai come con lei, lo si può avere. E’ molto intelligente e ha una chiave di lettura, delle cose e dei fatti, invidiabile. E poi ti posso dire una cosa?”
“D: Prego..”
“Selvaggia è una delle donne più generose che io abbia mai conosciuto e mi dispiace che questo lato, per chissà quale motivo, non appaia a tutti.”
“D: Ti sei mai chiesto come mai non sia molto amata dal mondo gay?”
“Perché dice delle verità scomode? Lei, che ogni tanto viene anche erroneamente tacciata di omofobia, non sopporta che gli omosessuali vengano necessariamente dipinti come quelli belli, buoni, bravi e sensibili. Lei sostiene il mio stesso pensiero.”
“D: E quale sarebbe?”
“Se noi continuiamo a marcare la differenza, in questo caso tra gay e etero, anche in positivo, si crea involontariamente del razzismo al contrario. Io, nella mia vita, ho conosciuto gay stronzissimi ed etero meravigliosi, quindi evitiamo di fare inutili associazioni. Selvaggia ha manifestato, anche a te qualche mese fa, la sua apertura alle adozioni per coppie gay e single, quindi non vedo proprio il perché debba esser tacciata di qualcosa che non è.”
“D: Cosa pensi quando Marina Ripa di Meana afferma che i gay sono tutti promiscui?”
“Quando si parla di promiscuità, mi verrebbe la voglia di chiamare la mia amica prostituta Cristina l’Argentina, detta anche Bocca di fuoco, nonché mia vicina di casa, che ogni giorno si deve sacrificare ad indossare diversi strap-on con i suoi clienti eterosessuali e, soprattutto, sposati. La promiscuità, cara Marina, c’è in ogni ambiente e ti posso garantire che le cose peggiori le ho viste nei club etero.”
“D: Perché li frequenti?”
“In passato mi è capitato, sia per lavoro che per diletto. Che male c’è? Poi, ho smesso, in quanto quelle situazioni non mi divertivano più. Oggi, non frequentandoli, ho tante persone, di fiducia, che mi informano su quello che succede e, soprattutto, su chi va.”
“D: E cosa pensi di tutti quei personaggi che non hanno il coraggio di dichiararsi?”
“Io penso che ognuno abbia il sacrosanto diritto di non dichiarare la propria sessualità ma, quando vedo gente fingersi etero e che, in preda alla finzione, si fa fotografare con la propria fidanzata immaginaria, divento matto. Non c’è più rispetto né per loro, né per chi ha lottato per raggiungere certe libertà.”
“D: Quando Claudio Santamaria si è auto definito “un cacciatore passivo”, tu hai detto: “sono contento che Claudio abbia raccontato il suo lato più intimo. Erano anni che parlavo di lui in incognito!”. Facciamola semplice: ma il Jeeg Robot più famoso d’Italia, quindi, è bisex?”
“Io, quella sua dichiarazione, l’ho vista come un’ammissione di fluidità e, quindi, di apertura alla bisessualità. Esistono diverse leggende, tra Roma e Bologna, che parlano di un uomo abbastanza libero.”
“D: E’ iniziata l’onda Pride in giro per l’Italia. Tu il 25 giugno a Milano ci sarai?”
“Non ci sarò, ma non per chissà quale motivo, anzi. Odio la folla e ti dirò: non vado neanche ai concerti. Detesto le persone che passano il tempo a criticare quelli che scelgono di partecipare alla manifestazione più colorata che c’è.”
“D: Cosa pensi di personaggi, come il tuo amico Malgioglio, che sono contrari alle adozioni per le coppie gay?”
“Penso che ognuno debba avere la libertà di scelta su qualsiasi tema, a patto che, quest’ultima, non diventi un’imposizione. Io, ad esempio, sono contro l’aborto, ma non vorrei mai vietare a qualcuno di ricorrere a questa pratica.”
“D: Ad esporsi così tanto come fai tu, ci si rimette?”
“No, non direi, anzi, per certi versi, ho anche tratto dei vantaggi.”
“D: Hai mai ricevuto querele o diffide per i tuoi articoli al vetriolo?”
“Assolutamente sì.”
“D: E da chi?”
“L’ultima è arrivata da Francesca Pascale. Ha ritenuto opportuno querelarmi dopo aver raccontato di una sua lite, piuttosto accesa, con l’amica intima, nonché addetta stampa del Cavaliere, Alessia Ardesi.”
“D: Una querela per una banale lite?”
“Si, ha detto che era un qualcosa di lesivo per la sua immagine.”
“D: A proposito di querele, hai creato un caos mediatico per la presunta tresca, all’Isola dei Famosi, tra Jonas e Marco Carta. Quindi, a poco più di un mese dalla finale: tresca si o tresca no?”
“Più che caos, direi un vero e proprio caso. Io non c’ero e non posso sapere realmente come siano andate le cose. Qualcuno, che era lì con loro, mi ha raccontato di questa liaison tra le mangrovie.“
“D: Ambra ha smentito la notizia della sua possibile relazione con Massimo Giletti. Possibile che possa durare così tanto la castità?”
“Se Ambra e Giletti stanno assieme, Malgioglio è etero. Ambra, secondo me, è molto brava a non far sapere le sue cose.”
“D: E invece come mai Luxuria, l’appelli sempre come la trans della mutua?”
“(ride, ndr) Perché è la trans dei ‘noantri’. Vladimir è un’amica, oltre che una bellissima persona e non vedo l’ora di rivederla, il 14 agosto, sul palco del suo Gay Village a Roma.”
“D: Chi semina vento, raccoglie tempesta. Tu pensi d’aver seminato bene in vita tua?”
“Umanamente, senza alcun dubbio, lavorativamente me ne frego. Non devo essere amato dalle persone di cui scrivo.”
“D: Cosa ti aspetti dal giorno del tuo giudizio?”
Non mi aspetto nulla, se non l’inferno. Io non voglio lasciare la dimensione della carne, diamine.
Cosa pensate delle sue dichiarazioni? Non si smuove di una virgola sulla questione Carta – Berami…
Ecco, se nella vita non avessi fatto altro lui sarebbe stato il modello (di fare notizie) che avrei seguito…e voi?