Buongiorno bellezze!
Ditemi voi, arrivo al mare e fa un freddo…
Neanche il bagno potrò fare…starò tutto il tempo a sferruzzare, leggere e mangiar gelati. Anche se il tempo non è dei migliori il gelato va sempre bene.
Oggi è sabato 16 luglio e si ricorda la Beata Vergine del Carmelo
Il proverbio è ”Tanto va la gatta al lardo che ci lascia lo zampino”
Ecco gli avvenimenti principali della giornata:
Nel 1918 i bolscevichi giustiziarono lo Zar Nicola II di Russia e la sua famiglia.
Nel 1951 Salinger pubblicò “Il giovane Holden”, capolavoro della letteratura che vi consiglio di leggere.
Nel 1965 aprì il traforo del Monte Bianco, lungo 11 km.
La ricetta che vi propongo oggi è un classico della pasticceria estiva. L’altro giorno mentre riordinavo un cassetto di un vecchio comò ho trovato un raccoglitore trasparente pieno di ricette, di quelle che si trovano nelle riviste, che mia mamma aveva sicuramente ritagliato anni fa e conservate. Lei stessa però mi ha detto che non se le ricordava più.
Tra queste, la crostata mi ha colpita e l’ho subito sperimentata.
Ingredienti Pasta frolla:
300 g farina 00
100 g di zucchero
20 g di burro
1 uovo
70 g di latte
un pizzico di lievito
1 bustina vanillina
Crema:
400 g latte
40 g farina
3 uova
100 g zucchero
scorza di limone
1 bacca di vaniglia
Per decorare:
frutta fresca
Procedimento:
Preparate la pasta frolla: disponete su una spianatoia la farina a fontana, aggiungete il lievito,l’uovo e lo zucchero e iniziate a lavorare. Poi aggiungete vanillina, il burro e il latte e impastate per bene fino ad ottenere una frolla morbida e liscia.
Mettetela a riposare per 30 minuti in frigorifero.
A questo punto dedicatevi alla crema: fate bollire il latte con la bacca di vaniglia, a parte sbattete le uova con lo zucchero e unitele. Fate bollire per pochi minuti e poi aggiungete la farina, la scorza di limone e mescolate in modo che non si formino grumi.
Fate raffreddare la vostra crema.
Ora stendete la frolla in una teglia e con una forchetta, bucherellatene la superficie.
Infornate a 200 gradi per circa 20 minuti. Appena pronta tiratela fuori dal forno e lasciatela raffreddare.
Spalmeteci sopra uno strato abbondante di crema e poi decoratela con la frutta tagliata a fette, fino a coprire per intero la crostata.
Buon appetito!
Ed ora, solo per voi, il continuo della novella!
Sheila si mise subito a preparare il dolce per la cena alla quale era invitata.
Doveva andare proprio nella fossa dei leoni, a casa del cugino di Toto!
-Chissà se lui ci sarà…- pensò la ragazza ad alta voce.
-Chi?- tuonò la signora Luisa.
Sheila arrossì e non rispose, mentre impastava velocemente la pasta frolla.
-Allora, hai deciso che cosa cucinerai? Non farmi fare brutta figura…
-Ehm no no signora stia tranquilla! Farò una crostata di frutta…
-Ah si? Ottima scelta! E’ uno dei miei dolci preferiti e nessuna delle mie precedenti colf è mai riuscita a prepararla. O meglio,loro ci si mettevano di impegno ma io non la gradivo, o per la troppa crema, o perchè la frolla era dura…insomma non ce ne è stata una che mi sia piaciuta.
Sheila tremò. Che fosse quella la giusta occasione per dimostrare alla signora Luisa la sua diligenza?
-Piuttosto…-le chiese la signora- cosa indosserai stasera? Non vorrai presentarti al banchetto con quegli orribili jeans strappati che solitamente porti?
Ed ecco, la signora Luisa aveva toccato il tasto dolente. Sheila era super indecisa e non riteneva di possedere alcun capo bello ed elegante.
-Non saprei,signora…
-Oh coraggio, finisci di cucinare e poi vieni con me. Mia figlia ha tanti di quei vestiti che non usa più e ha lasciato nella sua vecchia stanza.
In effetti, la figlia della signora da quando era andata a vivere per conto suo aveva cambiato totalmente il suo look. Agli abiti sfarzosi che la madre la costringeva ad indossare preferiva una bella tuta comoda. E l’attenzione di Luisa si era spostata verso gli outfit della piccola Vanessa, la nipotina che per come veniva conciata dalla nonna sembrava una piccola principessa.-Siamo pronte,Pasquale! -la voce della signora Luisa rimbombava nel corridoio.
Il marito era in salone ad attenderle, mentre guardava un po’ di tv e fumava la pipa.
-Troppe brutte notizie, come sempre!- spense tutto e lanciò il telecomando.
Dalla scala apparvero due figure meravigliose: la signora avvolta in uno scialle color smeraldo, indossava un bel tubino nero e mille gioielli preziosi ma dietro di lei,Sheila era la più bella. Aveva un abitino delizioso, color indaco, che lasciava trasparire una certa scollatura, tanto che il buon Pasquale appena la vide dovette deglutire.
-Cos’è,hai visto un fantasma?- lo rimproverò la moglie- Possiamo andare, su,su, siamo già in ritardo…
Il tragitto, a piedi, fu breve, ma Sheila non era proprio abituata a camminare su quei tacchi!
-Sta dritta, figliuola!- la signora Luisa le mise una mano sulla schiena, per sostenerla.
Ci si avvicinava sempre di più alla casa della figlia di Pinuccia, Mariastella.
La villetta dal tetto rosso, così la chiamava la signora con disprezzo era in realtà molto graziosa. Color giallo e con le persiane rosse che richiamavano il tetto, sembrava una casetta di campagna.
Sheila sentiva il suo cuore che batteva forte. Poi qualcuno si affacciò dalla porta d’ingresso…Toto!
-Buonasera!- disse- Ho sentito delle voci e sono corso ad aprire, temevo fosse già arrivata la carovana di Pinuccia.
-Ciao caro-rispose la signora Luisa-non dirmi che quelli là non sono ancora arrivati…immagino il povero Franco starà lottando con bambini,moglie e suoceri!
Dalla cucina apparve la padrona di casa:-Il povero Franco starà meditando altro che…mentre mia mamma e mia sorella dovranno pensare ai piccoli. Quello riversa i suoi problemi nello yoga!
La signora lanciò un’ occhiataccia a Mariastella:- E fa bene! Se quella sciagurata di tua madre avesse ascoltato il mio consiglio, adesso avrebbe molto meno da fare…
-Ma purtroppo mia madre non può permettersi una domestica!- rispose la donna stizzita- a proposito, benvenuta Sheila, vuoi darmi il soprabito?
La ragazza guardò la signora.
-Daglielo, coraggio! E fai vedere a tutti cosa hai preparato, speriamo che questa crostata sia buona oltre che bella.
Toto e il cugino si avvicinarono incuriositi. Il marito di Mariastella prese il vassoio e lo appoggiò su un tavolino:-Caspita, a saperle fare io queste bontà!Nel giro di qualche minuto la casa era affollata. L’altra figlia di Pinuccia,infatti,aveva ben otto figli. Il padre, Franco, accorse dalla signora Luisa e le baciò la mano:-Madame! Ma come è elegante…
-Oh, merci! Ho messo la prima cosa che mi è venuta in mano- e ridacchiò- In realtà ho speso tutta la sera per trovare qualcosa di decente da far indossare alla fanciulla che ho in casa…guardi un po’,l’ho trasformata da brutto anatroccolo in cigno!
Sheila si spostò e venne subito avvicinata da Pinuccia:-Oh bella mia, stasera spacchi, come dicono i miei nipoti!
A fianco a lei sopraggiunse Toto. La ragazza divenne tutta rossa.
-Sbaglio o non ci siamo ancora presentati?- le domandò.
Sheila provò un brivido lungo la schiena:-Bhe…no…no.
-Piacere, chiamami Toto- e le allungò la mano.
-Io…io…Shh…Sheila!- disse mentre sudava.
-Sheila? Però che nome originale! Il mio, ecco, fa un po’ ridere ma a me piace.
-Ma no…è…è…bello!
-Oh finalmente una che lo apprezza! La tua signora dice che me lo devo cambiare…
-Ma no, no!
A un tratto ecco la signora Luisa guardare la sua colf…dai suoi sguardi alla capì tutto, Sheila era così sbadata ultimamente perchè provava dei forti sentimenti. Le fece l’occhiolino e poi si voltò.
CONTINUA…
Care fanciulle, piaciuta la storia?
Alla prossima!