Buongiorno fanciulle
dopo una piccola pausa di qualche giorno, necessaria affinché io potessi dare un bell’esame e prendere il massimo , riprendiamo la nostra colazione tutte insieme appassionatamente.
Oggi vi offro un caffettino, ne abbiamo proprio bisogno per affrontare bene la giornta.
E’ mercoledì 1 Febbraio, inizia quindi il mese del Carnevale, mese dai mille colori.
A me il Carnevale non piace tanto, ma mi piace tanto preparare chiacchiere, frittelle e dolci di questo periodo.
Ricordiamo la patrona dei contadini e degli animali da cortile, Santa Brigida d’Irlanda.
Il proverbio del giorno è ‘’Tra moglie e marito non mettere il dito’’.
Nulla di più vero!
Ecco cosa è accaduto in questa giornata:
Nel 1945 dopo anni di lotta e di speranza venne finalmente concesso il voto alle donne . Fu un importantissimo traguardo, che però è solo un granello di sabbia in confronto alla società ancora arretrata e maschilista.
A tal proposito, vi consiglio un bellissimo film, ‘’Suffragette’’ che vidi l’anno scorso a scuola e che mi è rimasto molto impresso.
Nel 1958 la celebre canzone ‘’Nel blu dipinto di blu’’, del grande Domenico Mudugno, trionfò a Sanremo. Se ci riflettiamo bene è solo una canzonetta, ma è bello pensare che sia indubbiamente legata alla storia della nostra Italia .
Per la consueta ricetta, vi consiglio un piatto veloce da leccarsi i baffi.
Sempre sulla scia delle torte salate, l’altro giorno ho preparato un ottimo rotolo ai carciofi che ha lasciato a bocca aperta perfino i muratori ( ne parleremo dopo… ). Tra l’altro ho letto che i carciofi contengono dei preziosi sali minerali, oltre che tante vitamine.
Ingredienti:
1 rotolo di pasta sfoglia rettangolare
300 g carciofi (precedentemente puliti e cotti)
5 fette di fesa di tacchino
2 dl besciamella fresca
1 uovo
sale e pepe q.b (io pepe non ne ho aggiunto, nonostante la ricetta originale lo prevedesse)
Procedimento:
Preparate la besciamella
Prendete la pasta sfoglia e spalmateci uno strato abbondante di besciamella, poi disponete le fette di fesa di tacchino copritele con un altro strato di besciamella.
A questo punto mescolate per bene i carciofi con l’uovo e un pizzico di sale e poi versate il composto sulla sfoglia.
Arrotolate la sfoglia con delicatezza e bucatela in superficie. Spolveratela con dell’albume, aiutandovi con un pennello da cucina.
Infornate a 170 gradi per 20 minuti.
Potete servire anche freddo…
Per la rubrica di oggi, ho deciso che vi porterò in cantiere.
-Ma tu sei matta,cara zia !- direte voi con gli occhi ben spalancati (nonostante il sonno ). L’altro giorno, in onore del compleanno della Capa vi ho aperto la mia reggia per festeggiare…ma in realtà era in chiave ironica , casa mia è un campo di battaglia ultimamente perché abbiamo dato il via alla ristrutturazione.
(Clicca sulle immagini qui sotto per ingrandirle!)
Non sto lì a dirvi tutte le peripezie che ho elaborato (come mio solito ) per far sì che finalmente casa mia si potesse sistemare vi dico solo che alla fine i lavori sono iniziati, e sono più difficili di ciò che credevo.
Sono sincera, ormai non ci speravo più e credevo che mi sarei dovuta accontentare del pavimento un po’ rovinato in cucina, dei rivestimenti del bagno anni 70 e dei sanitari blu soprattutto . La verità è che noi ci siamo trasferiti nel 2013 e dunque ben 4 anni son passati vivendo in una casa bellissima, per carità l’adoro , ma che in qualche modo non ci rappresentava del tutto.
Io pensavo tutti i santi giorni ‘’ah, chissà quando sistemeremo la casa’’ e mamma mi rispondeva ‘’quando avremmo messo abbastanza soldi da parte’’ . I lavori di ristrutturazione costano, e io lo sapevo bene e quando l’anno scorso vinsi una borsa di studio dissi ai miei:
-Questi sono per il pavimento della mia camera, tanto ho scelto di non cambiare città per frequentare l’università!
Ma il tempo passava e o per una cosa o per l’altra i lavori non si facevano mai…
Alla fine mi ero quasi rassegnata ed erano un po’ di giorni che non ci pensavo nemmeno più.
Ed è proprio vero che le sorprese più belle sono inaspettate!
Mio padre, infatti, ha incontrato dopo tanti anni un suo caro amico che di professione fa il muratore ma purtroppo (a causa della maledetta crisi ) ha perso il lavoro. Quindi, tra una chiacchiera e l’altra, questo buon uomo si è offerto di fare lui con un gruppo di lavoratori la ristrutturazione della nostra casa e io ne sono stata davvero molto contenta.
Mi piacciono le persone che si rimboccano le maniche e non stanno ad attendere che il lavoro gli piova dal cielo (anche perché l’attesa è dura ) e soprattutto l’idea della ristrutturazione mi ha da subito entusiasmata.
Però dovevamo organizzare tutto il più velocemente possibile.
Per prima cosa abbiamo deciso di cominciare dalla cucina, luogo sacro per me , e di conseguenza tutti i mobili sono stati trasferiti in salone ( che per fortuna è molto grande ). Poi c’era da decidere come disporre i pavimenti, le piastrelle della cucina e pure le prese di corrente e i tubi idrici…un bel lavoro, insomma . Soprattutto, urgeva organizzare una zona tutta per Sciani, in cui lui potesse stare tranquillo nonostante i mille rumori che i lavori avrebbero causato.
E anche se io e la matematica non andiamo d’accordo, i giorni della neve son serviti per far si che la famiglia si riunisse per prendere varie misure e disegnare mille progetti.
Il fatto è che nella mia famiglia sono tutti abbastanza semplici, come sapete, soprattutto nel carattere, tutti tranne me , che ho le mie idee e nessuno me le toglie e sono una patita per la casa, l’ordine e la pulizia.
E infatti man mano che i miei progettavano tutto a me sembrava tutto troppo semplice, così ho preso in mano le redini della situazione ed ho fatto io un progettino con i fiocchi.
Quando l’ho mostrato ai muratori sono rimasti a bocca aperta, ed io ho deciso di seguirli durante i lavori onde evitare che sbagliassero qualcosa.
Naturalmente, non mi sono fatta problemi a fare da piccola manovale ed ho dato una mano nei lavoratori, specialmente quando c’era da fare ordine ed eliminare la polvere ( che si annida nei punti più impensati e si diffonde in tutte le stanze come una saetta ).
E per non parlare delle piastrelle, ho collaborato alla rimozione delle vecchie e ho passato le nuove ai muratori in base al disegno che io stessa avevo fatto.
Guai a chi dice che sono lavori da maschio! Sono le donne che reggono la casa, sono i pilastri fondamentali.
Le mie giornate, da quando stiamo ristrutturando casa, sono un po’ cambiate perché la mattina visto che i miei lavorano sono io ad accogliere i muratori con un bel caffè e qualche ciambella, poi iniziano i lavori e io sono lì a chiacchierare ed aiutare e verso mezzogiorno offro loro una birra e vado a preparare il pranzo per tutti. E mica ci si può accontentare della pasta al sugo! Ci vuole un pranzo come si deve, porta bene e con le pance piene si lavora meglio.
E la cosa che mi fa più piacere è che ogni qualvolta che i muratori hanno bisogno di un parere o di una conferma su come mettere una piastrella o come imbiancare un muro chiamano me! Michela di qua, Michela di là…e io non mi faccio problemi a dirgli quando una cosa non mi piace!
Addirittura mi hanno definita ‘’sa mere de sa domo’’ ( la padrona di casa ) ed è uno dei complimenti più belli che io potessi ricevere , se mi avessero detto che sono bella non me ne sarebbe importato nulla.
Questo perché mi piace essere il centro della casa, colei che non ha bisogno di servi o camerieri perché sa fare tutto e non si tira indietro nemmeno se c’è da aiutare i muratori.
Noi donne veniamo spesso sottovalutate, e questo non va affatto bene, ricordate sempre che senza di noi la casa e la famiglia non avrebbero un senso.
E voi, belle fanciulle , siate come spugne, a maggior ragione se siete giovani, quando c’è da imparare a cucinare o a dare una mano a chi ha più esperienza di voi nelle pulizie fatevi avanti e assorbite tutto ciò che potete.
Alla prossima!