Intervista al maestro Peppe Vessicchio
Il maestro Peppe Vessicchio è protagonista di un’interessante intervista per il portale “ilfattoquotidiano.it”, una delle sue risposte ci ha colpito…eccola:
“D: Maestro, nel suo libro scrive: “Il Festival è un animale strano”. Perché?”
“Perché ha avuto una sorta di mutazione genetica nel corso del tempo. In origine proponeva canzoni napoletane, perché Sanremo era un luogo di turismo internazionale e l’emblema della musica nel mondo era la canzone napoletana. Poi venne l’idea di promuovere la canzone italiana: ogni artista cantava più canzoni, puntando sulla bellezza della composizione, quindi quello che restava era il brano in gara. Nell’arco del tempo, tra cadute e risalite varie della kermesse, sono passate in primo piano le vendite a scapito del valore della canzone. Fino a diventare ciò che è adesso: uno spettacolo televisivo. Oggi l’obiettivo principale è quello di fare uno show che abbia presa sul pubblico. La musica diventa strumentale a questa condizione. Capisco l’esigenza di fare i conti con la modernità, ma bisogna imparare a governare le cose, a non subirle.”
Questa risposta potrebbe essere uno dei motivi celati dietro la sua assenza al Festival di Sanremo, spettacolo televisivo per spettacolo televisivo il maestro sembrerebbe a questo punto preferire il serale del talent di Maria De Filippi, Amici.
Ma così non è, va bene i concetti profondi e l’idealismo…ma la verità è molto più spicciola, infatti il maestro tuonava così, allo stesso portale, alcuni giorni fa:
“Mai più nelle trasmissioni Rai, a meno che le mie domande non abbiano risposte.”
E le domande alle quali dovrebbe ricevere risposta non sono proprio banali, che fine hanno fatto i diritti legati allo sfruttamento di alcuni master di sua proprietà? (in primis la sigla “Margherita”, pubblicata e commercializzata senza corrispondergli nulla).
“Sono garantista, credo nella buona fede altrui. Sono stati forse versati erroneamente a qualcun altro? Sono rimasti nelle casse Rai? Li ha incassati RaiTrade come ha fatto con la sigla? Sono stati messi a bilancio? Questi proventi, peraltro non irrilevanti, sarebbero un diritto che spetta solo a me”
Sappiamo solo che il 30 settembre ha mandato una raccomandata, per richiedere quanto gli devono, a “Raicom” e formalmente ha chiesto la diffida e la messa in mora nei loro confronti…veramente una caduta di stile da parte di chi ci “rappresenta” (leggasi televisione di stato).
Voi cosa pensate?
Trovate l’intervista completa QUI: Intervista a Peppe Vessicchio e QUI Non pagano i miei diritti
Vi consiglierei di leggerla, perché potrete scoprire sfumature della sua professione fino ad ora sconosciute:
“D: Qual è la musica preferita dai pomodori?”
“Mozart funziona su tutto. Adesso vogliamo verificare gli effetti per differenze di tonalità, ma siamo ancora in una fase di sperimentazione.”
Il maestro sta per pubblicare un libro intitolato “La musica fa crescere i pomodori” e non è uno scherzo…