QUELLI CHE NON RICORDANO IL PASSATO, SONO CONDANNATI A RIPETERLO!
Questa frase, lapidaria, è stata trovata scritta ( da uno dei prigionieri ) su un muro del campo di sterminio di Dachau…mi pare esaustiva , e che si commenta da sola .
La data del 27 gennaio non è stata scelta a caso…in quel lontano giorno del 1945, le prime truppe sovietiche entrarono nel campo di Auschwitz (il piu’ tristemente famoso), liberando lo sparutissimo gruppetto di sopravvissuti ebrei , e scoprendo, per la prima volta in diretta, gli orrori commessi dal TERZO REICH, da Hitler e dal suo degno braccio destro, Himmler, capo delle SS, massacratore di poveracci, vecchi , donne e bambini, ma anche gentile omino che curava amorevolmente un giardino di rose , e aiutava le vecchiette ad attraversare la strada ( la “normalità” del male)
come normale era ormai diventato, per i nazisti, lo sterminio …con tanto di contabili, piani programmati e obiettivi di quantità da raggiungere…addirittura con competitività da gare di “efficienza” fra i vari lager ...sana concorrenza fra imprenditori!! Della serie : A TREBLINKA SONO ARRIVATI AD AMMAZZARE DUEMILA EBREI AL GIORNO!!!…e noi che facciamo? battiamo la fiacca?
Questo non è un articolo…non sono degno di scriverlo, perchè io, (grazie al Cielo) , non ho vissuto quei periodi…
E’ solo un avviso, un pro–memoria …un consiglio , per quello che puo’ valere .
Una cosa soltanto, una sola : NON VOGLIO SENTIR DIRE CHE IL NAZISMO E IL FASCISMO HANNO FATTO ANCHE COSE BUONE…e che riguardo agli ebrei, hanno l’unica colpa di aver promulgato le leggi razziali!
Io vorrei che chi la pensa cosi’, si facesse una vacanzina in uno di quei centri–benessere …un agriturismo con le camere a gas termali, la sauna dei forni crematori, e il fango curativo delle fosse comuni.
By Nerio
Bisogna ricordare per non dimenticare quel periodo nerissimo…senza andare lontano anche in Italia abbiamo testimonianza di quel periodo di orrore. .le fosse ardeartine, l’unico pensiero che ho avuto di fronte a tutte quelle lapidi è stato. .mai più. Grazie per l’articolo nerio.
Se comprendere è impossibile, conoscere è necessario.
Primo Levi.
Nerio grazie per l’articolo!
Io sono stata in gita scolastica a visitare il campo di concentramento di Dachau.. ti lascia una sensazione che non saprei descrivere!
non ho parole solo grande sofferenza
grazie per questo post
Grazie per l’articolo
Intanto ringraziamento per l’articolo e giustamente questa giornata deve sempre ricordare l’orrore vissuto e far si che non avvenga piú.
” Ad Auschwitz c’era la neve, il fumo saliva lento …” Guccini. Per non dimenticare
Quello che è successo è orribile e la cosa che più mi terrorizza e spaventa è che è successo appena 70 anni fa intorno a noi. Non dobbiamo mai dimenticarlo, almeno questo glielo dobbiamo
Il senso di disagio è profondo e non mi lascia mai, il senso profondo di ribellione quando vedo film o seguo documentari incapace di togliere lo sguardo allibito da tanta efferratezza. Racconti di poveri sopravvissuti che parlano di quanto sia stato crudele, inumano e profondamente contro natura quello che è successo nei campi di sterminio. Mi sale un senso di pietà di tristezza infinita vedere un mucchio di scarpine dei bambini, o occhiali, o protesi umane e un forte impulso di rabbia mi sconvolge sempre il cuore. Ma come? Ma come è potuto succedere che l’animo e l’uomo sia sceso all’inferno e sia risalito per torturare, fare esperimenti irripetibili e disumani su povere creature tra l’indifferenza, lo scherno, la
durezza e la spietatezza dei carcerieri la disumanità dei loro capi, l’insensibilità dei vicini di casa che denunciano, la cattiveria e la malvagità di chi ha tradito i propri familiari, ferocia di chi ha piombato le carrozze dei treni dirette ai campi di sterminio ( anche nella civilissima Milano, al binario 21) Ora è una mostra e si trova alla stazione ferroviaria centrale di Milano. Da li, nascosti dallo sguardo dei viaggiatori con una serie di pulegge caricavano sui vagoni senza finestrini, i poveri malcapitati frutto di rastrellamenti, tradimenti, di vendette personali, indifferenza e invidie sociali. Non erano solo ebrei, erano tutti i “diversi ” , i malati di mente, gli omosessuali, coloro che erano catalogati come cittadini di serie Z.
Le leggi razziali! Ma com’è possibile che siamo stati complici di leggi così ignobili anche in Italia!
Perché? Non riesco a capire, non riesco a capacitarmi di come sia stato possibile che esseri “umani ” si siano trasformati in bestie? Come mai siano arrivati a traformarsi in automi senza cuore, senza umanità.? Ora vedo l’ignoranza degli uomini sulla storia che avanza, vedo chi nega che siano mai successe queste crudeltà e il negazionismo è la peggior crudeltà in assoluto verso quelle povere vittime. Alle nuove generazioni SI DEVE raccontare quello che è successo davvero!!
E’ storia vera! È successo davvero.
Si deve perpetuare questa memoria per permettere ai giovani di portare il rispetto si deve far sentire il racconto dei superstiti e il racconto tramite filmati , si deve da far vedere a tutti grandi e piccoli sempre e comunque per non dimenticare che è successo davvero, che è stata realtà, che non è stato un videogioco.
Non bisogna MAI dimenticare
Grazie Nerio
Il ricordo che mi porterò dietro per sempre è il vento gelido, forte, cattivo che tirava sulla collina dove sorge il campo di concentramento grigio e tetro di Mauthausen in Austria, dove sono stata qualche anno fa, un brutto vento che tirava solo lassù quasi a voler piegare un tempo quella gente schiavizzata e lasciava stare il paesino sotto, mite e tranquillo….
in realta oggi succedono purtroppo le stesse atrocita,la memoria non e servita granche …
Pochi giorni fa è morto uno scrittore a me molto caro, Aharon Appelfeld.
A soli 9 anni riesce a scappare da un campo e a sopravvivere nei boschi.
Nei suoi libri c’è lo sguardo di un bambino, la ricerca della memoria e l’angoscia di ciò che si è perduto.
Per chi preferisce i film, consiglio Il figlio di Saul. Poche parole, la storia è narrata dai rumori, dalle luci, dalle riprese a volte sfuocate e a volte così ravvicinate da uscire dallo schermo.
Come se il regista volesse da un lato proteggere dall’orrore e dall’altro buttartelo in faccia.
Sono molto contenta sia dell’articolo che dell’interazione di chi ha commentato con onestà e partecipazione. Sono stata da poco a visitare Berlino, l’aria triste che si respira in quella città è disarmante. Ho capito perchè la Germania viene definita fredda e un po’ egoista…loro rivivono tutti i giorni ciò che è accaduto anni fa. Per loro è difficile dimenticare, è giusto che non lo sia pure per noi.
E’ vero non è accaduto a noi, ma poteva succedere e solo ricordando potremo far in modo che ciò non accada più, nè materialmente nè mentalmente.