#amici17 Intervista a Zic: “sono un depresso cronico, ma è proprio questa la giusta molla per me”…e poi arriva una frecciatina rivolta a…
Il 25 maggio è uscito il primo cd del cantautore Zic, subito balzato ai primi posti di Spotify e Amazon. Il portale “All Music Italia” lo ha raggiunto per una lunga intervista che ci consente di conoscerlo meglio.
Innanzitutto il giovane toscano ci racconta i suoi esordi:
” Ho iniziato a 10 anni e sono partito come chitarrista, poi verso i 16 anni ho sentito la necessità di scrivere anche se inizialmente mi vergognavo troppo a dire le cose in italiano! Ma a 17 anni la scelta definitiva di scrivere nella nostra lingua. Poi, un bel giorno, ho incontrato Pio Stefanini, ( produttore di grandi artisti come Irene Grandi ndr) che riesce a tirare fuori il meglio di te e riesce a dare valore a dettagli che prima reputavo banali. Quando ho preso la maturità liceale ho detto ai miei: Se prendo 100 fatemi fare un anno di prova con la musica. Ho preso 97 ma ugualmente me lo hanno concesso e da agosto dello stesso anno è partita la mia collaborazione con Pio. Ho anche suonato le chitarre nel disco di Natale di Sergio Sylvestre.”
Andando sul personale, Zic rivela un aspetto del suo carattere:
” La depressione credo sia uno stato mentale e fisiologico che affligge spesso i ragazzi sia nell’età adolescenziale ma anche adulta. Io sono un depresso cronico, non sono mai contento, temo la solitudine in maniera allucinante. Però posso dirti che è proprio questo mio modo di essere che mi fa scrivere, altrimenti non avrei la giusta molla per tirare fuori quello che ho da dire!”
Ad Amici avevamo compreso la profonda cultura di cui è dotato Zic e infatti rivela:
” Adoro Verlaine. Rimbaud, Baudelaire e Leopardi. Conosco grazie a mio padre grandi artisti come i Deep Purple, Dire Straits, Led Zeppelin, Pink Floyd, Lucio Battisti, Gino Paoli, De Andrè, Bruno Lauzi, Umberto Bindi e Luigi Tenco. Degli attuali seguo Calcutta, XXX Tentacion, Post Malone e Gazzelle. Ma il mio maestro rimarrà sempre Lucio Battisti.”
Nella canzone “Gilles Villeneuve” lui ripete la frase “amo le cose che sono venute prima di me”:
” Si-ammette il cantautore-amo la donna che è nata prima di me, la musica che è nata prima di me come i Nirvana. Avrei voluto vivere nel 1969, l’epoca di Woodstock tre giorni di pace, amore e musica! E amo Gilles perchè è stato un pilota combattente, che non ha mai vinto un mondiale ma aveva coraggio, determinazione e bravura, un modello da seguire per me !”
Infine Zic ci regala una bellissima riflessione:
” Ho accettato di partecipare al talent Amici come una sfida ed è stato un battesimo del fuoco perchè è molto duro a livello psicologico mantenere la calma! ( noi sappiamo il motivo ndr). Infine far passare il messaggio che per far musica devi essere bello, fisico pazzesco, biondo e occhi azzurri è il concetto più sbagliato che esista! Quando la musica diventa stile quella è la morte della musica stessa! Basare la musica sul proprio aspetto fisico serve a poco, tanto arriverà sempre uno più carino di te!”
Che ne pensate delle sue parole? E’ forse una frecciatina a quei discografici che investono su belle facce e motivetti elementari che venderanno il tempo di una stagione ? Siete d’accordo con lui che la musica è ben altro?
by emmaforever
Bella questa intervista. Peccato che nel programma si sia visto un altro lato di Zic e poco quello riflessivo. Ma solo a me questa cosa di essere biondi con gli occhi azzurri sembra una frecciatina a Riccardo Marcuzzo in arte Riki? O forse è stata una frecciata involontaria?
Direi che è una frecciatina a Zerbi che predilisce molto spesso il look alla sostanza