‘GfVip’ Intervista ad Antonella Elia: come vanno le cose con il fidanzato Pietro Delle Piane? Chi ha sentito dei suoi compagni di reality? Era lei la cocca di Signorini? Che pensa della vittoria di Paola Di Benedetto e la non vittoria di Paolo Ciavarro?
«Per ora va sulle fette biscottate, dopo tre mesi ho bisogno di essere ricorteggiata. Ma ci siamo chiariti su tutto (le foto uscite con la sua ex, Fiore Argento, ndr), mi fido di lui e gli credo. Di tutto il resto non mi importa».
Risposta. «Sposarlo sarebbe un sogno, ma prima dobbiamo superare la quarantena insieme: è la nostra prima convivenza».
D. Chi ha sentito del GfVip?
R. «Adriana Volpe, sono felice di aver trovato un’amica. Quella signora della Rusic dice che sono anaffettiva, invece mi attacco alle persone e immagino che abbiano verso di me una preferenza, per questo mi arrabbio se poi penso non sia così».
D. Perché ha partecipato al GfVip? Vanità? Carriera?
R. «Vanità no, mi vergogno alla sola idea che la gente mi abbia vista dormire o mangiare e penso che questa sia la fine della mia carriera perché mi sono esposta con le mie miserie e le mie bassezze».
D. È arrabbiata con la vita?
R. «Penso di aver avuto una vita bellissima. Certo, ho sofferto solitudine, senso di abbandono, mi mancano disperatamente i miei genitori e i miei nonni, ma non riesco a vedermi come una vittima, non voglio fare pena. Dico le cose in faccia come se fossi per strada, ma sono migliori quelli che tramano alle spalle?».
D. Era la cocca di Signorini?
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D. Ce l’ha con le donne?
R. «Se parla della Lessa o della Marini o di Licia Nunez sì. Ma da sempre difendo le donne, la bellezza, la dignità».
D. Ha fatto pace con la Lessa.
R. «Sentire la sua storia, la lotta di un’altra che, nonostante tutto, sopravvive, ti colpisce. Ma io Fernanda non la voglio più vedere per il resto della mia vita».
D. Che cosa pensa di Paola?
R. «È una ragazza stupenda, con una bellezza prorompente ma pudica, ha valori e dignità».
D. Perché lei e non Ciavarro?
R. «Dovrebbe imparare a esporsi, è un bravo ragazzo, ma a cosa serve se poi si fida di quello che dicono gli altri?».
D. Aristide le ha dato un bacio, sognava una storia con lei?
R. «Lo vivo come un bambino colto che si occupa di reperti archeologici, non ho vissuto nessuno come uomo. Mi viene naturale baciare i miei amici, è come mangiare con le mani».
D. Ha parlato del suo dolore nel non essere mamma. Ha mai pensato di adottare un figlio?
R. «Lo penso da quando sono nella Casa. Ho pensato che sono grande e che vorrei un bambino in affidamento, voglio fare qualcosa per gli altri perché, nonostante tutto, ho un debito verso la vita. E penso di essere stata protetta anche al GfVip, nella Casa, al riparo dal virus: ho pensato che siano stati i miei genitori, i miei nonni a spingermi in questa avventura, sono sfere che ruotano sempre intorno a me.
Vi è piaciuta la sua intervista e le risposte sempre dirette?