Intervista a Luca Argentero, protagonista di ‘Doc nelle tue mani’, l’attore ci svela i retroscena del suo ruolo e sul finale che tutti aspettiamo ci svela: “…vi anticipo che il “gran finale” è stato già girato…”

Quasi 9 milioni di spettatori, un ascolto  record quello dell’ultima (almenoper ora) puntata di “Doc Nelle tue mani”. La serie è ispirata al libro “Meno dodici”, storia vera del medico Pierdante Piccioni, ex primario a Codogno e Lodi che dopo un incidente ha perso 12 anni di memoria ma, anziché ritirarsi magari percependo una pensione di invalidità è tomato in corsia tra la diffidenza di molti colleghi.

Poiché le riprese sono state interrotte a causa del dell’emergenza coronavirus, al momento non abbiamo viso una vera e propria fine alle vicende che tanto ci hanno appassionato in queste settimane e ora tutti si stanno chiedendo  come andrà a finire…a chi chiederlo se non al protagonista?

Ecco cosa ha detto al riguardo Luca Argentero:

“D: Luca, si aspettava questo successo?”

“In un momento cosi duro, la reazione del pubblico a una serie “medical” poteva essere imprevedibile. C’e molta più gente davanti alla tv perché non si puo uscire, è vero. Ma il pubblico ha il telecomando. Se ha scelto di vedere noi, vuol dire che abbiamo lavorato bene.”

“D: Fanti è il medico ideale.”

“Sì, perche riscopre l’empatia, la capacità di ascoltare e capire i pazienti.”

“D: Quando ha letto il copione cos’ha pensato?”

“Io agisco d’istinto. Ho accettato perché volevo raccontare questa storia.”

“D: Come ha costruito il personaggio?”

“Il modello ce l’avevo davanti agli occhi: Pierdante Piccioni. E servito parlarci, ha aiutato me e tutto il cast. Poi è stata fondamentale l’immersione di un paio di mesi al Policlinico Gemelli di Roma. Ogni attore ha approfondito il proprio ruolo a Medicina interna…io parlavo di piu col primario, la caposala con la caposala, lo specializzando con lo specializzando. Ma la cosa piu importante era capire come si crea l’alchimia del gruppo in reparto, perché questa e una fiction corale. E tutti i miei colleghi sono stati eccezionali.”

“D: Ha girato prima le scene del Fanti primario o quelle del Fanti buono?”

“Prima il Fanti buono, poi il “vecchio” Fanti, in mezzo i flashback della famiglia felice.”

“D: Fanti porta la barba nella sua seconda vita. Perché?”

“Un segno distintivo: da primario Fanti doveva radersi per una questione di facciata. Dopo certe cose non gli importano più. Anche il suo camice è diverso da quello di tutti gli altri perché lui è il “jolly” del reparto.”

“D: C’è un’espressione speciale nel volto di Doc quando azzecca diagnosi o va a caccia di indizi. È studiata?”

“No, il lavoro d’attore e diverso. Tu studi il personaggio nel complesso, pensi al suo bagaglio di emozioni e quando giri la scena un ghigno o un sorriso vengono naturali, perche in quel momento tu sei il tuo personaggio».

“D: Fanti affronta una tragedia immane: la perdita del figlioletto Mattia. Come ci si può immedesimare in un dolore tanto grande?”

“Non si puo, non è immaginabile.”

“D: Lei sta per diventare papà.”

“Manca poco. Aspettiamo la bambina per maggio. Una gioia talmente grande! Il nome lo decideremo all’ultimo. Ora è difficile tutto, anche comprare le ultime cose che servono.”

“D: Con la sua compagna, Cristina Marino, avete guardato la serie?”

“Certo, lei è molto felice che sia andata così bene.”

“D: È felice anche che lei piaccia così tanto alle donne?”

“Lei dice che è un “plus”, non è gelosa, anzi ne fa un motivo d’orgoglio.”

“D: Con il dottor Piccioni siete amici?”

“Ci siamo sentiti ogni venerdì, il giomo dopo la puntata, in videochiamata. Lui è in prima linea contro il virus a Lodi.”

“D: Aver interpretato un medico, come le fa vivere l’emergenza sanitaria?”

“La vivo da semplice cittadino. Mi dà molto conforto ricevere i messaggi di medici, operatori sanitari e infermieri che ci ringraziano perche abbiamo dato un’immagine credibile del loro lavoro.”

“D: Doc insegna che i medici non sono infallibili.”

“Sì, sono padri, madri, fratelli, sorelle.”

“D: Adesso tutti ci chiediamo come andranno avanti le vite dei suoi “colleghi” dottori…”

“Ma io non svelo nulla. Perchè la serie è scritta in modo denso, succede qualcosa ogni minuto, rovinerei tutto.”

“D: Ci dica solo se Agnese, la moglie di Fanti, e Giulia, la sua ex amante, capiranno chi è l’amore vero…”

“Ma come “solo”? Se dico questo, svelo metà storia…vi anticipo, però, che il “gran finale” è stato già girato. Alcune risposte ci saranno, qualcos’altro, invece, resterà aperto…”

“D: Quindi si farà la seconda stagione?”

“Io la farei.”

“D: Le prossime puntate andranno in onda in autunno. Quanto rimane ancora da girare?”

“Di 24 settimane di riprese, resta una settimana da completare. Quando riprenderemo, e con quali precauzioni, dipenderà dalle indicazioni del governo.”

“D: Era ipocondriaco prima di girare “Doc” o lo è diventato?”

“Non lo ero prima e non lo sono diventato, per fortuna.”

“D: Il farmaco che non può mancare nel suo armadietto?”

“Meno medicinali prendo, meglio sto. Ma spero che si trovi una cura per il coronavirus, quello che vorrebbero tutti.”

Cosa pensate delle sue dichiarazioni?

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