I migliori libri sul poker

 
 
 
I migliori libri sul poker
Ci sono tante forme di intrattenimento al mondo, che vanno dallo sport all’arte passando per i libri o ancora la scrittura. Poi ve ne sono alcune che col passare degli anni hanno mutato la propria essenza trasformandosi da semplici strumenti di intrattenimento a sport e professioni. Una di esse è il poker: gioco di carte che ha rappresentato fin dagli albori un hobby dall’accezione particolare. Nell’epoca recente, poi, ha assunto la cornice di sport professionistico con tanto di tornei organizzati nei maggiori casinò internazionali.  
Tavoli verdi che poi, nella stragrande maggioranza dei casi, si sono trasferiti sui internet grazie ai casino online. Ma il web non ha ‘rotto’ la magia di chi vuole incontrare il giocatore ‘face to face’ a tal punto da stimolare la vena creativa di diversi scrittori, dando vita a volumi ancora oggi molto diffusi.
Famose sono le World Series of Poker, che hanno visto campioni di questo gioco di carte sfidarsi puntata dopo puntata per l’ammontare di milioni di dollari di vincita finale. Sono stati condotti anche studi appositi su questo tema, confluiti poi in libri sul poker, la sua storia ed evoluzione. Vediamo da vicino alcuni dei migliori volumi che hanno per oggetto quest’ultimo ad opera di campioni ed ex giocatori di poker che portano sulle pagine dei propri scritti esperienza, psicologia, matematica e strategia.
Super System di Doyle Brunson
Uno dei migliori libri sul poker attuale è “Super System” dell’autore Doyle Brunson, uno dei migliori giocatori di poker di tutti i tempi: pubblicato nel 1979, questi rappresenta ancora oggi uno dei volumi più acquistati per studiare la strategia alla base del poker. Pagine che sviscerano la tattica di gioco, fondamentale da acquisire per qualsivoglia amatore e professionista del settore. Un libro che racchiude, oltre il contributo di Brunson, anche quello di altri campioni di questo gioco. Tra questi possiamo citare Bobby Baldwin, David Sklansky, Chip Reese, solo per menzionarne alcuni. Questo testo è in parte anche biografico, poiché racconta nella prima parte la vita di Brunson, per poi spostarsi in maniera specifica sulla strategia del poker. Un’opera che originariamente aveva un altro nome, ossia “Come ho guadagnato più di un milione di dollari giocando a poker”. Denominazione poi convertita in “Super System” per una questione di marketing pubblicitario. Quindi probabilità, fisiognomica durante i match, studio della gestualità e molti altri consigli specifici, fanno di questo libro un must autentico in fatto di volumi sul poker e le sue varianti (Texas Hold’em e Seven Card Stud).
Teoria del poker di David Sklansky
Proprio uno dei nomi presenti nel libro di cui sopra è autore di un altro volume importane sul poker: stiamo parlando di “Teoria del poker” del campione David Sklansky. Analogamente a quello di Brunson, anche qui abbiamo uno scritto realizzato da un ex giocatore di poker, e quindi pura esperienza tramutata in pagine. Del 1978, incarna insieme a “Super System” l’essenza del gioco di carte più amato al mondo. Alla base del libro di Sklansky ci sono anni ed anni di studio della materia in questione approfondita con operazioni matematiche. Quindi numeri che veicolano strategie da mettere in atto durante le partite ed i tornei di poker. Un volume che è fortemente improntato sul ragionamento deduttivo e l’adattamento logico in funzione delle pieghe che può prendere un match dato. Quindi versatilità teorica come fondamento principale di “Teoria del poker”, e non potrebbe essere altrimenti visto il titolo.
Il nuovo poker di Flavio Ferrari Zumbini
Veniamo ora ad un autore italiano, dopo aver passato in rassegna due libri di provenienza estera. “Il nuovo poker” di Flavio Ferrari Zumbini è uno scritto che per anni è stato best seller del genere ludico trattato. Edita nel 2013 e ripubblicata nel 2021, quest’opera nostrana è moderna rispetto a quelle sopra menzionate. Proprio in questo aspetto risiede la differenza e la demarcazione di questo libro se confrontato agli altri che affrontano la medesima tematica. Uno studio del poker attuale e non strategie o tattiche
appartenenti ad un’epoca passata. L’ex dirigente della Ferrero, poi avvicinatosi al mondo del poker, ha voluto instillare nelle menti dei lettori che si avvicinano a quest’opera l’idea che tale gioco è cambiato nel corso del tempo. Quello conosciuto oggi a poco da condividere con il gioco di carte di anni addietro, motivo per cui anche la sua analisi deve mutare. Matematica e psicologia alla base dello studio di Zumbini, che sostiene come queste due sfere siano quelle principali per un attento ed idoneo approfondimento del poker come topic da scandagliare. L’esperienza, poi, è l’altra materia e strumento da possedere e padroneggiare se si vuole essere un ottimo giocatore di poker secondo l’autore italiano. Infatti se le regole possono essere assorbite in poco tempo, gli altri aspetti del gioco in questione vengono fatti propri solo attraverso l’esperienza. Confrontarsi quindi con grandi giocatori, professionisti del settore, consente come in tutti i campi, di progredire e crescere. Si possono conoscere tutte le strategie del mondo, ma non c’è modo di colmare la lacuna che l’inesperienza comporta. Inoltre Zumbini evidenzia come il poker odierno sia maggiormente aggressivo paragonato a quello del passato. Esso necessita per tanto di una partecipazione attiva e non passiva al gioco, poiché quest’ultima porterebbe ad una più che certa sconfitta. L’unico modo per competere ad alto livello ed avere buone possibilità di ambire alla vittoria è quello di “aggredire” l’avversario. Giocare in modo propositivo e non con timore o troppa reverenza. Ciò attiene al campo della psicologia che come detto sopra insieme alla matematica dà corpo al libro di Zumbini. Poi le probabilità e tattiche completano la preparazione che un professionista del poker dovrebbe avere per migliorare e raggiungere un livello top. In ultimo è essenziale la capacità di adattamento del giocatore: ovvero la sua abilità nel capire le situazioni in evoluzione di un match ed essere versatile nell’adeguare la propria strategia di volta in volta. A seconda della piega che assume una partita di poker, si deve essere abili a far fronte a questi cambiamenti anche improvvisi per prevenire perdite ingenti che conducono alla sconfitta. Sapere quindi quando osare e quando restare calmi e freddi. Gestire l’emotività bilanciando un certo grado di distacco ed aggressività facendo confluire entrambi in un equilibrio perfetto.  

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