Chiara Ferragni e Balocco multati per la violazione della legge Antitrust!
Stamattina l’agenzia di stampa ANSA ha diffuso una notizia che riguarda la nota influencer Chiara Ferragni.
La donna ha ricevuto una sanzione di oltre un milione di euro da parte dell’Antitrust, l’Autorità garante della concorrenza e del mercato per le società Fenice e TBS Crew riconducibili alla sua identità personale.
Il motivo? L’autorità contesta alle tre società di avere attuato una pratica commerciale scorretta pubblicizzando il “Pandoro Pink Christmas” della Balocco griffato Chiara Ferragni.
L’intento era quello di convincere i consumatori ad acquistare il panettone griffato dall’influencer per finanziare, attraverso questa donazione, un macchinario per le cure terapeutiche dei bambini affetti da Osteosarcoma e Sarcoma di Ewing all’Ospedale Regina Margherita di Torino.
In realtà l’Antitrust ha scoperto che la società Balocco aveva già fatto questa donazione in cifra fissa all’ospedale di Torino nel maggio 2022.
I panettoni griffati invece sono stati commercializzati a novembre 2022, ad un prezzo passato dai tradizionali 3,70 euro a ben 9 euro.
Ma la donazione all’Ospedale era già stata fatta quattro mesi prima. E quindi il profitto ricavato dalla vendita dei panettoni griffati è andato direttamente alle società della Ferragni.
Si è trattato dunque, secondo l’Antitrust, di una pubblicità ingannevole perché sponsorizzava un’iniziativa di beneficenza nella realtà dei fatti inesistente.
Anche la società Balocco ha ricevuto dall’Antitrust una multa di quasi cinquecentomila euro.
Che ne pensate dell’accaduto?
by emmaforever
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Ma è possibile che la Ferragni non è mai sazia? Guadagna una marea di soldi e continua a volerne guadagnare anche sulla pelle altui.
Non nascondiamoci dietro ad un dito. Il 90% di chi ha acquistato quel pandoro ad una cifra esorbitante lo ha fatto perché era quello “della Ferragni” e solo il 10% perché fuorviato dalla cattiva comunicazione solidale fatta con il marketing. Ragazzini, influencer e vittime del consumismo varie lo avrebbero acquistato tranquillamente senza la “buona azione” maldestramente pubblicizzata solo perché era rosa e c’era l’occhietto, come capita spesso purtroppo. È vero che leggendo avrebbero capito che nessuna percentuale sarebbe andata per quel macchinario già acquistato ma si sa che le pecorelle non leggono.