Quella folle estate del 1984 è il libro scritto da una di noi che vi consigliamo di leggere
L’estate è da sempre la stagione delle vacanze e del relax! Seduti in spiaggia o su un prato in montagna, non c’è nulla di più bello che avere in mano un bel libro che ci fa compagnia e, magari, sognare! Per rendere più piacevoli le vostre vacanze, e regalarvi anche delle emozioni un po’ “pepate”, vi consigliamo la lettura di questo romanzo che ha scritto una delle nostre collaboratrici più prolifiche.
S’intitola “Quella folle estate del 1984”, autrice Carolina De Filippis. Lo potete trovare in alcune librerie di Roma. Ma, soprattutto su Amazon, anche in forma eBook e gratuito con l’abbonamento Kindle Unlimited.
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Il romanzo racconta di un’irrefrenabile passione tra una ragazza appartenente alla borghesia romana e un taciturno e introverso ragazzo del Sud, giunto in Toscana per un lavoro stagionale.
La loro storia tormentata ha come cornice una rinomata spiaggia della Toscana, con i suoi storici stabilimenti e un arco temporale che ci riporta al 1984, epoca senza i social e i cellulari. L’epoca delle cabine telefoniche, dei motorini Ciao e Si, della musica elettronica, delle comitive sedute sui muretti del lungomare. Per chi è stato giovane negli anni 80, la lettura provocherà un ricordo nostalgico. Invece per la generazione Zeta, i nati nel 2000, sarà una piacevole scoperta.
Allora l’amore per i giovani era più facile? Lo scoprirete leggendolo.
Il romanzo regala infine una conclusione inaspettata che coinvolge in prima persona il lettore! L’autrice vi aspetta sulle sue pagine social Facebook e Instagram per conoscere le vostre impressioni! Se vi va poi di farci sapere come l’avete trovato, taggateci sui profili social del Vicolo delle News che verrete repostati con piacere.
Se avete voglia di fare un romantico viaggio nel tempo questo è il romanzo che fa per voi!
Buona lettura!
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per capire come è la generazione Z o cmq i teen-ager ora…un piccolissimo aneddoto : adesso ragazze e ragazzi fanno a gara a chi ha i jeans più strappati o bucati…e li vanno a comprare in negozi di livello e costano pure parecchio …
mio padre mi raccontò una volta che , da ragazzino, scavalcando una siepe, si sbragò i jeans con un bel “sette”alquanto lungo ( che ora farebbe invidia a qualche jeans griffato)
ebbene, a casa, sua madre ( mia nonna) gli fece una scenata incredibile …era arrabbiata sul serio, perchè i jeans erano da buttare via …tutti soldi sprecati e di soldi ne avevano pochi!!!
questo x dire che sono piuttosto scettico sul fatto che i giovanissimi trovino il libro una piacevole scoperta …sono nati e sopratutto vivono in un altro pianeta