Riki ritorna alla musica dopo la grande depressione

Riki ritorna alla musica e racconta della sua depressione e del rapporto interrotto con Francesco Facchinetti

Riki, al secolo Riccardo Marcuzzo, ha vinto la categoria canto nell’anno in cui ha vinto Amici Andreas Muller. Dopo tre anni di stop ad  ottobre è uscito con “Casabase”.

Al corriere della sera ha raccontato il brutto periodo che ha passato:

“Ho vissuto tre anni molto importanti dove però non ero padrone del mio destino, infatti tante volte sfogavo la mia solitudine e la mia rabbia, la gabbia dorata in cui mi sentivo, nel mio essere impulsivo. Così ho fatto un po’ di cavolate. Dovevo per forza seguire le logiche del mercato e a un certo punto mi sono incagliato.”

E poi:

“Succede piano piano, non te ne rendi conto subito perché intanto le cose vanno velocissime e non puoi fare pause. Non voglio neanche imputare la colpa alle persone che avevo intorno perché veniva tutto anche da me: era un sistema drogato e volevamo sempre di più.

Succede a tanti, so come ci si sente e io non l’ho mai voluto dire perché avevo paura. Ero orgoglioso, molto competitivo. Non avevo il coraggio di dire ‘sono in crisi, non sto bene, mi fermo’, ma poi ti rendi conto che non puoi farcela da solo e tante persone al tuo fianco non ti supportano come potrebbero.”

Su Francesco Facchinetti e il rapporto interrotto.

“Ma era un team che non avevo scelto io. Dopo un talent, i primi che ti contattano e ti danno sicurezza, li prendi. Con Francesco quando le cose andavano bene era tutto meraviglioso, ma a volte sentivo di voler fare determinate cose che lui non mi passava o magari aveva semplicemente altre idee.”

Al Sanremo del 2020 arrivò ultimo, ma ha ammesso che era già in crisi:

“Io non avrei voluto farlo, ma ero talmente assuefatto che dicevo sì a tutto. In quel periodo volevo proprio auto-sabotarmi, quindi non c’erano i presupposti. Sul palco non stavo bene, ero asettico, non sentivo neanche la tensione. Poi, due settimane dopo, è scoppiata la pandemia e, nel male, quello mi ha costretto a fermarmi.”

Per uscire dalla depressione ha ammesso di aver fatto terapia :

“Ho fatto terapia per un periodo e poi mi ha aiutato avere altre passioni. Sono laureato in design e durante la pandemia mi ha dato un appiglio. Poi ci sono le persone che ti vogliono bene davvero, e quelle rimangono. Perché tutte le altre, invece, scompaiono: chi scriveva per convenienza, non ti scrive magicamente più.”

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  1. Umberto13 ore fa

    siamo tutti con te la cosa più importate che hai superato questa difficoltà non vediamo l’ora di rivederti sul palco a cantare.

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