Lulù Selassié ospite da Matano racconta come sta in questi giorni

Il l processo con rito abbreviato Lulù Selassiè – Manuel Bortuzzo, conclusosi con una condanna per stalking (pena sospesa) della prima ai danni del secondo, continua a suscitare l’interesse dell’opinione pubblica.
Dopo il verdetto, Selassiè ha deciso di rompere il silenzio durato anni e raccontare la sua verità, anche dopo la sentenza, attraverso il giornalista Gabriele Parpiglia. Inoltre, è emerso un retroscena inaspettato riguardante il matrimonio tra Gianmaria Antinolfi e Federica Calemme, che sarà celebrato il prossimo giugno.
Tutti i dettagli qui: Sorelle Selassiè abbandonate dagli amici e noti ex gieffini per la vicenda con Manuel Bortuzzo.
I fan di Lulù hanno più volte scritto ad Alberto Matano, conduttore de La vita in diretta, per invitarlo a ospitare in studio l’ex gieffina e darle modo di esprimere il proprio punto di vista.
E ieri, un giornalista del programma ha intervistato Selassiè. Ecco le sue dichiarazioni:
“Diciamo che sono state raccontate tante cose per dipingermi come una pazza, come una persona che insegue, minaccia o addirittura aggredisce. Ma non è mai successo nulla di tutto questo. Sono stanca e distrutta da tutto questo dolore. È una situazione difficile da comprendere per chi non la vive o non conosce qualcuno che ci è passato.
La nostra relazione non è finita nell’aprile del 2022, è continuata fino all’aprile del 2024, con conversazioni normalissime, scambi di messaggi, come tra un ragazzo e una ragazza che stanno insieme. Non ci sono mai stati contenuti minacciosi. La storia dell’aggressione al personale sanitario? Assolutamente no. In ospedale ci siamo sempre andati insieme, come una coppia.
Il famoso messaggino ‘se non stai con me mi ammazzo’ non è mai stato inviato, infatti non esistono prove. La nostra è stata una bellissima storia. Non so nemmeno io cosa sia accaduto dopo.
Sul braccialetto elettronico…
Il braccialetto elettronico? Ho vissuto mesi terribili, in depressione, chiusa in casa, senza neppure la forza di alzarmi dal letto. È stato uno shock, un trauma che non dimenticherò mai.
Se c’è qualcosa che vorrei dire a Manuel? No. Ho già sofferto troppo. Mi sono sentita tradita, illusa, nascosta. E da lui tutto questo non me lo sarei mai aspettato, perché non ho mai fatto del male né a lui né a chi gli sta vicino.”
Naturalmente, Lulù è apparsa provata, fortemente dimagrita e convinta della propria innocenza. Il processo d’appello fornirà una nuova sentenza, che potrebbe scagionarla o confermare la condanna di primo grado.
Cosa ne pensate di questa vicenda?
by emmaforever
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Non so dove stia la vera verità, lo sanno solo loro quello che hanno realmente vissuto/sofferto, ma a parti inverse, cioè se il condannato/stolker fosse l’uomo, di certo si scatenerebbero tutte le femministe a favore della vittima donna e tutte le tv parlerebbero della vittima donna! In questo caso, che la condannata è donna, è comunque lei a voler passare da vittima e Parpiglia e company la aiutano in questo! Dico che la cosa non mi piace!
non ho la più pallida idea di chi sia la colpa …ma una cosa è evidente!
la colpa va divisa ( non so in che percentuale ) fra lei, Manuel e i media
tuttavia mi lascia MOLTO perplesso l’atteggiamento di Lulù…da come parla qui e in una intervista precedente, lei sarebbe innocente al 100% , addirittura è una martire vittima di ingiustizie e prevaricazioni ….
e questo ovviamente è ridicolo…roba valida solo per le fans ammalate di fiction