Alessio Bernabei, leader dei Dear Jack, racconta a Tv Sorrisi e Canzoni come è nata la preparazione di Breezin’ out the door, la sigla di Che Dio ci aiuti 3 (la fiction di Rai1 in onda il giovedì sera) cantata in inglese: “Non è stato molto facile, ci sono parole che non si usano spesso. Ho preso lezione di pronuncia. Crediamo sia venuto bene”.
Lui ha visto la serie “alcune volte con mia mamma Antonella, che è una fan sfegatata”.
E annuncia: “Altre nostre canzoni potrebbero essere usate come colonna sonora. Ci si sta pensando. Ora vorremmo conoscere Elena Sofia Ricci. Magari la invitiamo a un nostro concerto!”.
La scheda dei componenti dei Dear Jack
Alessio Bernabei, frontman, è di Tarquinia. Suona la chitarra, il basso, il clarinetto e il pianoforte. Ha lavorato come barista, parrucchiere e idraulico. Non piace alle persone invidiose e sofisticate. Coglie l’attimo. È distratto con la testa tra le nuvole, ma è determinato sincero e romantico. Una cosa che lo fa piangere è proprio l’amore. Dice di sé: “La mia vita gira intorno ad un sogno che è quello di vivere di musica!”. Non direbbe sicuramente grazie al suo parrucchiere!
Francesco Pierozzi, di Tarquinia, suona la chitarra e la batteria da 8 anni. Il padre è insegnante di musica e la madre è tatuatrice (la sua!). Non sopporta la puzza di piedi, le ragazze antipatiche e la gente viziata. Single da un anno pensa ancora alla sua ex. E’ molto sensibile.
Lorenzo Cantarini, di Montefiascone, suona la chitarra da 12 anni. Vive con amici non sopporta… la tangenziale est. È pigro, permaloso, si vergogna dei suoi indici.
Alessandro Presti, di Viterbo, suona il basso da 11 anni, vorrebbe essere piu sicuro e deciso è socievole, simpatico buono e preciso. Fa sempre tutto con buoni propositi.
Riccardo Ruiu, di Pescara, suona la batteria da quando aveva 5 anni. Lavora come usciere all’Università di Pescara, non sopporta perdere tempo, è molto socievole, vorrebbe dire meno bugie, è egocentrico.