Decima puntata de L’Isola dei Famosi: Rosa Perrotta mette in discussione la “carriera” di Alessia Mancini e quest’ultima “l’asfalta”…maleducazione e arroganza sono le due parole chiave…siete d’accordo con la nostra Haske?

La decima puntata de L’Isola dei Famosi sarà ricordata principalmente per il look di Alessia Marcuzzi, mise che ricorda vagamente Papà Gambalunga del noto cartoon degli anni ‘90.

In secundis, verrà ricordata – ancor più negativamente – per la cafonaggine e prosopopea di qualche paPerotta
.
Purtroppo ci sono ancora quei telespettatori (pochi, almeno questo) che ragionano in base a fantomatici gruppi e in base al presupposto:
“A me non piace Tizio, quindi Caio -nemico di Tizio– di conseguenza devo farmelo piacere”.
Non c’è altra spiegazione, perché altrimenti sarebbe insensato leggere anche solo una strenua difesa verso una Elena (A)Morali, oggettivamente in difetto ieri sera.
Non stiamo partecipando noi al reality e un minimo potremmo ragionare in base ai singoli concorrenti, non ai gruppi: loro hanno le proprie naturali simpatie, noi abbiamo le nostre.

Che Perrotta e Morali abbiano passato tutto il tempo in settimana a sparlare (la prima ha messo persino in mezzo le carriere altrui, dall’alto del proprio nome altisonante; la Perrotta ha invece parlato addirittura di ‘frustrazioni nella vita’) è un dato di fatto. Al contrario degli altri (che per qualcuno dovrebbero essere i finti buonisti!), i quali non hanno proprio rivangato opinioni negative sui concorrenti appena eliminati. Se la strenua difesa consiste nel dire che non abbiano passato tutte le giornate a sparlare ma capita di concedersi qualche momento, posso anche dire che hanno scoperto anche l’acqua calda.
Ma a parte questo, se per diversi minuti sono state a spettegolare così malignamente davanti alle telecamere (ben consce e desiderose di farlo), significa che già fin troppo tempo sia stato da loro dedicato al gossip più becero. E a maggior ragione se già nei “Confessionali” vengono poste alcune domande alle quali una risponde ampiamente, io cercherei di non riproporre le stesse cose anche durante gli altri momenti, bensì parlerei di tutt’altro.
Detto ciò, passiamo alla puntata: Morali non saluta -con tono supponente- al suo ingresso alcuni concorrenti come Alessia Mancini, benché sia questa ad alzarsi per stringerle la mano.
Con la solita scusante al grido di “Non sono ipocrita!”

Non occorre provare simpatie per essere una persona educata: nessuno pretende che la Morali debba chiacchierare amabilmente e scherzare con altri elementi, ma il saluto non si nega a nessuno ed è alla base dell’educazione (soprattutto se sei in un contesto forzato in cui ti ritrovi “face to face” e l’altra ti porge la mano).
La cosa sorprendente è che solitamente il politically correct sia sempre così preponderante, poi quando ci si aspetta un minimo di educazione, qualcuno lo dimentica convenientemente per difendere l’indifendibile.
In passato ho letto gente screditare chi esultava alle eliminazioni dei propri “nemici” e chi non ricambiava il semplice saluto. Nella stessa puntata di ieri, il Barbato viene giustamente stigmatizzato per essersene placidamente andato senza un tacito saluto generale (nessuno pretendeva baci e bacetti, bastava anche una semplice stretta di mano).
Inutile poi fare in altri ambiti i (finti) politicamente corretti, se si sminuiscono i principi basilari dell’educazione che si insegna ai treenni.
Per giunta quando qualcuno, cercando di mettere da parte inutili rancori, prova persino ad augurare alle due di formarsi una famiglia come la propria, una risponde “Io ce l’ho un fidanZZato!” (cosa c’entra?), l’altra fa pure il verso schernendo la parola “famiglia”. Quale grave onta: significa che non le interessi molto l’idea di formarsi una famiglia, non c’è altra spiegazione.
Il climax dell’assurdo viene raggiunto quando una sconosciutissima Morali si mette a disquisire sulla carriera di Nino Formicola: vorrei ricordare a qualcuno che Morali potrà anche prender parte ad altre edizioni di Colorado, ma se una persona non segue tale programma non saprà mai né chi sia né cosa faccia la bionda; al contrario Nino potrà pure non apparire più in tv per svariati motivi, ma rimarrà un volto e nome noto a tanti per aver preso parte a diverse trasmissioni in qualità di comico (l’altra non so in quali vesti si proponga in tv).
Sia Daniele Bossari (il quale ha evidenziato che è dall’inizio del reality che qualcuno critica i colleghi chissà da quale pulpito), sia Alessia Marcuzzi (“Non è bello dire certe cose”) hanno manifestato le loro perplessità, ma è stata Mara Venier ad alzare il tono della discussione:
“Non è carino quello che avete detto… state parlando di Nino che è un signore della televisione e di Alessia che ha lavorato per molti anni prima di fermarsi… non è carino ciò che dite!”
Naturalmente la Mancini non si è negata al confronto ed ha espresso pacatamente la sua opinione:
“Ho iniziato a lavorare a sedici anni a “Non è la Rai”, auguro a queste due giovani e belle ragazze di avere la stessa fortuna che ho avuto io!”
Poi riferendosi a Rosa:
“Sulle esterne sei più brava di me… io non ne ho mai fatte!”

Nino invece ha lanciato una frecciatina alla Morali:
“Mi piacerebbe sapere cosa faccia Elena nella vita…”
Anche noi…

Sentir pronunciare dalla Morali la frase: “Tanto io sono a Mediaset, tu no” è troppo: penso non ci sia null’altro da aggiungere, se non l’auspicabile buon senso, da parte di tutti, di bollare simili esternazioni in modo del tutto oggettivo. Frasi per altro partorite da una che verrà (perlomeno da me) ricordata più che altro per essersi presentata davanti a un giudice per il caso delle olgettine di Arcore, dunque nulla di particolarmente edificante.
Probabilmente le due pensavano di rientrare coi clamori e fasti sulla falsariga di quella vincente dinamica trita e ritrita:
“Adesso ritorniamo con il gruppo finto buonista e ci vendicheremo con l’aiuto del pubblico”.
Se ogni tanto smettessimo di comparare ogni edizione con le precedenti e non forzassimo le stesse dinamiche, ci renderemmo conto che l’idea di un capo e gli schiavetti sia ormai dell’anteguerra. Semplicemente ognuno di loro ha delle proprie simpatie e allo stesso tempo si era formato un altro gruppo (che ugualmente faceva le stesse nomination); poi se il pubblico puntualmente ha fatto fuori tutte quelle persone, non è colpa degli altri ma al contrario, qualche domandina me la farei, fossi nei panni di chi ha ricevuto un verdetto negativo insieme agli altri del proprio gruppo.
Quelli già eliminati in studio rosicano ancora che è una bellezza!

Alessia Mancini diventa Mejor, vincendo una prova contro Jonathan e decide di sfilare dal televoto il nominato Amaurys, suo amico. Le scelte della Mancini vengono vivisezionate dai fan di altri personaggi, con delle scusanti pronte per ciascuna scelta (avete presente il gioco delle buste? Busta numero 1, 2 o 3?).
Credo dimostri grinta nelle prove, forza in settimana e giudizio in puntata quando, per una volta, mette da parte la solita motivazione -per altro casualmente sempre criticata- “Me l’ha chiesto lui di uscire e lo accontento”.
Amaurys vuole uscire ma lei potrà pure ragionare con la propria testa, per fortuna. Mancini non vincerà, ma già l’idea che abbia fatto “angosciare” gli animi di diverse persone nel gioco e dei fan annessi, con eliminazioni di codesti personaggi, è una chiara vittoria.
Al televoto dunque Nino, Jonathan e Cipriani.
Francesca, col suo personaggio sempre pronto alla recita della finta svampita senza mai entrare davvero nel vivo delle dinamiche, ha tutte le carte in regola per non attrarre antipatie nel classico pubblico dei reality e penso che alla fine possa vincere.
Cosa ne pensate?