Intervista a Can Yaman che torna in tv con Daydreamer Le ali del sogno e confessa: “Can Divit è il mio personagglo preferito” tra tutti quelli che ho interpretato
Can Yaman sta tornando sui nostri schermi con la soap turca “Daydreamer Le ali del sogno”. Il titolo originale turco è “Erkenci Kus”, che tradotto sta per “L’uccello del mattino”. In Italia il titolo avrebbe assunto colori un po’ hot e quindi hanno deciso per Le Ali del Sogno. In Turchia è stata trasmessa due anni fa con un tale successo da essere poi acquistata da 21 Paesi. Il merito ovviamente è imputato al bellone Yaman, 30 anni e un metro e 83 centimetri di altezza per poco più di 70 chili di muscoli scolpiti, sguardo vivace e sorriso cordiale. Già felicemente noto al pubblico italiano per aver interpretato Ferit, un ricco e affascinante imprenditore che si innamora di una giovane chef in “Bitter Sweet Ingredienti d’amore”, altra serie tv importata dalla Turchia e trasmessa un anno fa sempre da Canale 5. Anche stavolta lo sfondo della storia è la multicolorata Istanbul. Lui interpreta Can Divit, fotografo di talento e giramondo, che torna in città per dirigere l’agenzia pubblicitaria di famiglia. E lì incontra la bella Sanem (Demet Òzdemir), ragazza timida e ingenua che sogna di diventare scrittrice e trasferirsi alle isole Galapagos. A racconta rv sorrisi e canzoni :
«Can Divit è il mio personagglo preferito tra tutti quelll che ho interpretato. Io e lui siamo simili. È un ribelle, un avventuriero e un appassionato di sport estremi».
E con Demet Òzdemir come si è trovato sul set?
«Non ci eravamo mai incontrati, ma è stato come se ci conoscessimo da sempre».
In ogni caso, alla ripetuta e incalzante domanda se sia fidanzato, Yaman nega sempre.
Sincero, però, quando ammette candidamente:
«Noi facevamo le nostre serie per la Turchia, non ci aspettavamo tanto successo!».
E invece gli è toccato fare il tour d’Europa tra i fan in delirio. Lo scorso ottobre, quando é atterrato a Fiumicino, è arrivata la polizia per ristabilire l’ordine. Lo stesso a Madrid. L’estate scorsa Yaman aveva scelto Napoli per le vacanze, ma poi ha passato le giornate in hotel mentre fuori decine di donne attendevano che si palesasse per un selfie, un autografo, un’occhiata.
Yaman conosce l’inglese, il tedesco e anche la nostra lingua. Merito del liceo italiano frequentato a Istanbul, essendo uso delle buone famiglie turche mandare i figli in licei stranieri. Lui si sentiva «l’Italia nel sangue». All’università ha studiato Legge e fatto pratica presso la Pricewaterhouse Coopers, società internazionale di revisione dei conti. Ci è rimasto sei mesi:
«Ero pieno di energia e ho cominciato ad annoiarmi davanti al computer dieci ore al giorno».
Si è licenziato, è andato in vacanza e lì, colpo di fortuna, dei talent scout lo hanno notano e assoldato come modello. Poco dopo si è aperta la carriera di attore:
«Le cose sono andate velocemente».
Dal 2014 ha girato una serie tv all’anno.
«Non mi piace definirmì bello perché sembrerebbe arrogante…ma una brava persona».
Sfoggia un fisico da urlo grazie alla sua dedizione al basket, boxe, arti marziali e all’esercizio:
«Tre ore al giorno per tre, quattro volte alla settimana».
Nessun tatuaggio, quello che vedremo mentre recita è stato disegnato prima di ogni scena. Promette di voler tornare presto in Italia anzi…
«Vorrei vivere in Italia».
Chi scoprirà per primo l’indirizzo ce lo faccia sapere