Dalla Pellegrini a Phelps passando da una “Scala” per finire sul trono…si può eliminare questo “insulso” giro di vite?
Questa è la domanda che mi pongo ogni qualvolta mi trovo a leggere notizie su temi delicati che scatenano putiferi mediatici, e poi vengono puntualmente smentite…riconoscendo l’innocenza di chi viene accusato, che…otterrà giustizia mer la notizia mendace?…ma come, davvero non fa niente? Facendo nascere in noi il quesito: “Ma non è che niente-niente erano d’accordo?!?!“.
Nel sistema italico della gestione degli scoop su riviste e siti web professionali (e blog) in cui si tende a fidarsi di chi giunge a “casa tua” con la verità in bocca (tanto la responsabilità è sua…poi ha ben due foto, sembra che si bacino/accarezzino/flirtino/bla-bla…), ma io dico invece, la professionalità di chi scrive l’articolo dove va a finire?!? La deontologia professionale è veramente una chimera così irrangiungibile?.
Non sto qui a parlare della tipica notizia di Gossip relativa alla tresca tra un tronista e una ragazza in cui si cornifica una presunta ex (tanto lo abbiamo capito da anni che le riviste fanno contratti con i “Vip” da 4-5 articoli, se non di più, alla volta…e gli articoli l’interessato poi li devi garantire…pena la messa alla gogna, ricordatevi di Aldo Palmeri e Alessia Cammarota e del loro presunto contratto preliminare poi disatteso a favore di uno più conveniente con Maria De Filippi…voi avete sentito parlare di denunce/querele nei confronti del settimanale?) ma di temi un pò più delicati.
Vedi ad esempio notizie di cronaca (più o meno nera…) con presunti testimoni che poi si tirano indietro…oppure presunte amanti che cercano di spaccare le famiglie (quando i lui del caso sono molto famosi…) vendendosi mirabolanti esclusive da monetizzare per poi sparire nel dimenticatoio; perchè ci dobbiamo cibare sempre le stesse storie e non seguire l’esempio di chi il Gossip lo ha inventato?!?!?
Vi porterò ora un esempio americano, Michael Phelps è un pluri campione olimpico del nuoto (direi il più famoso in assoluto…) che al pari della nostra Federica Pellegrini (leggete Federica Pellegrini si infuria su Twitter con i giornalisti che la fanno passare per una… ) è costantemente sotto l’occhio del ciclone (prima per storie legate al consumo di cannabis e poi la storia con l’intersex Taylor Lianne Chandler, conosciuto su internet e con il quale è andato a letto al primo appuntamento…); cosa ha fatto l’autorevole “National Enquirer” prima di acquistare lo scoop offerto dalla Sig.ra Kim Petro, la dominatrice “plus-size”?
L’ha sottoposta al test della verità!
Ecco cosa aveva da dire la Sig.ra Kim Petro, e che il giornale si è sentito in dovere di verificare prima di pubblicare un articolo che avrebbe fatto scalpore:
Racconta di essere stata contattata nel febbraio del 2013 da un certo Fabian Marasciullo (produttore musicale di Miami…), ma invece era proprio Phelps che chiamava con il suo cellulare (furbo il ragazzo… ):
“Quando mi ha chiesto di bere molta acqua prima dell’incontro, ho capito subito cosa gli piaceva. Mi scappava comunque di andare in bagno, e per giunta venivo pagata!”
Si erano accordati, in primis, per una “Golden Shower” (altro che 50 Sfumature di Grigio qui… ) da 900 $ e l’incontro avvenne al “London Hotel” di New York dove l’atleta denudandosi mostrò alla dominatrice che indossava solo lingerie femminile:
“Ci siamo messi a letto, io gli sono salita sopra e gli ho urinato addosso. Dopo mi ha chiesto se poteva masturbarsi. Naturalmente sono stata flessibile con le regole, visto che ho riconosciuto subito il famoso atleta, quindi si è tirato giù le mutande. Lì ho notato che aveva i genitali legati, li ho sciolti e lui mi ha chiesto di mostrargli le tette… “
E poi prosegue con dovizia di particolari, ma ci interessa fino ad un certo punto…concordiamo, è una storia forte (più che forte…un pò border-line per le famigliole tipo americane casa e chiesa la domenica…) che mina l’immagine di un atleta, orgoglio della sua nazione, che ora è tra l’altro felicemente fidanzato (con Miss. California, Nicole Johnson…) e si sta preparando per le prossime olimpiadi…
Secondo voi, il sistema utilizzato dal “National Enquirer” sarebbe applicabile in Italia o è troppo estremo? Se una persona racconta la verità perchè non dovrebbe fare il test con la macchina della verità? Come nell’esempio della dominatrice dalla vescica facile?
E in quali situazioni la adottereste?
Io credo che si andrebbe a minare alla base un sistema consolidato di generazione “periodico” ( ) di Scoop che alimenta i nostri rotocalchi e siti web garantendo una continuità nell’uscità di scoop (più o meno reali e/o concordati…) che farebbe crollare tutto il sistema…ma questa è la mia opinione, e qual è la vostra?
Oppure credete che non debba essere applicato perchè poi cosa leggereste sul bus o in bagno? GATTINO (questo approccio o similari naturalmente…)
La vostra Gossippetta
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