Simona Ventura aggiusta la mira e il programma inizia a decollare! C’è lo zampino di Maria De Filippi?
Articolo a cura di Occhioallapenna
Questa terza è stata di gran lunga la puntata di Selfie che più ha centrato il segno.
Se sin dalle prime battute ci siamo lamentati del fatto che tutto ruotava attorno ad un seno rifatto relegando il ruolo dello show ad un aspetto puramente superficiale, non possiamo invece affermarlo oggi.
Di sicuro le critiche e la possibilità di aggiustare il tiro in corsa grazie all’uso della registrazione ha fatto sì che autori e montatori puntassero più sull’emotività e sul messaggio vero e proprio. Per me, ieri, è stata una valle di lacrime e da donna dico GRAZIE , perché, finalmente, si parla tanto di noi, della nostra forza, dei nostri sacrifici, del nostro amore incommensurabile verso la famiglia e delle rinunce che ogni giorno la maggior parte fa.
E non importa, a questo punto, se anche a 50 anni, quella ruga di troppo ci riga il viso e la vogliamo levare, rimane che dentro siamo comunque un vulcano di energia, siamo una figura imprescindibile, irrinunciabile.
Da molte storie ieri ne sono usciti insegnamenti, lezioni vere e proprie di vita, al cospetto delle quali il bisturi assume una sembianza irrilevante. Ed è questo ciò che mi aspettavo da Selfie ed è questo che spero sarà per le prossime 3 puntate. Poi ci può pure stare lo stacco leggero, l’ospite alla Valeria Marini che perxula con simpatia la sua aspirante sosia, probabilmente perché le ha stroncato la carriera affermando di conoscerla e stimarla soprattutto per il GFVip.
E il Bagaglino? E Bambola? A tal proposito deduco che la Macari pure sia ignara dei suoi trascorsi cinematografici, altrimenti, data la sua fobia, non credo avrebbe resistito al suo fianco nella casa del Gf.
E sempre parlando di Alessia, è stato molto interessante guardare e capire in che modo uno psicologo ti aiuti ad affrontare il problema, (che era poi quello che avevo chiesto dopo la prima puntata, mi fa piacere credere che mi leggiate ) , passo dopo passo, chissà che questo primo approccio non sia stato d’aiuto a qualcun altro a casa.
Ho visto una Bonas commuoversi per tutte le storie a parte che per quella di Cioci, eppure non è una cosa semplice per lei, evidentemente c’è davvero troppo rancore dentro da non riuscire ad andare oltre.
Insomma, in questo terzo appuntamento mi ritengo davvero soddisfatta, gli stecchini non sono stati necessari ma i Kleenex Sì. Qualcosa mi dice che più di ogni altra volta, ci sia lo zampino della “Sanguinaria”. C’è Posta per Selfie, ragazzi 😉