La storia con Shady? “Non c’è niente di più di quello che si è visto.”
Mike Bird è stato eliminato nella semifinale della sedicesima edizione di Amici andata in onda sabato scorso, possiamo immaginare la sua delusione nel vedere il traguardo allontanarsi poco prima del rush finale.
Il ragazzo non ha ancora firmato il contratto che lo legherà alla “Universal” e in questo momento pensa solo a scrivere un nuovo singolo.
C’era molta attesa per le sue prime dichiarazioni, specie in riferimento allo scontro avuto con Morgan che ha portato all’allontanamento di quest’ultimo e l’attesa è stata ripagata con un’intervista rilasciata al portale “Vanity Fair” nella quale il ragazzo si è messo in discussione spiegando buona parte dei comportamenti (ritenuti da molti discutibili) avuti in trasmissione, buona lettura:
“D: È deluso nel non essere arrivato in finale ad Amici?”
“Ho vissuto questa esperienza in modo abbastanza razionale. La botta dell’uscita è arrivata e l’ho digerita, anche se rimango comunque un po’ amareggiato, ovviamente. Ho già ripreso a fare le cose che facevo prima, vedere tutti i miei amici, frequentare i posti in cui andavo prima di Amici. A suonare, a mettermi in moto per la musica”.
“D: Pare che Federica abbia esultato per la sua uscita…”
“Onestamente non lo so, viste le carte io ho abbandonato lo studio perché avevo bisogno di prendere aria e staccare dal clima lì dentro. Può anche avere esultato, i veri vincitori per me sono quelli che rimangono nel tempo. Sono felice per chi è rimasto, soprattutto per Sebastian che è la persona che ha lavorato di più, senza perdersi in chiacchiere. Io, comunque, non mi sarei mai permesso di esultare per nessuno”.
“D: Il bilancio della sua partecipazione al programma è positivo?”
“L’ho detto anche in puntata: Amici mi ha dato tantissimo. A parte la delusione per la finale, non avrei motivo di parlare male di nessuno tra gli addetti ai lavori. Sono cresciuto a livello interpretativo e tecnico. Ho lavorato con persone molto professionali e sono soddisfatto del lavoro svolto. Ora sono molto più consapevole dei miei limiti e potenzialità. Ne ho solo guadagnato”.
“D: Il suo è però stato un percorso a dir poco «burrascoso».”
“Diciamo che l’essere burrascoso fa parte della mia vita, da sempre. Ho avuto difficoltà all’inizio, ma con Emma sono riuscito a mettere a fuoco le cose su cui puntare. Credo che “la verità” degli artisti non arrivi solo tramite le canzoni ma anche gli atteggiamenti, i messaggi, quello che comunichi a chi ti ascolta. E io sono sempre stato vero, con tutti i pro e i contro del caso”.
“D: Non pensa di essere stato arrogante?”
“Per tutti noi ragazzi, messi in un contesto del genere, qualsiasi cosa fatta o detta viene amplificata. Onestà, verità, arroganza…sono parole facili. Io credo di aver sempre voluto far valere il mio pensiero. Non ho mai cercato il litigio o gli screzi, ma la professionalità e il confronto didattico per avere qualcosa di utile alla fine”.
“D: Apriamo il capitolo Morgan?”
“L’argomento Morgan è abbastanza delicato. Come ho sempre detto, ho cercato di comunicare fino alla fine con Marco. Ci chiamiamo entrambi per nome perché a lui non piace il nome Mike e a me non piace il nome Morgan. Siamo arrivati a essere molto in confidenza, c’era una bella dinamica tra di noi, ma alla fine ho dovuto fare una scelta. I pezzi che ci venivano assegnati non facevano emergere la nostra personalità né, credo, rendessero sul palco. Io volevo andare avanti nel format, perciò dovevo fare qualcosa di più ampio, non potevo continuare ad andare avanti con quello che mi dava lui. Le conseguenze le hanno viste tutti”.
“D: Si è opposto a una persona più grande, con più esperienza e competenza: non ha pensato di dare un esempio negativo al pubblico di ragazzi che guarda Amici?”
“Qualunque sia l’età di una persona, bisogna cercare fino all’ultimo il confronto. Dopodiché si ha il diritto e dovere di far valere la propria idea. In un contesto di sopravvivenza come quello di Amici sarei stato fesso a non fare quello che ho fatto. Nella vita bisogna avere il coraggio di dire quello che si pensa, in modo sempre educato certo, altrimenti si finisce in quella minestra di tutto e niente che non serve a nessuno».
“D: Avrebbe voglia di risentire Marco, ora che è fuori?”
“Assolutamente sì. Spero di incontrarlo presto e fare una bella chiacchierata. Mi manderà affancu_o, conoscendo come è fatto. Ma ho voglia di parlarci”.
Cosa pensate delle sue dichiarazioni?