#amici Intervista #esclusiva de #ilvicolodellenews.it a Klajdi Selimi: “Voglio dare alcuni consigli a Maria, di Morgan penso che… Per me dovrebbe vincere Andreas! Attendo fiducioso il percorso della giustizia italiana!”

Vi ricordate Klajdi Selimi, uno dei ballerini più talentuosi di Amici? Ha partecipato alla quarta edizione, e da allora molte fan del programma lo ricordano ancora con tanto affetto.

Noi de Il Vicolo delle News, dopo aver letto una sua intervista per un noto settimanale, l’abbiamo raggiunto per scoprire molte altre cose sul suo percorso di vita e sulle sue opinioni relative al talent show che gli ha dato popolarità.

Intervista by Haske

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1) Ciao Klajdi. Grazie per quest’intervista.

Hai partecipato alla quarta edizione di Amici, rimanendo in testa alla classifica di gradimento per 11 settimane e alla fine hai raggiunto il terzo posto. Da un po’ di anni la classifica è venuta meno, e l’unico momento in cui il pubblico ha la possibilità di televotare resta la finale. Pensi che sia un male l’assenza delle classifiche settimanali dei ragazzi (al fine di misurarsi costantemente con il pubblico) e l’assenza del televoto?

Ciao, Vicolo delle News. Grazie a voi, per me è un piacere.
Io penso che Amici sia un talent show rivolto maggiormente al pubblico da casa che con il voto settimanale poteva dire la sua; la classifica settimanale è un ottimo termometro per i ragazzi e aiuta e spinge alla sana competizione.

 

2) Produci e conduci un format in Albania (Dance Zone) e fai parte del Dipartimento alla cultura del Comune di Tirana, e nel frattempo hai anche due aziende; insomma sei molto impegnato e hai anche aggiunto che, nel caso in cui ti proponessero il ruolo di professionista ad Amici, rifiuteresti per la troppa mole di lavoro. Ti va di parlarci meglio di questi tuoi progetti? Inoltre, rifiuteresti anche il ruolo di insegnante accanto al tuo conterraneo Kledi?

Rimango ancora dell’idea che a priori rifiuterei questi 2 ruoli ad AMICI.
Da anni in Albania ho due aziende: una per la lavorazione e confezionamento delle piante medicinali, la ALCAJ (Albania Tea), e un’altra che produce show visuali di danza con luci e laser per club e festival, la ALBOT (Albanian Robots)… Ho anche un ruolo presso il Dipartimento della Cultura al comune di Tirana e Dance Zone: tutto ciò mi renderebbe impossibile iniziare un percorso in Italia, però mai dire mai; nel mio cassetto ho anche tanti altri progetti che vorrei sviluppare se decidessi di rientrare un giorno.

 

3) In questo periodo, è divampata un’accesa polemica tra il coach Morgan e la produzione di Amici. Molti ex allievi hanno scritto alcuni post sui social per esprimere tutta la loro gratitudine nei confronti del programma e di non ritrovarsi nelle parole di Morgan. Tu cosa puoi dire al riguardo? Gli autori imponevano determinate cose o esisteva un copione da seguire?

Non c’è mai stato nessun copione che noi allievi dovevamo seguire.

Rispetto molto sia l’uomo che l’artista Morgan, ma secondo me poteva risolverla diversamente la questione se non gli andava più di fare AMICI. Da anni Morgan fa TV e sa bene come si dovrebbero gestire certe dinamiche senza lesionare i rapporti e il lavoro di tante persone checi  lavorano. AMICI è una fucina che scopre e lancia talenti e finora penso che negli anni abbia compiuto la sua missione egregiamente. Per chiudere, io dico sempre ‘a casa mia comando io’ (mi riferisco alle strategie aziendali), ‘a casa tua comandi tu’, e Morgan non stava a casa sua. Poi quando un giorno Morgan produttore tv deciderà di fare ‘Amici di Morgan’, potrà far cantare tutti i pezzi che vuole.

4) Hai voluto dare due consigli a Maria de Filippi: abolire il metodo delle sfide nella finalissima in cui il primo a sfidarsi deve battere tre antagonisti (mentre l’ultimo ad esser scelto è agevolato), e introdurre una giuria aggiuntiva di ex allievi.
Noi ti chiediamo: non era meglio prima, quando voi vi schieravate da soli, senza l’ausilio di direttori artistici?

Sì, io ho sempre pensato che lo schema della finalissima proposto in quel modo fosse scorretto nei confronti dei finalisti, cioè per vincere non c’è bisogno che uno batta tutti … non è mica Amici di Highlander, del tipo ne rimarrà soltanto uno! Per questo ho consigliato alla padrona di casa di abolire questo metodo e introdurre il metodo Champions League: cioè i finalisti, tramite classifica del televoto, voto dei professori o sorteggio, si dividono in coppie e dalle sfide viene fuori la coppia che gareggia per il primo e secondo posto.

L’altro consiglio, sempre amichevole e costruttivo, è quello di ampliare il pannello della giuria aggiungendo un tavolo aggiuntivo, composto solo ed unicamente dai finalisti del programma dele varie edizioni. Penso che sarebbe anche importante soprattutto in quelle situazioni calde come quella che ha coinvolto Morgan, perché poi ad un certo punto la tensione e il peso della sconfitta o vittoria non rimane solo in mano ai 3 giudici o direttori artistici. Come abbiamo visto, è molto facile che sclerino in accuse e influenze di vario tipo legate al percorso dei propri ragazzi.

Non posso entrare in merito alle scelte che una direzione e degli autori adottano; posso solo dire che prima con il metodo ‘face to face’, dove l’allievo doveva fare tutto da solo per far emergere il proprio talento al meglio, veniva più apprezzato anche se il cammino era più duro. Io oggi apprezzo al 50% le scenografie dei ragazzi sempre bellissimme e il restante 50% la loro performance. Contenti loro, contenti tutti, fondamentalmente, specialmente quando risultano strategie vincenti.

 

5) Hai parlato di un grave fatto accaduto dopo il programma per il quale avresti voluto dei chiarimenti da parte di Maria. Anche se non vuoi dire di cosa si tratta, puoi dirci almeno se ha compromesso la tua carriera o altro? Insomma, svelarci perlomeno il tema in questione, senza entrare nei dettagli, se non vuoi. Oppure ora è arrivato il momento di poterlo dire?

Non c’entra la mia carriera. Modestamente posso dire che dopo Aamici ho centrato la maggior parte degli obiettivi prefissati fino al momento di investire nelle mie due aziende in Albania. La questione è molto piu complessa e scorretta…per ora mi limito a dire questo.

6) Da qualche anno, si è introdotta la vittoria dei circuito ballo e immagino che tu ne sia ben felice. Stai seguendo l’attuale edizione di Amici o a causa del tuo lavoro, non riesci? Se sì, puoi dirci chi ti piace?

Sì, è un’ottima cosa, anche se alla fine il vincitore assoluto è sempre un cantante, con tanto di coppa e cerimonia. Mi piacerebbe vedere la stessa cosa per una volta anche per un ballerino.

Su Internet ho seguito; i ballerini quest’anno sono veramente forti e diversi. Io dico Andreas.

7) Nelle vecchie edizioni esisteva anche l’insegnamento del canto e della recitazione per voi ballerini. Probabilmente per chi vuole vivere di sola danza nella propria vita ed è stonato come una campana, appare superfluo studiare le altre due discipline, e ci si vuole concentrare di più nella propria professione. Oppure ritieni sia giusto imparare quanto più possibile anche di altre discipline?

Se un ballerino non è stonato come una campana, avrebbe questa marcia in più. Non si può mai sapere; le discipline in più aiuterebbero a far emergere altri -eventuali- talenti nascosti dei ragazzi, indipendentemente dal fatto che possano risultare qualche volta buffi, insomma.

8) Hai mai lavorato con Giuliano Peparini, il coreografo che cura i quadri delle ultime edizioni di Amici? Che idea hai di lui?

Ancora no.

Penso che Giuliano faccia un super-lavoro, la magia che avvolge Amici da qualche anno è un asso importantissimo nella buona riuscita del programma.

9) Quest’anno si è discusso molto a proposito di una frase proferita dalla Celentano, e cioè che nella danza dove c’è molta tecnica, l’essere un po’ sovrappeso compromette la grazia delle linee e del movimento. Sei dello stesso avviso, oppure per te può ballare chiunque?

Per me può ballare chiunque. La danza è di tutti, mica mia o della maestra Celentano, la quale – attenzione – stimo molto, però dobbiamo capire il contesto in cui viene detto e riferito. La maestra sicuramente si stava rivolgendo a quella grazia e quelle linee che necessita la danza classica, l’emblema della perfezione ed eleganza dove giustamente non si tollerano determinate cose, mentre per altri stili di danza qualche chiletto in più e determinate forme andrebbero più che bene, e Internet ne è testimone.

10) Un danzatore classico può imparare anche l’hip hop o risulterebbe sempre “strano” nei movimenti?

Certo che lo può imparare; un caso vivente lo avete qui e con tanto di prove: ad Amici per esempio ho dovuto ballare sia danza classica che hip hop e break dance con tanto di power moves. Basta lavorare sodo e capire le dinamiche che necessita ciascuna di queste danze.

11) Cosa ti ha dato e cosa ti ha tolto Amici?

Mi ha datto tanto. I migliori frutti del mio duro lavoro da piccolo con la danza, grande soddisfazione alla mia famiglia e alla mia gente che mi ha seguito dall’Albania. Non mi ha tolto nulla.

12) Hai citato in tribunale la tua ex ragazza italiana, alla quale in passato hai prestato tanti soldi quando era in difficoltà … soldi che poi non hai piu rivisto. Oggi ti penti di averla aiutata ?

Sì, da quasi 6 anni presso il Tribunale di Reggio Calabria sto cercando giustizia per l’accaduto; ho fiducia nella giustizia italiana e aspetto serenamente.

Fare del bene a persone alle quali vuoi bene con patti chiari non ti porta mai a pentirti per l’aiuto che dai in quei momenti difficili, ma se queste persone ti incasinano la vita e mantengono per sé quello che è tuo, il pentimento è più che amaro poiché si miscela con delusione, irriconoscenza e immoralità. Devi trovare la forza per conviverci fin quando la giustizia farà il suo percorso.

Ringraziamo Klajdi e gli facciamo un grandissimo in bocca soprattutto per il progetto #amicixamici

Il suo saluto per noi

 

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