Marco Carta, le testimonianze di un commesso e di un addetto alla sicurezza lo inguaiano ulteriormente…ecco cos’è successo! Intanto lui ha lasciato l’Italia…
Come saprete Marco Carta è salito agli onori della cronaca in seguito ad un arresto per un presunto furto alla Rinascente di Milano (trovate il nostro articolo QUI: Notizia Shock! Marco Carta arrestato per furto!!! ), in attesa del processo che si terrà a settembre (dove dovrà rispondere all’accusa di furto in concorso) vi aggiorniamo sugli accadimenti delle ultime ore.
Oltre ad avere avuto conferma sull’identità della donna 53enne in sua compagnia (Fabiana Muscas, lavora all’ospedale Brotzu di Cagliari, nella divisione cardiologia), arrivano alcune dichiarazioni a “La Repubblica” di un addetto alla sicurezza e di un commesso che sembrerebbero aggravare la posizione del cantante:
“Mi sono accorto di una coppia, un ragazzo e una donna, che si guardavano spesso attorno, come se controllassero di non essere osservati dal personale, un comportamento che mi ha insospettito, diciamo anomalo – ha spiegato l’addetto alla sicurezza -. Allora ho deciso di seguirli. Ho visto prendere delle maglie dagli espositori e salire con la scala mobile fino al terzo piano. Entrano nei camerini, quando escono, in mano non avevano più le maglie prelevate poco prima. Mentre noi della sorveglianza continuavamo a seguirli, loro si dirigono al quarto piano nei bagni della clientela. Vedevo il ragazzo entrare e uscire immediatamente. Credo si tratti di un’azione preordinata. Lui ha nascosto gli abiti nella borsa di lei, poi si è chiuso alla toilette e lì ha staccato le placche antifurto.”
“Vedevo entrambi i soggetti prelevare delle maglie al primo piano e con le stesse salire con le scale mobili fino al terzo piano – ha ricordato invece il commesso -; fatto ciò, li vedevo entrare nei camerini di prova dove rimanevano svariati minuti. In questa fase, la donna restava fuori e passava le maglie al ragazzo che si trovava all’interno. Finito di passare tutte le maglie, la donna dava la propria borsa personale al ragazzo, che poco dopo usciva dai camerini. Entrambi usciti dai camerini, notavo che in mano non avevano più le maglie prelevate. Seguivo sempre visivamente i soggetti e li vedevo salire con le scale mobili e andare al quarto piano, più precisamente nei bagni adibiti al pubblico (vedevo il ragazzo entrare e uscire immediatamente). Riprendevano le scale mobili fino al piano secondo, dove il ragazzo prelevava dagli espositori due costumi da uomo e si recava alle casse per il pagamento. Riprendevano le scale mobili fino al piano terra, dove oltrepassavano le batterie anti-taccheggio facendole allarmare.”
Nel frattempo Marco ha lasciato l’Italia (ricordiamoci che non gli è stata applicata nessuna misura cautelare), direzione Mykonos, dove cercherà di dimenticare la disavventura e la gogna mediatica delle ultime ore.
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Voi cosa pensate? Io sono sempre più basita…
Che figura di M!!!
Quindi per difendersi dalle accuse se n’è andato a Mikonos?
1 è andato a Mykonos due giorni per il nubilato di una sua amica.
2 fonti vicine hanno tranquillizzato i fans e che domani chiarirà a live.
3 tanto ormai ogni cosa che dirà lo avete etichettato, nonostante non abbia fatto niente, come quando tutti prmevano a indicarlo come gay e anche per questo ci ha messo anni a dichiararlo. La gente deve sempre etichettare. Sto ragazzo si è sempre contraddistinto per umiltà e bontà, per essere un ragazzo dolce e alla mano.. ora per un’accusa neanche vera si condanna nonostante il giudice non l’ha fatto?
4 solo chi non lo conosce non lo apprezza
5 è ridicolo dire che cerca pubblicità. Sicuramente non è questo il modo e avrebbe potuta farsela in tanti modi in questi anni, invece no, non è mai passato alla radio solo perché non paga.
6 è fidanzato da 3 anni con un ragazzo che non vuole apparire e “chi” lo sbatte in copertina. In più Marco è una persona riservatissima.
Conoscetelo prima di giudicare perché veramente si sta leggendo tutto l’opposto di quello che è.
Che figuraccia se viene tutto confermato
sPero che l’ultima frase del post sia ironica …”cercherà di dimenticare la DISAVVENTURA”
la disavventura è un imprevisto negativo che si abbatte su una persona per eventi esterni ( e magari anche un pò sfortunati)…qua l’unica disavventura è che lo hanno beccato in flagrante
ovviamente quello che ho scritto vale esclusivamenmte se lui è colpevole
eetness 18 ore fa
1 è andato a Mykonos due giorni per il nubilato di una sua amica.
2 fonti vicine hanno tranquillizzato i fans e che domani chiarirà a live.
3 tanto ormai ogni cosa che dirà lo avete etichettato, nonostante non abbia fatto niente, come quando tutti prmevano a indicarlo come gay e anche per questo ci ha messo anni a dichiararlo. La gente deve sempre etichettare. Sto ragazzo si è sempre contraddistinto per umiltà e bontà, per essere un ragazzo dolce e alla mano.. ora per un’accusa neanche vera si condanna nonostante il giudice non l’ha fatto?
4 solo chi non lo conosce non lo apprezza
5 è ridicolo dire che cerca pubblicità. Sicuramente non è questo il modo e avrebbe potuta farsela in tanti modi in questi anni, invece no, non è mai passato alla radio solo perché non paga.
6 è fidanzato da 3 anni con un ragazzo che non vuole apparire e “chi” lo sbatte in copertina. In più Marco è una persona riservatissima.
Conoscetelo prima di giudicare perché veramente si sta leggendo tutto l’opposto di quello che è.
I NCHINO
Dopo le spiacevoli vicende degli ultimi giorni, per Marco Carta ora è il momento di focalizzarsi sulla sua passione più grande, che nei prossimi mesi evolverà in qualcosa di discograficamente più concreto. E così ecco che il 7 giugno esce I giorni migliori, il nuovo singolo dell’artista corredato da un videoclip, in esclusiva per Sorrisi.
«Mi affido alla musica, la musica che mi ha sempre salvato, la musica che mi ha permesso di superare ogni ostacolo, di farmi sentire vivo, di rappresentarmi al meglio per quello che sono, per quello che sento. In questi giorni difficili, in cui si è scritto di tutto, potermi affidare alla musica è per me un grande sollievo. Spero che questo nuovo brano possa ricordare a tutti chi è il vero Marco» ci ha detto l’artista cagliaritano.
L’arresto di Marco Carta dice di noi molto più di quanto dica di lui
Lungi da noi infilarci nel medesimo sentiero, ed evitando di commentare oltre il fatto in sé, c’è una cosa che sorprende e vogliamo indagare: la malcelata soddisfazione percepibile nella maggior parte dei post che abbiamo potuto leggere online. È da qui, da quanti hanno in qualche modo goduto per il passo falso vero o presunto dell’artista, che sorge spontanea una domanda: perché ci piace tanto vedere le celebrità fallire?
Un quesito antico quanto la fama, che trova due semplici risposte.
Primo: i commenti dicono di noi molto più di quanto possano dire del vip in questione, evidenziando la nostra irrazionale gelosia. Irrazionale perché come possiamo essere gelosi di qualcuno che non conosciamo neppure? Eppure questa distanza non ci ferma e davanti alle persone famose che hanno soldi e successo una parte di noi prova un moto d’invidia che non può che trovare soddisfazione al primo passo falso del vip in questione.
Secondo: siamo dei Wannabe Batman, aspiranti giustizieri mascherati, che nel frattempo sperano in una sorta di giustizia divina che prima o poi colpisca chi non riteniamo meritevole del successo raggiunto. Non a caso in molti dei commenti si sono letti giudizi sulle capacità canore di Carta.
Nell’epoca della notorietà a intermittenza meccanismi come questi vengono ancora più amplificati. Complici i social, la caduta dall’Olimpo della fama può essere repentina tanto quanto la sua scalata: mai come oggi la meteore hanno illuminato il cielo della celebrità. E se Marco Carta per girare pagina è volato a Mykonos in vacanza, sono molte le starlette incapaci di far fronte ai movimenti di massa che li additano, con conseguenze sulla salute e sanità mentale.
Dispiace per loro, ma soprattutto per chi si lascia andare a facili commenti, dimostrando di non riflettere su una questione semplice e fondamentale; discutere, e potenzialmente incidere, sul successo altrui, resta pur sempre molto più facile e rapido che costruirsene uno personale.
Fonte: wireless.it