Intervista esclusiva de ilvicolodellenews.it a Rosario Canale: perché non sono passato al serale di Amici16? Avrei dovuto “lottare” e scagliarmi contro gli altri facendo valere il mio curriculum ma invece ho preferito mantenere la mia immagine integra e sincera!

A cura di Haske/Daniela

Rosario Canale è entrato nella scuola televisiva più ambita d’Italia quando si era quasi in dirittura d’arrivo, vincendo una sfida di canto contro Francesco Parrino, allievo inserito dall’inizio di quest’ultima edizione. Purtroppo il suo percorso si è concluso poco prima che il serale iniziasse, con un po’ di rammarico, ma non troppo.

Ci racconta il suo cammino nel talent, cosa ha imparato e come continuerà ora la sua vita musicale:

1. Ciao Rosario. Grazie per aver accettato la nostra intervista. Sappiamo che sei laureato in musica, scienza e tecnologia del suono. Ritieni di avere una marcia in più grazie a questi studi, rispetto ad altri cantanti? Qual era il piano studi di questo corso di laurea?

Si, sicuramente avere degli studi alle spalle è una grande marcia in più (fondamentale direi) e ti permette di essere molto più competente in quello che fai. Il piano di studi è stato molto interessante e spaziava da materie letterarie come Letteratura italiana a materie scientifiche con Matematica e Fisica Acustica oltre tutte le materie artistiche di Ingegneria Musicale, Teoria Musicale e soprattutto Canto Moderno che è stato il mio indirizzo di specializzazione.

2. Oltre ad essere autore e arrangiatore, sei anche un pianista. Visto che Elisa ne ha parlato a proposito di Riccardo Marcuzzo, è possibile arrangiare un pezzo senza essere in grado di suonare? Quanto è stato utile per te saper suonare il piano?

Oggi, grazie all’evoluzione tecnologia, è possibile fare tantissime cose. Tuttavia, credo che ci siano un certo tipo di arrangiamenti che si possono fare solo se partono da un background musicale notevole. Suonare uno strumento è una parte fondamentale di questo background e credo che un artista debba saperne suonare almeno uno. Più un artista è completo e meno avrà il rischio di scomparire dopo 6 mesi di notorietà (questo è uno dei motivi per cui tantissimi arrivano e immediatamente muoiono).

3. Il tuo modello di riferimento è Tiziano Ferro. Quali canzoni di Tiziano ti piacciono di più?

È un modello di riferimento sicuramente nell’ambito della scrittura dei brani in italiano. Di solito tutto quello che fa mi piace… basta ricordare tutti i brani che ha fatto per se stesso e per gli altri che difficilmente hanno deluso. Tra i suoi capolavori quelli che mi vengono subito in mente sono: Il regalo mio più grande, Hai delle isole negli occhi o A chi mi dice scritta per i Blue ma anche tante altre…

4. Hai partecipato per più anni consecutivi ad Amici Casting, ma non hai mai raggiunto l’obiettivo: secondo te, perché? Cosa ti mancava?

Eh, sicuramente di anno in anno ho sempre fatto una ricerca di miglioramento su me stesso e continuerò a farla. Sinceramente non so quali possano essere i criteri di giudizio ma dal mio punto di vista, per la mia umiltà, mi mancherà sempre qualcosa. Tuttavia la realtà è che ho sempre avuto qualcosa in più degli altri e forse ho pagato il fatto di non ostentare la mia bravura quindi probabilmente inizierò con eleganza e rispetto a farlo.

5. Sei arrivato quest’anno a un passo dall’inizio del serale, ma sei stato eliminato. Entri ufficialmente nella scuola di Amici, vincendo la sfida contro Francesco Parrino. Alcuni sul web hanno malignamente ventilato l’ipotesi che la produzione abbia fatto in modo di inserirti in extremis per via del brano vincitore a Sanremo Giovani – proclamato qualche giorno prima – scritto da te e cantato da Lele Esposito. Cosa vuoi dire a tal proposito?

L’ingresso è stato molto bello anche se mi è dispiaciuto per Francesco che era uno dei pochi che quanto meno suonava uno strumento e aveva degli studi musicali alle spalle. L’ipotesi dell’ingresso dopo Sanremo non credo sia molto attendibile perché altrimenti, in questo senso, mi avrebbero anche portato al serale, cosa che invece non è avvenuta ma che sarebbe stata sacrosanta. In ogni caso credo che non sia una cosa così sbagliata da parte di un talent valorizzare un talento che già si è distinto nel panorama musicale con le proprie forze, quindi anche se fosse non ci sarebbe nulla di strano per quanto mi riguarda ma peccato non l’abbiano fatto fino in fondo. La cosa veramente strana che il pubblico dovrebbe capire è quando vengono valorizzati pseudo-artisti che con la musica non hanno nulla a che vedere e si “auto-promuovono” per stare lì senza un minimo di competenza musicale, ed è poi sempre la stessa parte di pubblico che dopo un anno critica il talent perché ha portato avanti gente che dopo un anno è scomparsa.

6. Raccontaci un po’ dell’esperienza trascorsa nella scuola di Amici.

È stata un’esperienza sicuramente costruttiva. Diciamo che più che altro mi ha fatto capire quello che sono e quello che non posso essere. Il distacco attitudinale dagli altri concorrenti era evidente perché io vivevo le cose con una mentalità già da professionista e quindi non mi lasciavo travolgere dalle polemiche che per quanto mi riguarda sono sempre sterili e poco hanno a che fare con la musica e il talento. Probabilmente è stato proprio questo che non mi ha portato fino in fondo.

7. Con chi hai legato maggiormente?

Non ho legato con nessuno in particolare perché essendo entrato in una fase molto tesa e delicata di pre-serale, il clima era un ‘tutti-contro-tutti’, quindi era anche difficile instaurare dei rapporti reali e non falsati dall’incombenza e la paura di non arrivare verso questo fatidico serale. Paura che, in tutta onestà, io non ho mai avuto.

8. Lo Strego ha asserito di non amare il tuo stile. A te piace Lo Strego e il suo mondo musicale?

Parto da una premessa. La regola era: se tu mi apprezzi artisticamente, io ti apprezzo, altrimenti no! Regola che io non ho mai seguito perché ho sempre seguito le mie idee senza pensare alle telecamere. Non so se Lo Strego mi apprezzi o meno, ma in così poco tempo della mia permanenza sarebbe stato anche difficile farsi un’idea precisa sulle persone e sugli artisti e poi, l’ultimo arrivato così “scomodo” sarebbe stato apprezzato difficilmente e, sinceramente, al di là del gusto personale, non vedo come non si possa apprezzare un ragazzo che a 24 anni ha già vinto un Sanremo Giovani come autore (un esempio in questo senso è Ermal Meta che si distingue da anni come autore e ha sempre avuto il mio apprezzamento e da qualche anno è uscito come cantante e, caso strano, sarà uno dei giudici del serale). Il suo “non apprezzamento” poteva anche essere figlio di quel contesto perché conveniente a lui e quindi rispettabile. Magari quando lo incontrerò fuori ne parleremo più apertamente e, come ho anche detto più volte, io ho un passato che assomiglia molto a quello che è lui attualmente, non siamo poi così diversi.

9. Secondo te, perché non sei passato al serale?

L’ho spiegato in parte prima. Avrei dovuto probabilmente espormi di più contro gli altri e non reagire in modo professionale come sono abituato (perché nella vita lavorativa reale è quello che ti fa andare avanti). Avrei dovuto “lottare” e scagliarmi contro gli altri facendo valere il mio curriculum ma invece ho preferito mantenere la mia immagine integra e sincera per quello che è e far parlare i messaggi dei miei brani per quanto mi è stato possibile.

10. Sei un cantautore di molti brani, scritti anche per cantanti famosi. Sei orgoglioso di questo? Continuerai a inseguire il sogno di affermarti come cantante?

Molto orgoglioso. Avere l’apprezzamento di artisti con anni di carriera alle spalle che reputano la tua musica così valida da inserirla nei loro progetti insieme ad altri autori molto affermati è straordinario. Fare dei progetti anche come cantante sarebbe fantastico ma non è una cosa che vivo con troppa foga, e quando arriverà il momento di un album dovrà essere un album serio e importante per durare nel tempo. Amici non infrange nulla, è stato uno step come tanti altri, anzi mi ha comunque aiutato ancora di più, quindi continuerò meglio di prima.

11. Per finire, un pronostico sulla vittoria finale nel circuito ballo e nel circuito canto.

Per quanto riguarda i ballerini, credo uno tra Sebastian e Andreas.

Mentre i cantanti mi sembrano più o meno tutti sullo stesso livello. Musicalmente apprezzo di più Lo Strego e Federica, ma non credo sia importante ai fini della vittoria. Potrebbero esserci delle sorprese!

Siamo sicuri che sentiremo ancora parlare di Rosario. Quando si ha il talento, non si sparisce di certo e noi gli auguriamo che i suoi sogni e progetti possano realizzarsi tutti!

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