Canale 5 ci ripensa e mette a tacere tutte le critiche per Daydreamer – le ali del sogno
Canale 5 ci ripensa e conferma Daydreamer – Le Ali del Sogno nella prima serata di giovedì, dunque salta il film L’ora legale di Ficarra e Picone, previsto il 21 gennaio in sostituzione della soap turca.
Ecco le anticipazioni della puntata:
Cengiz tenta in tutti i modi di fare riconciliare Can e Sanem. Vorrebbe che tornassero insieme. Così, ricorre a un rimedio decisamente estremo. Li rinchiude in una cella frigorifera. Anziché chiarirsi e riportare i loro sentimenti a risplendere, i due litigano furiosamente ed escono dalla cella frigorifera ancora più determinati a dirsi addio. Can e Samen litigano anche in agenzia, facendo una sceneggiata in piena regola davanti ai colleghi. Sanem, stufa, corre da Yigit che, ovviamente, non vede l’ora di assumerla. Anche Leyla litiga con Emre e si dimette.
Il libro di cucina di Polen, scritto in collaborazione con Can, sarà pubblicato proprio dalla casa editrice di Yigit, dove ora lavorano Sanem e Leyla. Quindi, Sanem si ritrova a lavorare di nuovo con Divit. Aysun e Mevkibe sono prese dal loro negozio biologico. Muzaffer è ormai stato estromesso dall’attività. Osman vorrebbe visitare alcune case in vista del matrimonio con Leyla. Quest’ultima prova a nascondere la sua tristezza. Yigit incoraggia Sanem a concentrarsi sulla scrittura del suo romanzo.
Sanem si isola per concentrarsi sul suo romanzo. Anche se vorrebbe evitarlo, non riesce a smettere di pensare a Can. In realtà, anche Can pensa molto a Sanem e destino vuole che decidano di telefonarsi nello stesso momento. Così, trovano entrambi occupato. Poi Sanem riesce a prendere la linea. Fingono di avere ormai superato la rottura. Il giorno dopo, Sanem indossa un vestito sensuale e con una scusa si presenta in agenzia. Can resta sbalordito. Leyla vive un momento di grande confusione, tanto da rifiutarsi di baciare Osman, l’uomo che dovrebbe diventare suo marito.
Piersilvio come Vittorio Emanuele III a metà dell’800, in un famoso discorso patriottico : “non siamo insensibili al grido di dolore che da ogni parte d’Italia si leva verso di noi”