Anche la terza puntata di DiMartedì, in diretta su PolisBlog, è stata aperta – nonostante i vistosi problemi di audio – dalla copertina di Maurizio Crozza, che peraltro da venerdì 3 ottobre tornerà in prima serata su La7 con Crozza nel Paese delle Meraviglie.
L’attore si è presentato nei panni di Matteo Renzi, che ha voluto subito salutare a suo modo Gianni Cuperlo, ospite in studio.
Non ho mai dormito così bene come durante l’intervento di Cuperlo ieri alla direzione del Pd. Basta sentirlo 2 minuti ed entri in una fase di pre morte. Perché non fanno Cuperlo in gocce?
Dopo aver elencato i sinonimi di “precario”, ossia “straccioni, barboni, pezzenti, sfigati, Civati”, Renzi-Crozza ha annunciato un’apertura politica non da poco:
Voglio la mediazione: dico no all’articolo 18. Però dico sì a IOS 8.
Crozza, svestiti i panni di Renzi, ha quindi paragonato la direzione del Pd andata in scena ieri a Roma al Festival di Sanremo, con Big e Nuove Proposte:
Bersani e D’Alema hanno creato l’effetto Mattia Bazar col nuovo singolo.
Dopo aver chiesto a Cuperlo “chi è Renzi per voi della vecchia guardia?”, l’attore genovese ha fatto outing:
Sono d’accordo con Renzi. Il problema in questo Paese è l’articolo 18. La corruzione? No, è l’articolo 18. L’evasione? No, è l’articolo 18? La criminalità organizzata? No, è l’articolo 18. Senza articolo 18 la mafia chiude.
Quindi ha spiegato perché l’articolo 18 è come un herpes:
Ma cos’è, un herpes? Quando sei stressato, ti spunta fuori un articolo 18 sul labbro… ma non c’è una pomata?
Dopo un veloce passaggio su Della Valle pronto a scendere in politica, Crozza si è rivolto a Enrico Mentana, anche lui ospite in studio:
Enrico, ma non ce l’hai una casa?
Infine il riferimento al sindaco di Napoli Luigi De Magistris, protagonista di un’intervista in diretta con Floris (non ditelo a Santoro):
Cosa viene a fare De Magistris a dimettersi? E vabbé… Why not? Non mi va giù il figurone che fa fare a Mastella.