Pippo Baudo presenta il nuovo spettacolo del Teatro Sistina a Roma, Sistina Story, che vedrà in scena il veterano della tv ed Enrico Montesano dal 4 al 19 ottobre, e parla inevitabilmente di televisione.
“Prima di morire mi capiterà di condurre un altro Sanremo. Sarà il mio lasciapassare per l’addio – dice – Per Carlo Conti è un momento d’oro ed è giusto che sia lui a condurre la prossima edizione. Ha detto simpaticamente che si ispira a me, ma la vera fortuna di Sanremo sono le canzoni. E negli ultimi Festival non ci sono più state canzoni che si ricordino”. Il motivo sta nel fatto che “i cantautori, Dalla, Paoli, Battisti, per dirne alcuni, hanno cambiato la musica leggera. Dopo si è essiccata la vena autorale”.
“Io non voglio essere ipocrita e confesso che in tv ci tornerei volentieri – aggiunge Baudo- il problema è che io non sono adatto a questi format precotti, propongo idee originali. Ma oggi anche la Rai sembra preferire il viaggio in Cambogia di un nobile (il riferimento è al programma di Rai2 Pechino Express, ndB), dove mostrano luoghi esotici e lontani che di vero hanno davvero poco, al mio Viaggio in Italia, dove facevo conoscere angoli meravigliosi e dimenticati del nostro Paese. C’è stato un crollo culturale della Rai che cerca di assomigliare alle reti commerciali mentre la Rai deve fare programmi da servizio pubblico. Io non posso fare certi format, io porto idee mie”.
In attesa di essere richiamato dalla tv italiana, il Pippo nazionale debutta “all’estero”: dal 4 ottobre sarà in onda per 10 puntate su Rtv, la tv di San Marino. “Per lavorare sono dovuto andare all’estero – scherza – Sarà un programma con grandi ritratti d’autore, da Totò a Nino Manfredi, da Lina Wertmüller a Pupi Avati e Domenico Modugno. San Marino RTV è una televisione di Stato, ha una sua visibilità. E poi mi ha dato la possibilità di sperimentare un tipo di format televisivo che volevo fare da tempo”.
Critico sulla tv di oggi anche Montesano: “Ormai è tutta una gara: la gara di canto, la gara di ballo, la gara di cucina. Ma la gara de che? Che ci potrei fare io in una tv così. Io ormai preferisco il monitor, almeno parlo via Skype con mio figlio quando è all’estero”.