La prima serata del Festival vede susseguirsi molti ospiti amati e soprattutto italiani (magari accadesse sempre così), l’unico tra questi che ha deluso e ha fatto una pessima figura è stato Siani.
Un paio di battute veramente infelici lo mettono subito sul filo di un rasoio:
“Ma stiamo pagando il canone o l’Inps?” insinuando che la platea è piena di gente troppo “grande”.
“E’ l’unico programma in cui non c’è Salvini. Se fosse qui né io né te ci saremmo. Io sono napoletano, Carlo se ti fai un’altra lampada ti chiede il permesso di soggiorno (sfottendo Conti). Obama in confronto a te è una mozzarella di Mondragone. E pure Emma non l’avrebbe chiamata, perché si chiama Marrone. E nemmeno Charlize Theron, perché di cognome fa ‘terron’”.
Battute sciocche, degne del peggior cabaret da strada, ma ad infuriare il popolo è la battuta sul bambino in sovrappeso seduto su una poltrona della platea
“Ce la fai a entrare nella poltrona? Da lontano pensavo fosse una comitiva, invece era uno solo”
Inutile spiegare quanto il web si sia imbufalito sull’accaduto, tanto da spingere Conti a dichiarare pubblicamente che il cachet di Siani si era deciso di devolverlo in beneficenza agli ospedali Gaslini di Genova e Santobono di Napoli. I più scaltri hanno insinuato che lo abbia fatto per far fronte alla pioggia di critiche ricevute, ma più tardi il comico ci ha tenuto a precisare alcune cose sul suo profilo Twitter. Innanzitutto una foto scaccia cattiverie insieme al bimbo preso di mira con la scritta:
Un amico di Alessandro Siani
E subito dopo questo comunicato:
“Non entro nel merito di una battuta che può piacere o meno – scrive Siani – questo nella mia carriera l’ha sempre deciso il pubblico ed è giusto che ognuno dica la sua. Una battuta può essere giudicata sopra le righe, un’altra può essere divertente, un’altra più o meno efficace, ma ho sempre accettato suggerimenti e commenti da parte di tutti. E li ringrazio”. “Ci tengo pero a dire una cosa, per evitare notizie false e tendenziose che stanno girando con insistenza: quando Carlo Conti mi ha chiamato per partecipare a Sanremo, ho espresso subito a lui e alla Rai il desiderio di devolvere il mio cachet in beneficenza. Ci siamo attivati subito con gli ospedali Santo Bono e Gaslini, per capire su quali progetti potevamo intervenire, e abbiamo deciso nei giorni scorsi come destinare effettivamente la somma”.
Insomma tra la beneficenza, la foto riparatoria dove tra l’altro esce fuori che il bambino è un attore nel suo ultimo film e quindi probabilmente il siparietto era stato montato ad arte, e la commozione finale dell’artista nel rendere omaggio al suo conterraneo Pino Daniele, definendelo “un artista che ha amato la sua terra e che è stato amato dalla sua terra”, basterà a riabilitarlo davanti ai milioni d’italiani che si sono sentiti offesi?