‘Temptation Island’ Fermato finalmente lo stalker che perseguitava Sonia Onelli, l’assidua frequentatrice di Massimo Colantoni…ecco cos’è successo in questo ultimo mese infernale!
Non si fa altro che parlare di stalking e nonostante le campagne di sensibilizzazione il numero delle vittime aumenta di giorno in giorno, quasi sempre ad esser perseguitate sono delle donne. La vita diventa difficile e soffocante per chi viene perseguitato e purtroppo lo sa bene la ballerina e tentatrice di Temptation Island Sonia Onelli, presunta nuova fiamma di Massimo Colantoni, vittima per un mese di uno stalker.
L’uomo ha 26 anni ed è il figlio del titolare di un noto ristorante di Roma. Attenzioni soffocanti, un mese terribile per la giovane che si è concluso con l’imposizione, da parte della della procura, al divieto di avvicinamento del giovane alla ragazza e ad iscriverlo nel registro degli indagati per il reato di stalking. I due si erano conosciuti il 06 luglio, poiché Sonia si era recata nel locale a Terracina per una cena con gli amici. Successivamente decidono di rivedersi, ma sempre in compagnia degli amici, per poi decidere di uscire da soli. La frequentazione continua fin quando Sonia decide di interromperla.
Il 22 luglio inizia il periodo più brutto ed opprimente per lei. Il ragazzo inizia ad inviarle messaggi volgari e lei blocca il numero. L’ira del giovane non si placa, le manda a raffica messaggi via mail e sui social network:
“Rispondi o faccio danno, sei una m…. Sonia, o mi rispondi o vengo sotto casa tua. La galera me la faccio con la sigaretta.”
La paura di Sonia nel frattempo cresceva sempre di più anche sei lui sembrava non farsi più vivo, ma dopo alcuni giorni ha scoperto che lui aveva creato un profilo su Instagram nel quale aveva inserito due foto, una in cui lui era sotto casa di Sonia, l’altra invece lo ritraeva fuori dalla palestra dove lavora la giovane. La Onelli dopo questo gesto è terrorizzata e la paura aumenta ancora di più quando lo stalker acquista una nuova scheda telefonica ed inizia nuovamente a tartassarla di chiamate al cellulare. Arrivata allo stremo, non le rimane che recarsi dai carabinieri e denunciarlo, la squadra mobile inizia quindi ad occuparsi del caso.
Il 26 luglio lui giunge sotto casa della donna, citofona senza sosta mentre lei si barrica nel suo appartamento, esausta gli risponde dicendogli che chiamerà immediatamente la polizia e così lui scappa. La squadra mobile ora gli ha notificato l’atto che prevede il divieto di avvicinamento, se dovesse decidere di violarlo, scatterebbe immediatamente un aggravamento della misura cautelare.
Ecco cosa scrive il gip:
“La sequenza di atti persecutori posti in essere dall’indagato ai danni di una donna che frequentava, la persistenza nel proposito criminoso che ha dimostrato e che non si limitava a bestemmiare o minacciare, si era presentato sotto casa della parte offesa, e la voleva costringere a parlare con lui e l’uso di continue pressioni, rendono sussistente il rischio di una reiterazione del reato.”
(Clicca sulle immagini qui sotto per ingrandirle!)
Purtroppo ci sono dei casi in cui non è possibile far rinsavire le persone e la decisione migliore è quella di rivolgersi alla polizia o ai carabinieri, non è la via più semplice, per tanti motivi (a volte conosciamo fin troppo bene le persone che ci perseguitano) ma troppi casi cronaca, veramente troppi, ci rammentano, quasi quotidianamente, che il reato di stalking, se sottovalutato, si può tramutare in reati ben maggiori.
Voi siete mai state vittime di stalking?