“Devi nascere realista, e io per fortuna lo sono. Ben consapevole del momento storico schifoso che ci accompagna, tengo i piedi piantati in terra. Certo, rimango contentissimo dei risultati, però nel nostro mondo, con tanti canali per sfondare, so che quest’anno sono sulla cresta e il prossimo potrei anche sparire. Ecco perché non mi monto la testa”: a Il Tirreno parla Marco Mengoni.
Ha cambiato anche i compagni di lavoro e si è affidato un gruppo di giovani: “Ogni tanto bisogna cercare stimoli nuovi, sperimentare, rischiare e scoprire cose per crescere. Il mio produttore Michele Canova, non arriva ai 40 anni e Marta, la manager, è poco più grande di me. C’è un’aria frizzante, grande sintonia intorno al progetto”.
Ma non rinnega i talent show: “Tutt’ora Sky sta facendo un buon lavoro con X Factor e così Fazio e la sua crew hanno reso splendido l’ultimo Sanremo. Se poi mi chiedi se la formula in sé sta tirando un po’ la corda, allora ti dico è vero, si è calcato troppo la mano. Nei palinsesti i talent nascono come funghi e rendono dispersivo il lavoro dei produttori. Più della ricerca dello spessore artistico, ha prevalso la macchina dei soldi. E così tante voci buone si perdono in fretta nel dimenticatoio”.
Sul nuovo album: “Potrà uscire fra un anno o chissà quando, ma il mio futuro immediato, appena concluso il tour, è in studio”.
Si parla di una collaborazione con Giorgia: “Non lo so, abbiamo lo stesso produttore, quindi mai dire mai. Posso dire che stimo moltissimo Giorgia, è un’artista eccezionale”.
Sul fastidio che gli danno le domande sulla sua situazione sentimentale: “Zero. Anzi, ormai è diventato un passatempo divertente. Visto che i giornali alimentano voci delle più assurde e disparate, io contribuisco con risposte sempre diverse e inverosimili. Così sto al gioco dei media”.
FONTE http://realityshow.blogosfere.it/