“Il video dell’imitazione di Anna Oxa è stato il più visto sul sito della Rai. Il rischio, dovendo imitare una donna, era quello di cadere nella maschera trash. In realtà è riuscita bene. Quasi bene. Direi al 90%”, gongola Valerio Scanu, intervistato da Tv Sorrisi e Canzoni.
Per diventare Stevie Wonder ci ha messo “quattro ore di trucco. Protesi a naso, guance, zigomi, mento. E poi la parrucca. Ma sono soddisfatto: sia la somiglianza fisica che quella della voce sono riuscite”.
“Sono davvero felice – aggiunge – che questo programma (Tale e quale show 4, ndB) riesca a mostrare un aspetto poco conosciuto di me, quello più ironico e divertente. E non era scontato. Spesso la televisione fa trasparire qualcosa che non esiste. Finora ho fatto i conti con un’immagine che mi è stata affibbiata negli anni ma che non mi rappresenta. Mi si accusa di avere un brutto carattere ma non è vero. Tutto nasce dal fatto che io sono un tipo tranquillo, forse a volte fumantino. Se non mi calpesti non ti calpesto. Però alle provocazioni ho sempre risposto a tono. Con il risultato che io sembravo quello burbero mentre l’altro ne usciva come il grande critico musicale. Ma io ero a sbagliare, non si deve rispondere alle provocazioni, fanno parte del nostro mestiere. Ora l’ho imparato e, anzi, lavorare con il sorriso è bellissimo”.
Ora da quest’esperienza ha imparato “a perfezionare le imitazioni, a curarle insieme ai coach fin nel dettaglio”.
E la popolarità è cresciuta: “Me ne accorgo soprattutto sui social network. Spero di riuscire a farmi apprezzare da una fetta di pubblico che prima non mi conosceva”.
Ora l’obiettivo è “continuare a fare quello che faccio, seguire la mia strada, che è quella della musica”.