‘Grande Fratello Vip’ Intervista a Giulia Salemi, la giovane influencer ci anticipa alcuni scorci dalla sua autobiografia e…cosa intende con ‘La verita è che non gli piaci abbastanza’ riferita alla passata relazione con Francesco Monte?
Il settimanale ‘Chi’ in concomitanza con l’uscita nelle librerie dell’autobiografia di Giulia Salemi, ha raggiunto l’autrice per realizzare una bella intervista e perché no, cogliere, laddove fosse possibile, qualche anticipazione sul suo primo libro.
Come potrete immaginare nel libro si parla anche delle sue passate relazion amorose, compresa quella con Francesco Monte, buona lettura:
“D: Perché ha deciso di affrontare argomenti che ha sempre evitato accuratamente?”
“Ho raggiunto la giusta consapevolezza per affrontare le mie ferite. Parlando di tutti questi nodi sospesi ho provato brividi e senso di vuoto, ma volevo incastrare tutti i pezzi della mia storia. E ricominciare.”
“D: Da bambina straniera a Piacenza si è sentita subito esclusa.”
“Non mi invitavano alle feste e, se distribuivo tra i banchi gli inviti per il mio compleanno, non tornavano mai indietro con la crocetta sul “sì”. Per questo ho cercato. con il tempo, di vedere la mia diversita come un elemento che mi rendesse speciale.”
“D: Non sognava il principe azzurro perché vedeva i suoi genitori litigare e non vuole basare la felicità sugli altri: come ci si innamora con queste premesse?”
“Per affrontare un legame devi essere in pace con te stessa, altrimenti rischi di dipendere dal partner. E poi devi smetterla di rimproverare gli altri se non ti rendono felice, bisogna uscire dall’egoismo.”
“D: Come sogna l’amore?”
“Sogno di alzarmi con il sorriso e di andare a letto con il sorriso, l’amore non deve essere sofferenza e nemmeno la ricerca del rappono perfetto, per quello ci sono i film romantici.”
“D: Sua mamma le ha insegnato a essere clemente, ha imparato a non odiare?”
“Non dobbiamo permettere agli altri di ferirci, ma, se succede, non possiamo odiare perche e un sentimento che attira solo negativita. Non siamo i soli a soffrire, impariamo ad ascoltarci e a rivelarci di piu.”
“D: Perché ha scelto sempre uomini sbagliati?”
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“D: C’e, però, un limite alla sofferenza. Racconta di quando, quattro anni fa, un ragazzo, in Sardegna, le diede uno schiaffo e la chiuse in casa dopo una litigata. ‘Lui, un ragazzino viziato e bastardo. Io, attratta dagli stronzi cronici’, scrive.”
“La prima volta che un uomo è violento con voi scappate, perche lo rifarà. Con me questo ragazzo si era presentato come un principe azzurro, la copertina era perfetta e allettante, ma poi con l’alcol si trasformava. Ecco, state lontani dagli uomini che hanno dipendenze. Spero che il coraggio che ho avuto nel raccontare spinga tante donne a scappare e denunciare.”
“D: Parla, per la prima volta, della storia con Francesco Monte senza nominarlo e con una frase riassuntiva: ‘La verita è che non gli piaci abbastanza’.”
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“D: Non gli piaceva abbastanza, è questo il motivo?”
“A volte le risposte semplici sono le migliori. In generale parlo di storie finite male in cui non ero così speciale per l’uomo con cui stavo, ma, se non sono abbastanza per te, non signifìca che sia così per tutti.”
“D: Da piccola ha subito bullismo, da grande cyberbullismo dopo la sfilata a Venezia con abito nude look, c’e differenza?”
“Il denominatore comune è che parliamo di gente cattiva, codarda, che si sveglia la mattina fregandosene di te e dei tuoi sentimenti. L’unica differenza è che il bullo lo vedi in faccia, il cyberbullo puo essere chiunque. Oggi, se vedi il web, è pieno di foto provocanti anche di persone famose, io l’ho fatto in un momento in cui non ero pronta a quelle reazioni. La verita, in ogni caso, è che puoi essere attaccato su qualunque cosa.”
“D: Parla anche di accettazione fisica: bisogna piacersi con qualche chilo in piu o bisogna avere cura del propno corpo per stare in pace con se stessi?”
“Racconto la mia storia: quando sono triste o infelice mangio i dolci che mi fanno stare bene, ma poi ingrasso, mi vedo fuori forma e mangio ancora per consolarmi, quindi mi sento schiava di questo circolo vizioso. Ho imparato ad accettarmi, a non nascondermi dietro Photoshop, ho iniziato a prendermi cura del fisico senza inseguire il mito della magrezza: non saro mai una taglia 40, ma esistono mille modi per sentirsi belle e mille modelli di bellezza, non solo quelli dominanti. Il titolo del libro e borderline: amo il cioccolato che per me e stato a volte l’ unica consolazione, ma preferisco trovare la felicita in un rapporto umano.”
“D: Da giovanissima ha combattuto un tumore, un linfangioma, per cui ha subito un intervento complesso, ma nel libro non ne parla.”
“Non ho ricordi di quella operazione se non una cicatrice che porto sul seno e che si aggiunge a tutte le cicatrici che ho avuto nella vita. Ho accettato questo simbolo che mostra una sofferenza. mentre le cicatrici che porti dentro non si vedono.”
“D: Per quanto riguarda il cioccolato, lo preferisce dolce al latte o amaro e fondente?”
“Il cioccolato è l’amaro che ti fa apprezzare il dolce, e così dev’essere anche un rapporto, né troppo dolce né troppo amaro. Insomma, voglio un uomo che sia fondente al 70 per cento.”
Cosa pensate delle sue risposte?