Ecco le previsioni di Alessia Marcuzzi, Alfonso Signorini, Mara Venier raccolte fa Chi.
Brice è sempre stato positivo e sorridente, un naufrago perfetto alla Robinson Crusoe o alla Tom Hanks in Cast Away. Di sicuro sta meglio da solo e piace per il suo carattere buono, sempre pronto al sorriso anche nelle difficoltà e nelle privazioni. Valerio, invece, ha mostrato quella dote enorme che è l’autoironia. Sapere ridere di sé e degli altri, senza offendere nessuno, crea un grande impatto sul pubblico. Ma non solo: Scanu ha saputo aprirsi riguardo ai sentimenti. Parlando con Rocco, dopo l’uscita di Fanny, ha ammesso di non avere mai detto ‘ti amo’ a una persona. ‘L’ho detto solo ai miei cani’, ha confessato. Uno sfogo che ha offerto al pubblico una diversa lettura del personaggio.
Ha detto Alessia Marcuzzi ricalcando le opinioni di Signorini.
Brice ha la sindrome di Sergio Muniz, vale a dire quella del naufrago che emerge di più quando è solo, rispetto a quando si trova in gruppo. Dopo il suo approdo a Cayo Paloma, infatti, ha avuto un’involuzione: balla sempre, gioca il ruolo della macchietta, come tutti quelli che in gruppo perdono un po’ della loro ‘allure’. Valerio si è esposto meno, è un idolo dei social e del televoto, che gli ha permesso di vincere Sanremo. Ha giocato per sottrazione, cercando il quieto vivere e offrendo il meglio di sé nelle imitazioni.
E Mara Venier? Lei tifa spudoratamente Scanu.
Valerio è ‘l’amore della zia’ per eccellenza, nonostante Brice, o ‘Sbrisolone’, come lo chiamo io, si sia comportato molto bene. Adoro Scanu, è stato una rivelazione. Da donna dico che Brice è bello come il sole, un dio greco, ha grande appeal, ma non è sexy, perché non ha quell’intenzione nello sguardo, nei movimenti. Lui è il bravo figlio che tutti vorrebbero avere. Ma io sono la zia e, quindi, dico Valerio! Mi piace la sua autoironia in un mondo che si prende troppo sul serio. E poi penso che abbia bisogno di vincere quest’Isola per realizzare il sogno di produrre un nuovo disco.