È passata circa una settimana da quando il Ryan Hardy di The Following ha scelto di non uccidere la sua micidiale nemesi e di stare lontano da Joe Carroll per sempre.
O, sai com’è, per ora.
E con il carismatico killer di nuovo dietro le sbarre, Mark in fuga e Max e Mike insieme, TVLine ha raggiunto il produttore esecutivo Marcos Siega per farsi dire quale direzione prenderà il drama di Fox nella stagione 3.
E, ancora meglio, Siega ha rivelato qualche notizia poco nota sulla stagione che si è appena conclusa. Quale personaggio sarebbe dovuto morire prima rispetto a quanto abbiamo visto? Quanto è sicuro Siega di chi sia al volante dell’auto che recupera Mark? Che cosa avrebbe fatto diversamente, se ne avesse avuta l’occasione? Proseguite la lettura per tutti i sanguinosi dettagli.
LICENZA (DI GUIDA) POETICA | Sia ben chiaro: il team del dietro-le-quinte di The Following ha un’idea piuttosto chiara sull’identità di chi guidava l’auto che ha recuperato Mark e il cadavere di Luke alla fine dell’episodio. Tuttavia, tra il momento attuale e quello in cui il copione del primo episodio della stagione 3 verrà concluso passerà molto tempo, dice Siega. “Di sicuro stiamo andando in una certa direzione e per il momento dirò solo che è flessibile. Ma adoro leggere le teorie online di tutti i fans e quello che pensano”. Chi di voi pensa che possa trattarsi delle recentemente scomparse Mandy o Emma potrebbe voler prendere nota del fatto che Siega fa una risatina quando dice: “Mi sembra assurdo che le persone pensino che faremmo tornare dai morti qualcuno per metterlo al volante di un’auto”.
UN RUOLO…CON I | Ora che il folle gemello Luke non è più con noi, filmare Mark — l’altro personaggio di Sam Underwood — sarà molto più facile che filmare le scene in cui sono presenti entrambi i ruoli di Underwood, dice Siega. Due fatti curiosi sui gemelli: primo, “La prima volta che li incontriamo non sono solo i capelli ad essere diversi… Underwood indossava anche delle lenti a contatto colorate e abbiamo fatto preparare una protesi per cambiargli i denti. Ma era così bravo a differenziarli che non avevamo bisogno di aggiungere dettagli, tutto grazie alla sua performance”. Le lenti a contatto e la protesi sono state abbandonate poco dopo. Secondo, Luke avrebbe dovuto sparire molto prima durante la stagione, ma i piani sono cambiati “perché ci siamo davvero innamorati dei gemelli, e penso che al pubblico piacesse la presenza dei due fratelli, quindi non volevamo liberarci di loro” dice Siega.
RIFACIMENTO – PARTE 1 | La produzione del drama di Fox procede così rapidamente che, a volte, dopo che un episodio è stato ultimato, Siega desidera aver avuto il tempo di filmare più opzioni con cui poter lavorare in sala montaggio. “Un sacco di quello che aveva a che fare con la setta” dice. “Avremmo potuto fare un sacco di cose diverse con Micah e con il tipo di leader che era… Ci siamo concentrati sulla sua folle personalità leggermente eccessiva e, se potessi tornare indietro, lo avrei reso un po’ di più con i piedi per terra. Lo avrei reso un po’ più una minaccia e meno una caricatura”.
RIFACIMENTO – PARTE 2 | Gli ultimi momenti di Valorie Curry nei panni di Emma sono stati un’altra vittima delle circostanze. Dal momento che l’attrice faceva parte della serie fin dal pilot, “meritava una morte epica” ha affermato Siega, aggiungendo con rammarico che le condizioni atmosferiche hanno accorciato la gloriosa dipartita della Curry. “Poi arrivi sul set e ci sono tre gradi, sono le 2:30 del mattino, Valorie deve combattere con Natalie Zea e poi stendersi a terra e inizia a grandinare. Inizi a fare le cose di fretta e tutto il progetto e le cose epiche che avevi pianificato…non puoi farle perché stai torturando il tuo team”.
MITIGARE | Siega vede le prime due stagioni di The Following come il primo “capitolo” della serie e dice che la prossima “molto diversa” parte sarà ancorata al Ryan Hardy di Kevin Bacon ma “la struttura sarà diversa, il modo in cui raccontiamo la storia sarà diverso”. Quello che noterete maggiormente sarà che “non ci saranno più tante uccisioni e accoltellamenti random” dice Siega, aggiungendo che il creatore della serie Kevin Williamson la pensa allo stesso modo. “Penso che ci siamo lasciati prendere un po’ troppo dalla violenza”. Tuttavia, “il DNA dello show, in qualità di thriller che ha un sacco di svolte e colpi di scena, è ciò che non vogliamo cambiare”.