Questa sera su rai uno in prima serata andrà in onda la replica della quarta puntata della prima serie di Braccialetti Rossi, ecco la trama :
L’episodio si apre con la ritrovata amicizia tra Davide (Mirko Rrovato) e Mirko: Davide promette all’amico che quando tornerà a scuola le cose cambieranno e, per dimostrargli il suo affetto, decide di regalargli la sua console.
Assistiamo anche alla separazione, positiva e pacifica, tra Cris (Aurora Ruffino) e Olga, che grazie all’incontro in ospedale hanno preso molto l’una dall’altra.
Davide, intanto, riesce finalmente a fare la tanto attesa arteriografia che rivela un risultato non proprio rassicurante: dovrà operarsi, e si tratta di un’operazione molto rischiosa. Il ragazzo, però, decide di non raccontare nulla ai suoi compagni, per non dar loro altri problemi e preoccupazioni.
Vale (Brando Pacitto) scopre che è il compleanno di Leo (Carmine Buschini), ma quel giorno, per il leader, rappresenta un momento difficile, poichè si tratta anche dell’anniversario della morte di sua madre, avvenuta un anno prima.
Per tirarlo su, però, i “Braccialetti rossi” decidono di organizzargli una piccola festicciola a sorpresa.
Per Leo è giunto il momento di provare la sua nuova gamba artificiale che andrà a sostituire quella ampuntata ma, poichè il padre non ha ancora firmato e dato l’acconto necessario, la prova viene rimandata.
Leo è parecchio deluso e, dato che con il padre non ha un buon rapporto, decide di chiedere a Cris (Aurora Ruffino) un prestito dalle donazioni di sua madre. Cris non riesce ad ottenere quel denaro, anche perchè la psicologa le ha severamente vietato di mettersi in contatto con i suoi genitori, secondo lei principale causa del suo malessere. Oltretutto litiga pesantemente con la sorella Carola (Francesca Valtorta), dalla quale Cris non si sente per niente capita: la trova cattiva e ingiusta nei suoi confronti, ma Carola è semplicemente provata dallo stress, dato che in casa, con gli studi e nella sua privata nulla sembra andare bene.
Decisa ad aiutare Leo, Cris decide di prelevare con bancomat 400 euro, tutto il denaro che possiede. Ma non lo dice a Leo, al quale dice invece che si tratta del denaro della madre.
Quel denaro, però, non basta, e così Leo, sfruttando le “capacità sensitive” di Toni (Pio Luigi Piscicelli), decide di giocare quel denaro a poker, in una sorta di bisca clandestina con i pazienti dell’ospedale, dove incontra anche Ruggero, il ragazzo che nella scorsa puntata aveva sfidato a basket.
Leo riesce ad ottenere una vittoria dietro l’altra, ma, in un ultimo scontro diretto con Ruggero, perde tutto. Poco dopo Ruggero, resosi conto che per Leo non si trattava di una semplice sfida, bensì di un bisogno di denaro vero e proprio, decide di restituirgli i suoi 400 euro: a lui quel denaro non serve, gioca solo per poter dimenticare il posto in cui si trova. Provato dalle parole di Ruggero e dal suo gesto, Leo restituisce quel denaro a Cris.
Vale, invece, riceve la visita di suo padre (Giampaolo Morelli), dal quale viene a sapere che lui e sua madre hanno divorziato. In un momento tanto difficile, Vale trova appoggio e conforto nella camera di Cris: in un momento d’intimità, i due finiscono per baciarsi.
Leo confessa a Nicola (Giorgio Colangeli) che sua madre usava comprare i regali per i compleanni dei suoi figli con largo anticipo, per poi nasconderli in casa in attesa del giorno per poterglieli dare.
Essendo mancata proprio in quell’occasione, dunque, Toni, che ha sentito la discussione, gli fa notare che sua madre potrebbe aver nascosto un regalo che Leo non ha mai ricevuto.
Leo, dunque, vorrebbe ottenere un permesso per tornare a casa e cercare quel regalo, ma tale permesso gli viene negato. Cris, a quel punto, con la complicità di Vale e con l’aiuto di Asia (Federica De Cola), sorella di Leo, si offre di andare a cercare il regalo a casa sua per poterlo sorprendere.
Del regalo, purtroppo, nessuna traccia. Mentre Cris osserva la camera di Leo, ecco che rientra in casa il padre del ragazzo, che Leo ha sempre definito un codardo, poichè non è mai riuscito ad accettare la morte della moglie e la condizione di salute del figlio, motivo per cui non è mai andato a trovarlo in ospedale.
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