19 gennaio 1809 : LO SO , LO SO, che di quel pochissimo che scriverò in questo piccolo trafiletto non gliene frega niente a nessuna…ma lo scrivo lo stesso.
Nella data suddetta nacque , a Boston, EDGAR ALLAN POE, scrittore, poeta, giornalista ,alcolizzato, depresso, umorale, strano, genialoide , e pure forse con NON tutte le rotelle al loro posto …ma con un incredibile mixer di logica e fervida e delirante immaginazione ( due elementi contrastanti eppure in lui uniti)
Tutti, ADESSO ( ma solo da alcuni decenni) sono concordi nell’affermare che lui fu il padre del racconto breve di genere thriller, del racconto horror, del racconto fantasy, del giallo psicologico —e fu il padre anche di tutti i racconti che hanno per protagonista un investigatore “sui generis” che fa dell’analisi , della logica e della deduzione le sue armi migliori ….il suo racconto I DELITTI DELLA RUE MORGUE , con l’investigatore Dupin, fu l’antenato ispiratore dei vari Sherlock Holmes, Poirot e dozzine di altri, che si sono succeduti nel tempo —alcuni suoi racconti di genere inquietante hanno ispirato ( x sua stessa ammissione ) nientemeno che Stephen King
Non vi elenco i racconti ritenuti migliori, nè quelli meno…non sono scritti benissimo, nè sono capolavori di letteratura, e magari adesso qualcuno , leggendo, puo’ anche ritenerli obsoleti o pesanti….MA TENIAMO PRESENTE CHE LUI LI SCRISSE TRA IL 1830 E IL 1845 …quando certi concetti , certe situazioni, certi personaggi erano da ritenuti roba da fantascienza, quasi impossibile da prevedere
Proprio x questo, su di lui esistono varie leggende metropolitane…cioè, tanto x citarne una, che era uno scrittore “maledetto”, che aveva venduto l’anima al diavolo ( perchè solo un demonio poteva inventarsi certi racconti)—perfino la sua morte , avvenuta a soli 40 anni, è avvolta nel mistero,come parecchi tratti della sua vita
Resta un fatto ( questo solo mio personale) : da ragazzino, in una malinconica e grigia estate mia di crisi “esistenziale” ( chiamiamola così per brevità ) , ebbene, leggere in solitudine i suoi racconti apparentemente folli e fantasiosi mi aiutò moltissimo…mi “staccò” dalla dura realtà quotidiana …e , che lui fosse dannato o no, io rimarrò sempre un suo ammiratore .
Chiudo citando una delle sue frasi celebri : “i veri pensatori sono gli uomini di ardente immaginazione”.
By Nerio
per me che non seguo più ued e il gif mi sono rimaste sole le fiction fa piacere leggere altro