4 novembre 1918: è la festa nazionale delle Forze Armate e celebra come ricorrenza, l’entrata in vigore effettivo dell’armistizio di Villa Giusti, vicino a Padova, che sancì ufficialmente la resa incondizionata dell’Impero Austro-Ungarico, sconfitto nettamente dall’esercito italiano. Dal bollettino della vittoria ( stilato da Armando Diaz, capo supremo dello Stato Maggiore delle forze armate ) la famosa frase :
“I resti di quello che fu uno dei più potenti eserciti del mondo, risalgono, in disordine e senza speranza , le valli che avevano disceso con orgogliosa sicurezza!”
Finiva la prima guerra mondiale, che era costata all’Italia almeno 700.000 morti e milioni di feriti, handicappati, disadattati, malati e logorati. Fu vera gloria? direi proprio di sì…ma solo per un anno...quello tra il 24 ottobre 1917 ( giorno infausto della disfatta di Caporetto) e il 24 ottobre 1918 ( giorno di inizio della contro-offensiva italiana che culminò con la netta e decisiva vittoria di Vittorio Veneto)
Fu l’unico anno , in tutta la storia della nostra Nazione, in cui FUMMO VERAMENTE UNO STATO CON LA S MAIUSCOLA, e con gli attributi —quasi tutti ( a parte qualche sparuta minoranza) fecero in vario modo la loro parte, per arrivare alla vittoria ( quando tutto sembrava perduto) : vecchi, giovani, donne, uomini al fronte e a casa , categorie lavorative , imprenditori, operai, ricchi e meno ricchi …perfino i partiti politici!!! TUTTI REMARONO NELLA STESSA DIREZIONE , che ci tolse dal baratro dell’invasione austriaca , e ci permise la rivincita definitiva .
Mi ha colpito , in un vecchio filmato dell’epoca, vedere ragazze, anche giovanissime, lavorare ( al posto degli uomini al fronte) alla catena di montaggio delle fabbriche utilizzate per costruire armamenti : fucili, pistole, bombe, granate, cannoni
Peccato che la superficialità, la dabbenaggine e la presunzione dei nostri comandanti PRIMA di Caporetto, avesse provocato decine di migliaia di morti assolutamente inutili ( e peggio ancora evitabili) , in assurdi assalti allo scoperto e alla baionetta contro le postazioni di mitragliatrici ( in nome dell'”onore e del valore” )
Peccato anche che l’anno miracoloso 2017-2018 sia stato L’UNICO! La classica eccezione che conferma la regola: ovvero che noi ( anche adesso, un secolo dopo) siamo divisi su tutto!!!
Nelle questioni più serie e più “leggere” …dalla gestione dei cassonetti ai vaccini, alle politiche sociali e finanziarie …e chi più ne ha più ne metta!
E’ stato il nostro anno “da leone” …tutti gli altri da………….lasciamo stare, che è meglio !
by Nerio
su una cosa lì trovi uniti e compatti, sui soldi che devono intascarsi
ciao lun!!! purtroppo è verio quello che dici…
basta vedere la faccenda del taglio dei vitalizi ai parlamentari …lì hanno fatto tutti quadrato per bloccarla, non posso dire ( ovviamente ironicamente ) che “hanno resistito sul Piave” , per non far torto a quegli eroici poveretti del 1918
Tutto ciò dimostra come più passano gli anni più andiamo alla deriva e ciò che prima funzionava oramai non funziona più. Che tristezza per le generazioni a venire