LA ZONA DI INTERESSE è il titolo del film che ha vinto l’Oscar recente per il miglior film straniero, sorpassando il nostro “io capitano” Ebbene, io ho visto entrambi i film ( quello dell’Oscar proprio oggi) e vi assicuro che pure io avrei assegnato il premio a “la zona di interesse”.
Io di film sulla tragedia dell’Olocausto ne ho visti parecchi …ma MAI ho avuto la sensazione raggelante che mi ha dato questo film! Intendiamoci…il film è anche pesante in alcuni momenti, non è una storia romanzata, un film d’azione drammatica, non ci sono ( almeno VISIBILI) sangue, morti o violenze …i dialoghi sono ridotti all’essenziale…quindi puo’ anche NON piacere …
ma è l’atmosfera e la situazione che sono allucinanti !
L’ambiente è una lussuosa e grande villa con parco e giardino nel 1943 nella Polonia occupata dai nazisti …nella villa ci abita una numerosa famiglia : padre, madre, cinque figli ( uno appena nato ) e una corposa servitù di quattro donne più un uomo-tuttofare. Aleggia un’aria da racconto di Rosamunde Pilcher: c’è l’orto, bellissimi fiori curati in persona dalla moglie , animali domestici e pure un paio di cavalli. Nel parco ci sono due gazebo per soste salottiere e pranzi all’aperto…un campetto-giochi per i bambini, e perfino una piccola piscina. Poco lontano, sempre entro i confini della proprietà, scorre un bel torrente con una macchia d’alberi sulla riva…insomma…nel 1943 rappresenta un vero paradiso terrestre!
Qui si svolge la vita quotidiana di questa famiglia da mulino bianco…con il marito che ogni giorno si reca nella fabbrica di cui è il direttore ( e torna a casa stanco, la sera ) , con i problemucci di una famigliola normale…le prime voglie sessuali dei due ragazzi più grandi, qualche bisticcietto , e un intoppo di lavoro del marito…preoccupato per un trasferimento che i suoi superiori vogliono appioppargli . La moglie che lo esorta a reagire e rifiutare il trasferimento…perchè quella villa è tutto ciò che avevano sempre sognato!
Molto, molto commovente…con un unico piccolissimo dettaglio...il marito, lavoratore serio e indefesso, è il comandante del campo di sterminio di Auscwhitz!!! e poco lontano dal “paradiso terrestre” da lui separato da un alto muro, esiste invece l’INFERNO! …con i massacri di massa, le torture e i forni crematori…ma programmati con una efficienza in stile catena di montaggio di una vera e propria azienda
La motivazione dell’Oscar è stata che il film rende in maniera incredibile la “normalità del male” …a cui purtroppo cominciamo ad abituarci al giorno d’oggi. E il 25 aprile prox non deve essere solo un ponte per andare al mare o in montagna! By Nerio
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