Il grande successo del film Barbie. Ma perchè?

Barbie in tutte le sale sta facendo sfaceli di incassi…come mai?

Premetto subito che NON sono andato a vederlo (parlo del film appena uscito BARBIE). Ho visto vari video, highlits, letto la trama in dettaglio e anche  diverse recensioni.
Però non posso dare giudizi personali esaustivi, anche perchè criticandolo, poi qualcuna potrebbe dirmi: però anche tu hai contribuito agli incassi …oppure sei andato a vederlo solo per denigrarlo (e in fondo, avrebbe anche ragione).

Riguardo agli incassi suddetti, sono stati da grancassa e rullo di tamburi: sono notevolissimi! Centinaia di milioni di dollari in tutto il mondo, ed è già al terzo posto nella classifica degli incassi al botteghino dopo la riapertura post-covid (e il film  è uscito solo un paio di settimane fa).

Perchè questo successo? Non sto qui a criticare chi corre a vederlo…SAREBBE ASSURDO E SCORRETTO! 

Da quello che ho visto e ho letto, non è per me. E’ un film troppo AL FEMMINILE, PER DONNE ma fatto in modo semplicistico e intriso di luoghi comuni.

Questo discorso non è offensivo nè discriminatorio: io sono assolutamente per la parità di genere, di opportunità, però sono anche  convinto al 100 % che uomini e donne siano diversi. Non migliori o peggiori ma diversi. Alcuni comportamenti, discorsi, preferenze, esigenze e quant’altro sono per forza differenti. Dipende dal dna e, ripeto ancora, empre SENZA FARE CLASSIFICHE DI MIGLIORI E PEGGIORI.

Tornando al film, la regista (ovviamente donna), tenta, secondo me senza riuscirci, di coniugare una storia per bambine e ragazzine, con una riflessione esistenziale per adulti sul ruolo maschile e femminile. Forse troppa carne al fuoco, col risultato di rendere male entrambi i propositi, in maniera superficiale e forzata.

La regista Greta Gerwig ha fatto due ottimi film negli ultimi anni, entrambi al femminile (Lady Bird e Piccole donne ) e in questo film da un colpaccio alla botte e uno al cerchio, facendo vincere a turno il concetto matriarcale femminista con le varie Barbie dominanti (e i vari maschi Ken rincoglioniti ) e patriarcale maschilista, con gli uomini  prendi-tutto (forse la parte più realistica del film).

Il finale ci porta un pareggio, accontenta entrambi i generi, e alla fine crea  una enorme operazione di marketing commerciale.

Barbie è Margot Robbie una attrice brava (personalmente non mi piace ). Il protagonista maschile (il KEN delle bambole), è nientemeno che Ryan Gosling, che a me aggrada parecchio come attore, ma che qui fa una parte che io ritengo terrificante. Come si è ridotto il protagonista delle “pagine della nostra vita”!!! ( anche se ha guadagnato un sacco di soldi).

Se qualcuna di voi l’ha visto, mi piacerebbe avere i vostri pareri per sapere se vi è piaciuto e per capire se le mie impressioni sono sballate (cosa possibilissima).

Io, dai trailer, rimango con una momentanea idiosincrasia per il ROSA. E’ tutto rosa nel film. Ovviamente mi passerà, ma se adesso in trattoria come vino mi offrissero un rosato temo che spaccherei la bottiglia.

E voi? By Nerio

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  1. Bio2011il 05/08/2023 14:04

    Io non l’ho visto, non intendo andarlo a vedere, mi spiace, ma da quello che ho letto e dal trailer (d’altronde il trailer dovrebbe essere fatto per ispirare la visione del film a me fa effetto contrario) non è il mio genere e nemmeno mi ispira! Sono totalmente d’accordo sulla tua riflessione!

  2. Marottail 05/08/2023 14:29

    Probabilmente non sono obiettiva perchè dovrei guardare prima di giudicare un prodotto ma sto odiando tutto ciò che passa al cinema. Ogni volta che leggo remake di film senza nani, remake di film con inclusione, film per parità di genere etc mi passa subito la voglia di vedere qualsiasi cosa. Non essendo nemmeno amante dei thriller mi ritrovo a guardare solo serie tv, ma anche lì si è scesi parecchio di livello.

  3. Diesil 05/08/2023 19:00

    Premesso che il film è diretto dalla Gerwig ma scritto e pensato insieme al marito Noah Baumbach (non esattamente il primo yes-man di passaggio), il film ha una chiara impronta autoriale che sarebbe ingiusto negare o declassare a burletta per ragazzine. Il messaggio è al passo con i tempi, moderno e schietto come deve essere (anche nel suo didascalismo su misura di qualsiasi decifit dell’attenzione). E’ un film che si rivolge a un pubblico vasto e trasversale, parla del ruolo della donna nel mondo e come questo viene costantemente manipolato a causa dell’imperante cultura patriarcale (che assume forme biecamente sottili, spesso implicite, talvolta neppure consciamente volontarie). La cosa importante però non è ciò che dice ma come lo fa. Perchè parliamo di un film divertente, pieno di trovate e intuizioni brillanti, dialoghi esilaranti, una commedia briosa e colorata come non se ne vedevano da tanto tempo. Semmai la critica dovrebbe essere spostata su ciò che il film non fa, ovvero la mancanza di affondi nei confronti della società consumistica (rappresentata da Mattel e dal capitalismo arraffone, pure presenti nel film) ma in fondo sarebbe come guardare un episodio di Ted Lasso e lamentarsi della mancata critica contro Apple. Comunque questo film ha alzato un polverone pregiudizievole che ha pochi precedenti; trovo sconcertante e anche un po’ triste che chiunque – in primis chi il film non l’ha visto e davvero non ha alcuna concezione dei reali contenuti – si senta in dovere di intervenire e dire la sua per letto o sentito dire, quando in altre circostanze non lo avrebbe mai fatto. Allora rendiamola molto semplice: se siete infastiditi da un film che promuove l’emancipazione e l’autoaffermazione della donna, il problema non è il film. Siete voi.

  4. NERIOil 05/08/2023 22:02

    x dies : io faccio spesso articoli che riguardano la condizione della donna come persona, nella società e nei femminicidi ( spesso mi vergogno di essere maschio e l’ho pure scritto)

    però  prendo spunti da fatti reali, non da un film 

    dopo quello che hai scritto , SPERO PROPRIO che tu commenti sotto uno dei miei articoli di quel genere 

  5. NERIOil 05/08/2023 22:05

    in ogni caso, se hai letto bende e non hai guardato solo le figure, io ho detto chiaro che non mi sento di dare un giudizio negativo su chi va a vedere il film …ho solo detto che non ci vado a vederlo perchè non è il tipo di film che mi puo’interessare , specificando SEMPRE , se leggi bene, che sono pareri  miei personali 

    a te è piaciuto? TUTTO OK…E’  ESATTTAMENTE QUELLO CHE  VI CHIEDEVO…cioè pareri sul film 

    cmq ti aspetto a commentare su uno dei miei articoli 

     

  6. Bio2011il 06/08/2023 00:46

    Io ho dato la mia opinione, non avendolo visto, sul film, tu, alla fine, hai dato un opinione su di me senza conoscermi!

  7. CapaMoniqueil 06/08/2023 09:46

    Io sono una donna che ovviamente è pro emancipazione e inclusione, nonostante ciò non ho intenzione di andare a pagare per vedere un film che “esteticamente” non mi ispira. Un film quasi demenziale (il trailer questo mi ispira) che però vuole dare una lezione di vita.

    Se devo scegliere preferisco le serie di Zero Calcare che per dare lezioni usa ironia noir e non demenzialità. I film possono anche dare messaggi importanti, ma devono farlo colpendo lo spettatore nella forma che più gli aggrada. C’è a chi piace la forma usata in Barbie e a chi no, ma essere tacciati di antifemminismo per questo denota solo che se non si è d’accordo con le proprie idee allora si è esclusivisti e non inclusivisti. I razzisti morali siete semplicemente voi.

  8. Maredentroil 06/08/2023 15:06

    Il monologo della ferrera:
    “È letteralmente impossibile essere una donna. Sei così bella e così intelligente e mi uccide il fatto che non pensi di essere abbastanza brava. Ad esempio, dobbiamo essere sempre straordinarie, ma in qualche modo stiamo sempre sbagliando. Devi essere magra, ma non troppo. E non puoi mai dire che vuoi essere magra. Devi dire che vuoi essere sana, ma allo stesso tempo devi essere magra. Devi avere soldi, ma non puoi chiedere soldi perché è volgare. Devi essere un capo, ma non puoi essere cattiva. Devi comandare, ma non puoi schiacciare le idee degli altri. Devi amare l’essere madre, ma non parlare dei tuoi figli per tutto il dannatissimo tempo. Devi essere una donna in carriera, ma anche preoccuparti sempre degli altri. Devi rispondere del cattivo comportamento degli uomini, il che è assurdo, ma se lo fai notare, vieni accusata di essere una che si lamenta. Dovresti rimanere bella per gli uomini, ma non così bella da tentarli troppo o da minacciare le altre donne, perché dovresti far parte della sorellanza.

    Ma devi sempre distinguerti dagli altri ed essere sempre grata. Senza dimenticare che il sistema è truccato. Quindi, trova un modo per farlo notare, ma essendone sempre grata. Non devi mai invecchiare, mai essere maleducata, mai metterti in mostra, mai essere egoista, mai cadere, mai fallire, mai mostrare paura, mai uscire dalle righe.
    È troppo difficile! È troppo contraddittorio e nessuno ti dà una medaglia o ti ringrazia! E poi si scopre che non solo stai sbagliando tutto, ma che è anche colpa tua. Sono così stanca di vedere me stessa e ogni altra donna che si distrugge per piacere alla gente. E se tutto questo vale anche per una bambola che rappresenta le donne, allora non so nemmeno io cosa dire.”

    A mio parere con le dovute modifiche non vale solo per le donne ma per tutti

  9. NERIOil 06/08/2023 16:58

    ritengo che questo monologo sia validissimo …ma vorrei che non fosse dovuto all’onda mediatica di trend favorevole che trascina il film …il pubblico è spesso un gregge di pecore che possono essere guidate da un pastore abile, furbo e capace di scegliere il momento giusto ( lo diceva Umberto Eco questo…e non c’erano ancora i social !!! ) 

    ma poi , finita l’onda lunga del film…in quanti riflettono ancora? a quanti rimane l’impronta della ribellione nel proprio dna ? 

    in quanti si indignano NELLA VITA REALE , non nelle sale cinematografiche, della disparità enorme di trattamento a favore dell’uomo? in quanti si ribellano alla bruttura dei femminicidi? in quanti/e sono disposti a ribellarsi VERAMENTE , a provare di cambiare le cose ? …non basta andare in un milionde a pregare col Papa al GMG a Lisbona  e poi tornare come aver fatto una bellissima gita 

    c’è una realtà da cambiare ...

    le belle parole,  se non sono seguite  dai fatti, diventano chiacchiere da salotto o da vippetto 

  10. Maredentroil 07/08/2023 06:21

    Ma il problema nasce anche dal fatto che ultimamente va di moda svilire qualunque cosa cerchi di portare un cambiamento.
    Basti pensare alla storia del politically correct:
    Basta accusare qualcosa di esserlo che automaticamente viene vista come sbagliata dalla gente (e come ho scritto anche il film barbie sta subendo questo trattamento).
    Aggiungici che nella vita reale molte situazioni vengono sminuite proprio per evitare che ci si indigni (penso alla storia del referto medico scritto da un dottore su un morso del cane ad una bella ragazza: costui ,su un documento ufficiale scrive “cane buongustaio” e tutto viene ridotto al classico “fatevela una risata”.
    Per me quindi ben venga che se ne parli ovunque , perché sicuramente ci sarà qualcuno che rifletterà.
    Qualcuno diceva “basta anche una sola persona ,un solo pensiero per dare inizio ad un cambiamento”

  11. Diesil 07/08/2023 11:08

    x nerio: il processo di cambiamento passa attraverso la normalizzazione. Anche se di facciata, come è sempre stato. Il film non parla alla tua generazione (che non cambierà mai perchè persa nei suoi processi mentali, figli di una determinata educazione e cultura); ne è la riprova l’astio che Barbie ha generato nella fascia 30-40 anni prevalentemente maschile, Youtube è pieno di video privi di argomenti in cui maschi adulti sciorinano imbarazzo in una sorta di gioco a tirarsi reciproche pacchette sulle spalle. Il messaggio è semmai rivolto a chi – si auspica – darà per scontato un termine di parità e uguaglianza sociale che oggi ancora non sussiste. E lo farà anche grazie a tanti di questi piccoli tasselli che costruiscono un immaginario di giusta consapevolezza nei confronti del problema. Declassarlo a relativismo del “mi piace/non mi piace” è scorretto e banalizza ogni presupposto alla base del film o degli intenti denigratori. A parte questo, non capisco la reazione presuntuosa e scomposta (guardato solo le figure… ma come ti esprimi nel web?) a una mia considerazione generica che prende in riferimento la diffusa pratica dello sparare a zero contro il film, nei termini incolti e pregiudizievoli di chi il film neppure lo ha visto. La richiesta di commentare altri tuoi scritti è poi francamente ridicola e qualifica il livello nel quale vorresti porre la discussione; ho risposto semplicemente alle  tue affermazioni in merito al film di Barbie. E’ abbastanza chiaro o per intervenire serve una prova d’esame sulla conoscenza a titolo personale nei confronti di chi espone le proprie osservazioni? E allora torniamo all’assunto: chiediti per quale motivo tu, uomo, sei infastidito da un film realmente innocuo – pur nel suo dire cose giuste e sacrosante – come Barbie. Tanto da sentire l’esigenza di esprimere il tuo personale dissenso usando il megafono di un luogo tutt’altro che abituale a dissertazioni a tema cinematografico. Fattela seriamente questa domanda e già che ci sei prova a darti una risposta. A tal proposito, il film potrebbe aiutarti e anzi ci tengo a rassicurarti nei confronti della tua idiosincrasia (sic.): il rosa domina la scena solo nei primi 15-20 minuti.

  12. Diesil 07/08/2023 12:45

    Ah.. dimenticavo la postilla per i maschi alfa all’ascolto, quelli che fanno la distinzione tra film per uomini e film per donne (o meglio, bambine) e si ritengono fuori dal target di Barbie. E’ errato: il target del film siete esattamente VOI, se non come destinatari del messaggio quantomeno come argomento centrale del discorso nella sua interezza. Solo che non lo saprete e tantomeno riconoscerete mai, ed è un vero peccato. Poi, per carità, Barbie è un film criticabilissimo come qualsiasi altra cosa. Ma che almeno sia criticato per motivi reali e sensati, non in base alle fantasie tratte dalla visione di due minuti di trailer (tant’è che c’è chi si lamenta perfino della “pubblicità ingannevole”, quando al contrario il trailer assolve perfettamente al suo scopo nel prendere all’amo tutti i pescioni del web).

    POPCORNS 

  13. NERIOil 07/08/2023 16:46

    x dies : ciao!  ti ripeto…spero che tu commenterai sotto uno dei miei articoli , dove, come ho scritto anche adesso, confermo di vergognarmi di essere maschio

    ecco perchè ho scritto quella frase sulle “figure” …nel senso che speravo proprio che si capisse che io sono dalla parte delle donne ….altrimenti l’associazione femminile culturale con cui collabora , mica mi avrebbero accettato

    però ti assicutro, anche se non ci crederai, ch ele mie stesse amiche di questa associazione sono alquanto perplesse sul presunto msg lanciato da questo film ….no, non serve un film di intrattenimento e divertimento per capire cosa succede nella realtà

    qualsiasi cambiamento VERO non passa mai attraverso una normalizzazione…guarda che è un termine bruttissimo! 

    la normalizzazione la vogliono i potenti, i ricchi, i razzisti , i negazionisti …perchè tutto ciò che è “normale” , ovattato, silenzioso, moderato,  fa meno paura a costoro …io la penso così…e guarda caso, la pensava così anche Umberto Eco  

    ma queste sono solo opinioni personali…ri tipeto…spero che tu commenterai sotto uno dei miei articoli   

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