Colazione, Almanacco e letture scaccia-pensieri di zia_Michela

Buongiorno fanciulle KISS

So bene che anche oggi non è un giorno felice, purtroppo il terremoto ha fatto tremare i nostri cuori e siamo immersi nella tristezza. Ma io voglio strapparvi un bel sorriso… (flower)

Oggi è sabato 27 agosto e festeggiamo…Santa Monicaaaaa! (iuppy) (iuppy)

Tanti auguri alla nostra Capa, a Monikella e a tutte le altre Moniche del Vicolo! KISS  Ora aspetto i pasticcini, anzi ve li preparo io. HAHA

Il proverbio è uno dei miei preferiti: ”Sembrare e non essere è come filare e non tessere”. NOTME

Vediamo ora gli avvenimenti di oggi, avvenuti però qualche anno fa:

Nel 1770 nacque il filosofo Hegel, che io ricordo con tanto affetto perché presi un bel nove all’interrogazione. HAHA

Nel 1964 uscì al cinema il film ‘’Mary Poppins’’. Io odio questo film SORRY , fin da quando ero piccola non mi incantava la simpatica baby-sitter che tirava fuori dalla sua borsa oggetti stravaganti. Lo trovo un film frivolo e sciocco. EMOO

Per la ricetta del giorno vi consiglio delle sardine impanate. Vi dirò la verità, la sardina non è mai stato uno dei miei pesci preferiti, ma da poco ho assaggiato questo piatto preparato dalla mia cara prozia e ho chiesto il bis! :P

Ingredienti:

600 g di sarde

60 g di farina

1 limone

50 g di pangrattato

1 uovo

1 rametto di basilico

1 foglia di alloro

1 spicchio d’aglio

olio d’oliva

olio d’arachidi

1 pizzico di sale

Procedimento:

Sbucciate l’aglio e Tritatelo insieme al basilico e la foglia di alloro.

Pulite le sarde e lavatele sotto l’acqua corrente. In una terrina unite un cucchiaino di olio d’oliva con il succo del limone. Aggiungete un pizzico di sale e il trito di aglio, basilico e alloro. Mescolate bene. Versate il composto su un piatto e lasciatevi immerse le sardine per un’ora.

Sbattete l’uovo e versate la farina su un foglio di carta da forno e il pangrattato su un altro foglio. Scolate le sarde e passarle nella farina.

Immergertele nell’uovo da entrambi i lati e infine passatele nel pangrattato.

Scaldate l’olio di arachidi in una padella e friggervi le sardine 5 minuti per lato, fino a farle dorare.

Scolatele sulla carta da cucina e servitele.

Dunque, oggi parleremo di libri.

Quando sono triste o preoccupata, cerco di cacciare via i cattivi pensieri cucinando o leggendo. In questi ultimi giorni infatti, ho divorato l’ennesimo libro e non vedo l’ora di iniziarne un altro.

Ma la cosa sorprendente è che il libro in questione l’avevo già letto…sì, a dieci anni però! HAHA

E nove anni dopo, mentre ero alla ricerca di nemmeno io so che cosa, ecco che me l’ho ritrovato fra le mani. Subito nella mia mente ho pensato:-Quanti anni son passati! NGUEE – però il profumo di quelle pagine era lo stesso.

Ho iniziato a sfogliarlo, a leggere le prime pagine e si sa, una pagina tira l’altra, mi son seduta per terra, proprio come una bambina e ho vissuto grandi emozioni. (inlove)

In realtà quel libro mi era rimasto nel cuore, un po’ perché ha un forte valore affettivo (è uno dei tanti libri che ho acquistato con dei soldini che mi aveva dato mia nonna per il compleanno LOVE ) ma anche e soprattutto per la trama, che ricordavo ancora. NOTME

Peccato che, una volta riletto tutto, mi sono resa conto che io, così piccola ed immersa probabilmente nel mondo delle favole, la mia infanzia, di quel libro non ci avevo capito nulla. Ma proprio nulla… :O

’Gli uccelli notturni’’, questo il titolo del libro, merita di essere letto dagli adulti oltre che dai bambini perché può avere duplice interpretazione.

Basta guardare la copertina, che è un po’ inquietante lo ammetto BRRR , per capire che questo libro è una scoperta unica. Per questo ve lo consiglio, temete se nel retro c’è scritto ‘’9-10 anni’’. HAHA

Quando l’ho letto da bambina ho conosciuto la storia di un mio coetaneo moooolto fifone. Il piccolo protagonista, Joakim, ha infatti mille paure: anzitutto quella degli uccellacci che vivono al buio dentro il suo armadio, ha paura dei compagni che lo prendono in giro e addirittura del padre, che si comporta come un bambino. DOH

Ma oggi, a distanza di nove anni, dico che in realtà questo bimbo vive una situazione di sofferenza: è vittima di bullismo, il papà è malato mentale e gli uccelli cattivi non sono altro che la paura di restare solo. CONSOLR

L’autore, Tormod Haugen, riesce a raccontare una situazione di disagio senza farla pesare al lettore bambino, mentre l’adulto prova un senso di protezione verso il protagonista e quasi vorrebbe solo abbracciarlo quando ha paura. LOVE

Insomma Vicoline, vi consiglio di immergervi nella storia di Joakim proprio perché è come fare un bagno di empatia, il piccolo vi prende la mano e vi accompagna lungo un tunnel (la paura) che alla fine vede la luce. CANDELA

Vi è mai capitato di rileggere un libro dopo tanti anni e trovarvi catapultati in una storia totalmente diversa? :O

Alla prossima

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