Buongiorno Vicoline
pronte per iniziare un nuovo giorno? Io si anche se non vi nascondo che vorrei starmene a non fare nulla oggi mentre invece devo andare all’università per seguire una bella lezione di pedagogia.
Ma non esco di casa senza un’abbondante colazione! Prego, unitevi a me e magnate che vi fa bene!
Oggi è mercoledì 29 marzo e ricordiamo San Secondo di Asti.
Il proverbio, in tema di cibo, dice ‘’Meglio abbondare che trovarsi in scarsezza’’.
Ecco cosa è accaduto in questa giornata, qualche anno fa:
Nel 1795 ci fu il primo concerto del maestro della musica classica, Beethoven.
Nel 1930 le città di Costantinopoli e Angora cambiarono i loro nomi in Istanbul e Ankara.
Per la ricetta del giorno, vi propongo un buonissimo ciambellone al caffè, ideale per le nostre colazioni. Forse sarò strana ma a me non piace il caffè, lo bevo solo dopo i pranzi senza fine alle feste (perché dopo aver mangiato per tre ore di fila mi viene sonno ) e rigorosamente ci butto dentro almeno quattro cucchiaini di zucchero. Ma al contrario, adoro il sapore del caffè nei dolci e nel gelato quindi quando ho scovato questa ricetta mi son detta:
-E’ perfetta per me!
Ingredienti:
300 g di farina
3 uova
125 g zucchero
100 ml caffè
100 ml latte
2 cucchiai olio di semi
1 bustina lievito per dolci
1 bustina vanillina
Per decorare:
panna montata e zucchero a velo
Procedimento:
In una terrina sbattete le uova con lo zucchero.
Quando avrete ottenuto una bella cremina, aggiungete delicatezza gli ingredienti liquidi facendoli assorbire bene all’impasto. Quindi mescolate bene e successivamente aggiungete la farina, poco alla volta, la vanillina e il lievito setacciato.
Versate in uno stampo da ciambellone e cuocete per circa 30 minuti a 180 gradi.
Una volta sfornato e freddato, cospargetelo di zucchero a velo, tagliatelo e sopra ogni fetta mettete un po’ di panna montata.
Buon appetito!
Per la rubrica del giorno non posso non aggiornarvi degli ultimi avvenimenti coniglieschi avvenuti in casa mia. Ebbene si, anche stavolta Sciani ne ha combinato di ogni colore.
Tutto è iniziato una sera tranquilla, avevo preparato la cena e mi ero preoccupata di comprargli qualche buona verdura, radicchio e sedano per l’esattezza , perché anche lui potesse sentirsi soddisfatto dopo una bella scorpacciata.
Infatti, non appena gli offerto la sua pappa, ha iniziato a rosicchiare tutto come se non ci fosse un domani. Mi domando perché Sciani sia così vorace nel mangiare, d’altronde non deve temere che il suo cibo finisca visto che non ci sono altri conigli in casa.
Insomma, dopo che nel giro di 10 minuti si era spazzolato via tutto, il piccino si è messo a saltellare bello tranquillo…ed ecco che si era fatta l’ora di andare a nanna.
Ho preso Sciani, l’ho messo nella sua gabbiona (di notte per sicurezza lo lascio lì, è una gabbia molto grande e colma di fieno che durante il giorno resta sempre aperta) e gli ho augurato la buonanotte. Giusto il tempo di coricarmi che ho sentito uno strano rumorino…
All’inizio pensavo fosse lo stomaco di mia sorella ma lei ha smentito , poi un altro rumore, un altro, un altro ancora fino a quando non ho capito che quel borbottio proveniva dal pancino di Sciani!
Da lì il panico totale e le mille paure:
‘’Cosa faccio?’’, ‘’Perchè questi rumorini?’’, ‘’Gli farà male la pancia?’’
Poi provavo a chiedere al leprotto cosa avesse, ma naturalmente senza ottenere alcuna risposta.
Quindo ho provato a consultare i miei familiari ma è stato l’ennesimo buco nell’acqua perché tutti erano stanchi e volevano solo dormire…che insensibili!
Allora sono tornata scoraggiata nel mio letto, ma non riuscivo a dormire per il pensiero!
Illuminavo Sciani con una torcia per scrutarne ogni movimento ed ogni sintomo di malessere, ma lui era bello tranquillo per fortuna mentre io ero super agitata. Alla fine, notando che i rumorini non si placavano, mi sono scocciata : ho preso il coniglio e l’ho fatto coricare affianco a me, gli ho massaggiato la pancia e dopo un po’ la situazione si è stabilizzata.
Per l’ansia comunque non ho dormito nulla, al contrario Sciani si è fatto un bel sonnellino e anche una bella mangiata di fieno.
L’indomani, appena alzata ho immediatamente consultato il veterinario che mi ha rassicurata dicendo che probabilmente il coniglietto aveva mangiato troppo veloce, e di conseguenza mi ha consigliato un po’ di dieta per il piccolo: niente frutta e tanto fieno.
Sembrerebbe semplice ma Sciani è un ghiottone ingordo e ama la frutta quanto io amo lui, ed è capaci di rischiare di rompersi l’osso del collo saltando sul tavolo pur di accalappiarsi un pezzo di pera.
Quando sente il profumo della mela inizia a muovere rapidamente il suo nasino e corre da una parte all’altra come un matto. Una peste, insomma.
L’altro giorno sono andata a comprargli un nuovo tipo di fieno, che mi è stato consigliato dal veterinario, contenente le erbette alpine.
Ecco che, arrivata al mini-zoo la mia attenzione è caduta su una teca…una teca che sembrava vuota, ma dove in realtà c’era un cucciolo di coniglio bianco e nero.
Mi sono avvicinata e ho da subito adorato il piccino, e la sua reazione è stata commovente: si è alzato in piedi su due zampine e ha iniziato a leccare il vetro.
Era come se mi chiamasse:
-Mamma portami via!
Ho avuto un attacco di tenerezza, ma mia madre mi ha immediatamente smontata dicendo che non mi doveva nemmeno saltare in mente l’idea di prendere una compagnia per Sciani.
Ma il mio cuore mi diceva tutt’altra cosa, e si sa, io ascolto sempre il mio cuore…
Quindi mi sono informata e ho saputo che il piccolo aveva tre mesi, i suoi fratellini erano stati venduti ed era circa una settimana lì da solo. Che dispiacere…
La negoziante mi ha detto che se lo avessi preso mi avrebbe fatto uno sconto, ma sul momento non potevo adottarlo perché c’era mia madre.
Quindi sono tornata a casa con l’idea di recarmi al negozio il giorno seguente per vedere se il coniglietto fosse maschio o femmina.
Infatti speravo infinitamente che fosse una lei, solo così avrei potuto prenderla perché due maschietti insieme litigano per il territorio e diventano aggressivi. Già immaginavo, con mia sorella, che da lì a breve Sciani sarebbe diventato prima marito e poi papà e noi ci saremo ritrovati con una moltitudine di cuccioli in casa e i nostri genitori se ne sarebbero fatti una ragione.
E così, la mattina dopo, sono tornata dal coniglietto e dopo un’accurata revisione ho capito che si trattava di un bel maschietto! Che peccato!
Vi confesso che ci sono rimasta un po’ male, ma qualche giorno dopo ho saputo che una signora l’ha comprato e quindi sono contenta che abbia trovato una casa finalmente.
Insomma fanciulle, il mio amore per i conigli è grande ed ora ho un’altra idea che mi frulla per la testa: adottare un paio di cuccioli destinati all’allevamento e alla macellazione. Speriamo di riuscire nell’intento!
Alla prossima!