Buongiorno Bimbe mie
inizia una nuova settimana! Coraggio, prendete un cappuccino e un dolcetto senza fare complimenti.
Oggi devo fare da baby-sitter alle mie cuginette alle quali ho promesso di insegnare l’uncinetto…sarà un’ardua impresa, ma ce la faremo!
E’ lunedì 5 Settembre e ricordiamo San Lorenzo Giustiniani, vescovo.
Il proverbio è ”A pensar male c’è sempre tempo”.
Ecco gli avvenimenti della giornata:
Nel 1839 scoppia in Cina la guerra dell’oppio.
Nel 1885 nasce la prima pompa della benzina a cura di Sylvanus Bowler che si era stancato di aspettare in fila davanti alla cisterna. Tanto di cappello
Oggi vi consiglio un antipasto d’effetto: i pomodori ripieni di riso. Li ho mangiati tempo fa ad un compleanno e mi erano tanto piaciuti ed ora che ho trovato la ricetta non posso non condividerla con voi.
Ingredienti:
10 pomodori grandi e maturi
10 cucchiai di riso
1 ciuffo di pezzemolo
2 mozzarelle
origano
basilico
sale e pepe q.b
Procedimento:
Lavate i pomodori e tagliatene la parte superiore del pomodoro, quindi svuotateli e passate la polpa col passa verdure. Conditela con un filo d’olio, prezzemolo tagliato finemente, basilico tritato, origano e un pizzico di sale e pepe. Unite la mozzarella tagliata a cubetti.
Aggiungete il riso, mescolate bene gli ingredienti e lasciate riposare per un’oretta. A questo punto riempite i pomodori e richiudeteli con il loro capellino.
Infornate a 200 gradi per 45 minuti circa.
Buon appetito.
Ed ora è il momento dei tanto attesi pettegolezzi della vostra cara zia.
Ultimamente ho fatto delle riflessioni, le faccio sempre a fine vacanze a dire il vero, e oggi vi voglio parlare delle persone vanitose che io proprio non sopporto…
Siccome da poco ne ho incontrate tante, e tutte insieme fra l’altro non vi dico che orticaria , un’intera dinastia di immodesti che si lodavano come se non ci fosse un domani delle belle case in cui abitavano, dei viaggi in Thailandia che avevano fatto e soprattutto…delle mille lauree che possedevano!
Naturalmente, chi mi conosce sa bene che non mi so mordere la lingua , non sono rimasta di certo lì a bocca aperta a complimentarmi con essi…
Ma iniziamo dal principio, dico sempre che è giusto apprezzare ciò che abbiamo ma non parlo assolutamente di beni materiali o titoli di studio, quelli sono cose superflue in confronto a ben altri valori. Quindi a volte capita anche a me di parlare talmente bene delle persone che mi circondano che sembra quasi le stia vantando quando invece le sto semplicemente descrivendo per quelle che sono secondo me. Per esempio, quando parlo delle mie cuginette o di mio figlioccio e racconto tutto quello che sanno fare e di come sono belli e bravi lo faccio davvero con spontaneità e col cuore.
Vi confesso inoltre che io sono un pochino narcisista, in casa mi prendono in giro perchè io ogni qualvolta che passo davanti a uno specchio, mi guardo e mi riguardo e se sono tutta a posto mi dico ”Oh, itte bella chi soe!” (Oh, che bella che sono! ). Però stop, lo dico a me stessa e a nessun altro, non è che alla gente che incontro racconto di come mi vedo bella.
Anzi tendo a fare sempre complimenti agli altri e se qualcuno si vede brutto o si compiange, io lo rincuoro.
Qualche volta mi adiravo con i miei perché durante alcune cene i loro colleghi di lavoro si trasformavano in pavoni e vantavano, e vantavano i propri figliuoli…tutto mentre i miei genitori se ne stavano ad ascoltare. E poi quando io chiedevano perché non avessero parlato di me loro mi dicevano: ‘’sono i fatti a dover parlare, non le bocche’’. Non condividevo assolutamente questo pensiero, ma col tempo ho capito che è la cosa più saggia e giusta che potessero insegnarmi.
Purtroppo non siamo tutti uguali e ci sono persone che anzi si divertono a far schiattare d’invidia i meno fortunati. E’ il caso di questa famiglia che ho avuto l’onore di conoscere: parlavano tanto delle loro stupende ville (che poi e devo dirla tutta non è che fossero così fantastiche ) tanto che mia mamma appena tornati a casa è stata assalita dalla gelosia ed ha iniziato a trovare mille difetti al nostro ‘’umile’’ appartamento: il rivestimento del bagno è datato, non abbiamo il parquet e non abbiamo la sala hobby…quante sciocchezze!
Penso che l’importante sia sempre avere l’essenziale e che non dobbiamo invidiare le cose altrui perché è davvero inutile. Sarà che vivo di emozioni, ma io la mia casa (sebbene non sia una reggia) non la scambierei mai con nessuna grande villa di prestigio perché io so la gioia che ho provato quando l’abbiamo acquistata, quando ci siamo trasferiti e che provo vivendoci. Così vale per tutto ciò che ho.
Inutile dirvi che sarò pure risultata sgarbata ed antipatica agli occhi di questi vanitosi, che mi hanno detto che se avessi viaggiato come loro avrei avuto una mentalità più aperta, ma sono certa che il mio discorso gli resterà per sempre impresso nella mente. STRONPA
La vanità è un forte sintomo di insicurezza, in poche parole i vanitosi in realtà non sono poi così soddisfatti di se stessi e questo continuo voler sottolineare e proprie doti ne è la dimostrazione.
E con questa perla di saggezza vi lascio ai commenti, fanciulle:
Siete vanitose oppure la pensate come me? Raccontatemi tutto…
A domani!