Colazione, almanacco e pettegolezzi di zia_Michela
Buongiorno bellezze anche oggi vi offro una buona colazione unita a tante curiosità. Cominciamo subito con un biscottino dal sapore natalizio fatto da me…ormai manca poco!
Oggi è giovedì 24 novembre e ricordiamo Santa Flora di Cordova, martire.
Il proverbio dice ”Ospite raro, ospite caro”.
Vediamo cosa è accaduto qualche anno fa proprio in questa giornata:
Nel 1826 nacque Carlo Collodi, l’autore del capolavoro per l’infanzia ”Pinocchio”. Durante la gita di quinta elementare sono stata nel suo paese natale, Collodi appunto, e in particolare ho visitato il parco di Pinocchio. Una meraviglia.
Nel 1859 Darwin pubblicò la celebre opera ”L’origine della specie”.
Nel 1991 morì il grande Freddy Mercury, fondatore e cantante dei Queen. Con lui se ne andò un bel pezzo di musica…
E adesso è il momento di spostarci in cucina, l’ora di pranzo si avvicina. Vi propongo un ottimo plumcake alla zucca, una ricetta semplice che ho escogitato per consumare la famosa zucca di nonno.
Ingredienti:
330 g farina 0
220 ml latte
1 bustina lievito
250 g polpa di zucca
3 uova
120 ml olio
80 g parmiggiano grattugiato
1 cucchiaino di sale
mezzo cucchiaino di zucchero
Procedimento:
Per prima cosa pulite e cuocete la zucca a vapore per 15 minuti. Poi lasciatela intiepidire e schiacciatela aiutandovi con una forchetta.
Sbattete le uova, aggiungete il latte e la farina a poco a poco, mescolando bene per evitare la formazione di grumi. Unite l’olio, il sale, il lievito setacciato e lo zucchero. Infine aggiungete il formaggio grattugiato.
Prendete uno stampo da plumcake, imburratelo e versateci il composto.
Mettete in forno per 40 minuti circa a 180 gradi.
Buon appetito!
Bene, dopo il dovere è il momento di un po’ di sani pettegolezzi! (iuppy)
Accomodatevi e rilassatevi, ci sarà da ridere stamattina.
Come già vi ho detto, sabato sono stata ad una cresima, doveva essere una bella festa ma al contrario non ha fatto altro che procurarmi ansie inutili.
Dunque partiamo dal presupposto che ogni volta che c’è qualche occasione inizio a scervellarmi pensando cosa indossare per essere all’altezza dell’evento.
Vi confesso che sono un pochino egocentrica e voglio essere a tutti i costi la più bella della festa, quindi da una settimana prima della cresima ho iniziato a fare prove su prove di abiti, trucco, parrucco e accessori.
Tra l’altro avere una memoria di ferro non mi aiuta, perchè ricordo perfettamente ogni qualvolta che indosso un determinato vestito: questo ce l’avevo a Natale, quest’altro a Pasqua di due anni fa, quella gonna l’ho messa al compleanno di…insomma come avrete capito io i vestiti li metto una volta per un’occasione e poi diventano ordinari e li indosso per tutti i giorni.
Il risultato è stato che sabato mattina ancora non sapevo cosa mettermi, avevo messo l’armadio sottosopra (e poi mi è venuto il nervoso perchè non era in ordine ), e correvo come un topo dalla mia camera allo specchio.
E appena è tornata mia sorella da scuola me l’ho acciuffata e le ho domandato il classico:
-Secondo te quale mi sta meglio?
Ma neanche lei mi ha saputo dare risposta, anche perchè sicuramente non gliene importava nulla, mi ha solo chiesto se le prestavo un abito che avevo scartato.
Poi d’improvviso mi sono decisa: abito col corpetto decorato bianco e nero, gonna nera e in abbinamento un bel giacchino del mio rosa preferito con tanti fiorellini di stoffa, calze nere, scarpette rosa e tanti accessori (anelli, orecchini, collane e bracciali, come dice mio padre ”sembravo la Madonna incoronata” ) .
Ho prediletto un trucco leggero, anche perchè io non uso fondotinta nè correttore e quant’altro ma trucco solo occhi e bocca, e mi sono fatta i boccoli.
Tutto questo mentre il resto della family era già pronto da due ore, e infatti mi hanno detto che quando mi preparo per uscire assomiglio a Valeria Marini quando si preparava per la puntata del Gf…che complimento stellare!
Inutile dirvi che a causa mia siamo arrivati tardi alla cerimonia, talmente tardi che la Chiesa era già vuota! Che figuraccia…
Allora, ci siamo recati di corsa al ricevimento che si teneva in un locale dall’altra parte della città.
Vi confesso che io amo le feste dove però non c’è troppa gente, perchè se c’è confusione divento come un animaletto selvatico che non vede l’ora di tornare nella sua tana (che sarebbe casa mia).
E per fortuna al ricevimento di gente ce ne era quanto basta. Appena arrivati, abbiamo iniziato a fare il famoso giro dei saluti e di presentazioni a chi non conoscevamo, in effetti i miei genitori sono semplicemente amici della famiglia della festeggiata.
Mentre salutavo tutti, e tutti mi facevano le solite domande di rito ”come va?”, ”e all’università?”, ”stai studiando?” ,ho udito una frase che mi ha fatto gelare il sangue. Dietro di me due signore, una era la nonna della cresimata dicevano:
-Poverina, proprio oggi si doveva beccare il virus!
Subito mi sono informata: chi era l’ammalata? Cosa aveva? E soprattutto dove si trovava in quel momento?
La risposta è stata delle peggiori, la madrina della festeggiata aveva il virus intestinale.
Come sapete, sono ipocondriaca quindi ho immediatamente iniziato ad escogitare il modo per non farmi contagiare, nè a me e nè alla mia famiglia ovviamente.
Sono corsa da mamma e l’ho informata del problema:
-Portami a casa perfavore! Altrimenti passerò una serata di ansia e per non parlare dei prossimi giorni! E se mi viene il virus? Come faccio?
Mamma ha una santa pazienza con me, infatti mi ha consolata:
-Sciocchina, basta che non ti avvicini e non ti viene niente!
Mio padre è un po’ come me, quindi non era convinto del tutto e abbiamo stabilito che appena dopo la cena ci saremo dileguati via.
Ed ecco che mentre parlavamo è arrivata la malaticcia e io l’ho accolta bene:
-Non ti avvicinare, ti mando un bacio a distanza!
Lei è stata brava e non si è appropinquata a nessuno, anche perchè non stava bene e quindi è rimasta seduta (lontano da me ) però erano gli altri a mettersi vicini a lei.
Allora ho riflettuto: se la gente si avvicina prima a lei e poi a me di conseguenza possono portarmi il virus direttamente.
Mi sono ricordata anche che avevo letto che i microbi alloggiano negli spazi chiusi e per questo ho deciso di trascorrere la serata nel cortile del locale.
C’era un po’ freddino ma poco mi importava, ciò che contava era non essere contagiati. Peccato che quando finalmente stavo iniziando ad abituarmi al clima è scoppiato un diluvio che mi ha costretta a rintanarmi dentro.
Perciò ho escogitato un nuovo piano, e mi sono seduta di fianco ad una finestra in modo da far passare l’aria e soprattutto i germi che la gente mi avrebbe portato.
La cena era l’altro mio cruccio: il cibo si contamina facilmente!
Ma non appena hanno portato i vassoi, io mi sono fiondata con un piatto e ho fatto una bella scorta di cibo così da non dovermi più avvicinare al tavolo una volta che gli altri invitati avessero assalito il buffet.
Devo dire che era tutto delizioso: dalle pizzette ai tramezzini, passando per le torte salate e i paninetti imbottiti.
L’unica pecca sono stati i dolci: tanto belli esteriormente quanto cattivi di sapore.
La torta era a 3 piani, tutta decorata con colombelle e grappoli d’uva peccato che avesse il gusto della plastica!
La pasticcera che era lì presente per assicurasi che tutto andasse bene, passava da un invitato all’altro chiedendogli se gli fossero piaciuti i dolci (e a farsi pubblicità, chiamasi business ) e tutti le rispondevano:
-Tutto squisito! Ottimo!
Poi lei se ne andava e loro commentavano che non avevano mai mangiato una torta più cattiva di quella.
Io non ce la faccio a mordermi la lingua nè tantomeno ad essere falsa, quindi potete immaginare cosa abbia ammesso alla pasticcera che poverina c’è un po’ rimasta male, però almeno le ho detto la verità.
Ho cercato di non essere drastica ma in due parole le ho detto che le cose semplici erano sempre le migliori, quindi non aveva senso perdere tempo in dolci elaborati se poi il sapore lasciava a desiderare.
Insomma fanciulle, nonostante tutto sarà una cresima memorabile, sia per me e le mie ansie, che per la pasticcera…
Avete partecipato ad un evento che vi ha provocato ansia? Avete mai assaggiato una torta bella ma disgustosa? Siete ipocondriache come me? Raccontatemi tutto!
Alla prossima!