Buongiorno Vicoline
è arrivato sabato, finalmente! E finalmente è anche il giorno del mio esame orale, l’ultimo e poi…al mareeee!
Sono pronta con la mia tesina sottobraccio, nella quale ho discusso, ora ve lo posso svelare, sulla supertizione, tema a me molto caro.
Oggi è il 2 luglio e si ricorda San Bernardino Realino, sacerdote.
Il proverbio ci dice ” Meglio inciampare col piede che con la lingua”
Ecco gli avvenimenti del giorno:
Nel 1897 Guglielmo Marconi brevetta la radio. A me piace molto ascoltarla, senza musica non so come vivrei.
Nel 1961 morì Ernest Hemingway,grande scrittore.
Nel 2000 l’Italia perse la finale di Euro 2000…ma stasera no! Non voglio gufare quindi meglio che non scrivo altro
E’ il momento della ricetta di oggi, che dedico ad una cara signora con la quale ho quasi litigato ieri al supermercato, visto che mi voleva vendere a tutti i costi una macchina per impastare. Proprio a me, che adoro usare le mie belle manine le ho detto di leggere questo almanacco oggi perchè le avrei lasciato un messaggio.
La ricetta è la pizza ai 5 cereali, che ho provato a fare ieri sera ed è molto piaciuta.
Vi invito ad impastare con le mani, ”riscoprirete i sapori di una volta” dice mia prozia.
Ingredienti:
600 g farina ai 5 cereali
600 ml acqua tiepida
25 g lievito birra
1 cucchiaino di sale
1 cucchiaino di zucchero
3 cucchiai olio d’oliva
Procedimento:
In una terrina capiente disponete la farina,aggiungete l’acqua e il sale ed iniziate ad impastare.
Unite l’olio, lo zucchero e il lievito sciolto e impastate bene fin quando non avrete ottenuto un composto solido ed omogeneo.
Fate riposare in luogo fresco per almeno 5 ore.
Stendete la pizza e infornatela a 180 gradi per 15 minuti, poi tirate fuori dal forno e condite come preferite. Io l’ho provata con le verdure,senza sugo ma col formaggio per pizza ed era a dir poco ottima.
Rimettete in forno per altri 15 minuti e buon appetito!
E’ il momento della novella
siete curiose di sapere il proseguo della storia?
Davanti a lei trovò l’ultima persona che immaginava di vedere…l’uomo misterioso!
Indossava una camicia a quadri e dei jeans strappati,sicuramente da lavoro. Ma era tremendamente bello…i suoi occhi risplendevano alla vista della ragazza.
-Ho portato la legna! Dov’è la signora?
-Beh…la si si signora…
-Scommetto che è andata a fare shopping?
Sheila annuì. Sentiva le mani che sudavano.
L’uomo proseguì:-Lo sapevo, ah la vecchia Luisa! Oh,naturalmente non dirle che ho parlato così!
-Ma no, no non ti preocc…non si preoccupi.
-Dove posso lasciare la legna?
-Beh…la metta pure sotto quella tettoia-disse Sheila indicandogli una zona del giardino della immensa villa.
-Perfetto,sono 300 euro!
Sheila corse dentro,prese i soldi e glieli portò. L’uomo le tese la mano sinistra e …non aveva l’anello! Quindi Sheila aveva pensato giusto: non era sposato!
-Ciao bellezza!-la salutò
Sheila si sentì battere forte il cuore:-Arr…arriv…arrivedreci!
Chiuse il portone e saltellò per la gioia nel salone.
-Bellezza?! Mi ha chiamata bellezza!
Non si curò dei mille soprammobili che la signora Luisa amava collezionare e tra un balzo e l’altro,ecco che fece cadere un vaso rosso decorato in oro,che si ruppe in mille pezzi.
-Oddio!-urlò con le mani tra i capelli-il vaso della signora! Ora che faccio?
Raccolse i pezzi e li mise da una parte e mentre puliva i tappeti,pensava come poter rimediare.
Poco dopo, ecco la signora.
-Sheila,dove sei? Hanno portato la legna?
La signora Luisa,come sempre era carica di buste. La sua passione,infatti era spendere e ogni volta che andava in un negozio,rigorosamente di alta boutique acquistava di tutto. Il suo guardaroba era talmente grande da occupare un’intera stanza, e Sheila doveva pulire anche quella con grande attenzione.
-Eccomi, signora!
Luisa la guardò:-Mi sembri stravolta…che ti è successo,figliola?
Sheila prese coraggio e indicò il tavolino,con tutti i pezzi del vaso sopra.
La signora lasciò le buste e tuonò:-Ohhhh!Come hai fatto?
-Beh…
-Beh che cosa? Cosa hai combinato,imbranata! Quel vaso era un ricordo di quando sono andata con mio marito a Venezia e tu lo hai distrutto!
Sheila si mise le mani davanti agli occhi e iniziò a singhiozzare.
Perchè non riusciva a farne una giusta,ad essere una colf esemplare per la sua signora?
-Ora piangi,eh? Prima fai i danni e poi te ne penti! Dannazione…
La signora era talmente arrabbiata che lasciò le buste sul pavimento e salì al piano superiore.
Nel frattempo, il signor Pasquale sopraggiunse:-Che succede? Perchè mia moglie è così adirata?
Per tutto il giorno la signora Luisa non rivolse la parola a Sheila,mentre Pasquale stette con la colla in mano per tante ore pur di ricomporre i pezzi del tanto amato vaso.
Ma non ci riuscì.
Giunta quasi l’ora di cena ecco che la signora Luisa si avvicinò alla cucina dove Sheila era intenta a cucinare. La colf la guardò e non disse nulla.
-Lascia tutto e vieni in soggiorno- le disse la signora, fredda come un ghiacciolo.
Sheila appena si trovarono vicine sul divano rosso prese la parola:-Volevo dirle che mi dispiace e che non succederà più…
-Dispiace soprattutto a me, ma ci sono cose più importanti di uno stupido vaso.
Sheila non aprì bocca. La signora si passò una mano in fronte e continuò:
-Ho un caratteraccio,lo so,ma in pochi giorni sei riuscita a farmi prendere certe adirature che neanche mio marito,in 35 anni di matrimonio,mi ha provocato.
-Mi dispiace signora…
-Senti ricominciamo da qui…hai pagato la legna?
Sheila si sentì di nuovo battere il cuore:-Si signora!
-E quanto ti ha chiesto Toto?
Toto? Era forse questo il nome dell’uomo misterioso?
Sheila iniziò a pensare…Toto,Toto,Toto. In effetti quel nome aveva poco di romantico: un principe azzurro di solito si chiama George,Bryan o al massimo Carlo. Ma Toto proprio no.
-Pronto? Sheila? Cos’altro mi devi dire?
-Ehm nul…nulla signora!
-Allora rispondi!
-300,signora…-disse mentre continuava a pensare a colui che ora aveva un nome,Toto.
-Oh mamma mia!-iniziò la signora-quell’uomo non si decide mai! Un giorno sono 500 euro,un altro 300 e il giorno dopo quasi mi regala la legna…è vero che la separazione gioca brutti scherzi.
-La separazione?-gridò Sheila
-Esatto proprio quella. Cos’è non ne avevi mai sentito parlare? Sai,Toto è da poco stato lasciato dalla moglie e vive col cugino,il genero di Pinuccia.
Ecco spiegato il mistero! Ci mancava solo quello:Toto era separato.
Sheila si alzò con la scusa di dover stendere i panni e corse in camera sua, ormai sconsolata di non poter mai avere Toto al suo fianco.
CONTINUA…
Care mie piaciuto il racconto? Io vado, la commissione mi attende… naturalmente poi vi racconterò tutto
Alla prossima!