Buongiorno tesorine
Allora, quanto manca a Natale? Solo due giorniiii!!!
Aiuto, oggi mi aspetta una mattinata per negozi: mancano ancora dei regali d’acquistare.
Ieri sono stata al negozio di animali per comprare un tunnel per Sciani che non ho neanche trovato …ma in compenso c’erano dei cuccioli di coniglio davvero adorabili!
Erano piccoli piccoli, di ogni colore e mi facevano una tenerezza unica con quegli occhietti che mi sussurravano: “Portami via, portami via”…
Quasi quasi…Sciani avrà una sorellina!
Oggi è venerdì 23 Dicembre e ricordiamo San Giovanni da Kety, il protettore dei seminaristi .
Il proverbio insegna: ‘’Natale viene una volta all’anno; chi non ne approfitta, tutto va a suo danno’’
Ecco cosa è accaduto oggi, qualche anno fa:
Nel 1913 venne istituita la Federal Reserve, la banca dell’America.
Nel 1984 avvenne la terribile strage di Natale, attentato mafioso che procurò ben 17 vittime. Le ricordiamo.
Per la ricetta di oggi vi propongo un classico natalizio direttamente dal Sud: il baccalà fritto.
Da me il simbolo del pranzo di Natale è l’arrosto, porcetto o agnello (anche entrambi ), ma il pesce è riservato al Capodanno quindi questo piatto lo preparerò sicuramente.
Ingredienti:
700 g di baccalà bagnato
150 g di farina
1 uovo
5 g di lievito di birra
2 dl di vino bianco
olio per friggere
sale q.b
Procedimento:
Per prima cosa sciacquate il baccalà per dissalarlo e sciogliete il lievito in acqua tiepida.
In una ciotola a parte, setacciate la farina, aggiungete l’uovo, il lievito di birra sciolto, un pizzico di sale e il vino e mescolate bene con un cucchiaio. Se il composto risultasse troppo denso, diluitelo con qualche altro cucchiaio di vino.
Quando otterrete una pastella omogenea e senza grumi, coprite la ciotola con un telo e fate riposare per un’oretta. Nel frattempo scolate e asciugate il baccalà e tagliatelo a pezzi. Trascorso il tempo necessario, immergete ciascun pezzo nella pastella rigirandolo più volte per coprirlo completamente.
In una padella scaldate l’olio in abbondanza e poneteci i pezzetti di baccalà (pochi alla volta).
Man mano che saranno dorati e croccanti prelevateli e metteteli ad asciugare su carta assorbente. Servite caldo.
Buon appetito.
Dunque Vicoline, il Natale è sempre più vicino e di conseguenza nelle scuole d’Italia si fanno tanti lavoretti inerenti a questa meravigliosa festa.
L’altro giorno sono andata da mia zia e ho trovato mia cuginetta Maria, di 9 anni, intenta ad elaborare una poesia natalizia.
Era concentratissima e non voleva distrazioni, io le ho domandato se avesse bisogno di una mano ma la sua risposta è stata un forte:
“No, sono grande ormai!”
Quindi l’ho lasciata immersa nei suoi pensieri e sono andata in un’altra stanza. Dopo circa un’oretta, ecco che Maria mi ha raggiunta, fiera del suo lavoro ma ancora un po’ insicura, mi ha avvicinato il quaderno e mi ha chiesto:
“Leggila…va bene secondo te?”
Io l’ho letta e ne sono rimasta davvero sorpresa , i bambini sono la bocca della verità e così la piccola ha descritto perfettamente quello che accade nelle nostre case in questo periodo, contrapponendolo a ciò che invece vivono, purtroppo, milioni di persone molto meno fortunate.
“E’ bellissima! – le ho detto e poi mi è sorto un dubbio- L’hai copiata o l’hai scritta tu?”
Lei mi ha guardata male e ha controbattuto:
“Assolutamente io!”
Insomma era stata davvero brava.
Ma ecco che l’indomani pomeriggio mi ha telefonato tra le lacrime:
“Mi hai detto una bugia, la mia poesia fa schifo!”
Io sono rimasta sbalordita:
“Cosa dici, Maria?!”
E lei: “Si, si ho detto bene, la mia poesia è bruttissima…”
“Ma chi te l’ha detto?”
“La maestra ha fatto mille complimenti alle mie compagnette, a tutte tranne che a me…mi ha messo solo una ‘’B’’ sul quaderno, mentre alle altre ha detto che sono delle poetesse e le abbiamo anche applaudite sempre su ordine della maestra.”
A questo punto non sapevo più che dire, non ho letto le altre poesie e perciò non posso esprimere un parere su quale poema fosse più bello, però ho riflettuto molto. E mi sono anche tanto arrabbiata .
Premetto che mia mamma è una maestra e dice sempre che insegnare ai giorni nostri è una grande responsabilità.
I bambini sono nelle mani dei loro maestri che dovrebbero fare di tutto per motivarli alla creatività e alla collaborazione e non far maturare in loro sentimenti brutti come l’invidia e l’umiliazione di non essere altrettanto bravi come altri compagni.
D’altronde siamo a Natale, tutti dobbiamo essere più buoni e quindi care maestre, pazienza se i vostri alunni non rispondono alle vostre aspettative (fossero quelle le cose importanti ) un complimento, un applauso e un sorriso non si nega a nessuno!
Poi, naturalmente, non vi chiedo di essere false anzi date ai vostri allievi consigli preziosi su come migliorarsi, ma che siano consigli non critiche!
Detto ciò ho fatto una promessa a mia cugina per renderla felice, e quindi devo mantenerla:
ecco a voi l’ emozionante poesia natalizia di Maria!
E’ Natale….
Anche quest’anno è arrivato il Natale,
luci colorate, palline decorate,
auguri profumati e doni impacchettati…
è festa per i bambini fortunati!
Ma purtroppo al mondo c’è
chi il Natale non sa neanche cos’è…
dolore e tristezza,
lacrime e amarezza,
non c’è festa e non c’è certezza!
Però il Bambin Gesù nasce anche laggiù
ed ogni lacrima asciugherà
con il suo cuore ricco di bontà.
Che dite glielo facciamo un bell’applauso?
Alla domani!