Buongiorno a tutte
oggi per colazione vi offro un dolce tipico della mia terra: i guelfi!
Sono così carini, incartati come caramelle e hanno un sapore speciale. Io ne vado ghiotta!
Prendetene, Vicoline mie, ce ne è per tutte
E’ venerdì 8 luglio e si ricorda
Ecco la ricetta del giorno, fresca e leggera…cosa c’è di meglio di una cheesecake estiva?
Vi confesso che questo tipo di torte le ho scoperte da poco, in realtà prima mi rifiutavo di farle, essendo molto patriottica . Ma sono talmente buone e veloci da preparare che me ne sono innamorata.
La versione che vi propongo è all’anguria.
Ingredienti:
250 g biscotti
200 ml panna da montare
100 g burro
200 g mascarpone
2 cucchiai zucchero
anguria
2 fogli di gelatina
Procedimento:
Tritate i biscotti con il burro, sistemate il composto in una tortiera e mettete in congelatore.
Montate la panna con il mascarpone e 2 cucchiai di zucchero.
Tagliate 2-3 fette di anguria a pezzi e aggiungeteli alla farcitura, farcite la base di biscotti e rimettete in congelatore.
Prendete circa 200 g di polpa di anguria, eliminate i semi e frullate.
Mettete il succo di anguria sul fornello, accendete a minimo, aggiungete la gelatina, lasciatela sciogliere e, una volta raffreddata, versatela sul dolce.
Decorate a vostro piacimento e rimettete in freezer per circa 3 ore.
Ed ora ecco a voi la nuova parte della novella…buona lettura!
Sheila si alzò con la scusa di dover stendere i panni e corse in camera sua, ormai sconsolata di non poter mai avere Toto al suo fianco.
Pianse lacrime di dispiacere, si sentiva così sola in quella casa grande ma vuota d’amore.
Non disse nulla per tutta la sera, neanche quando il signor Pasquale le chiese se era triste.
Lei lo guardò e non rispose.
La signora Luisa, terminata la cena, si alzò da tavola e andò in salone dove Sheila stava riponendo il servizio di piatti appena pulito.
-Allora, vuoi dirmi che ti prende? Non sarà mica per il vaso?
La ragazza fece finta di nulla.
-Sto attendendo una risposta…
-Sto bene signora,grazie.
-A me non sembra…senti…se c’è qualcosa che non va, con me ne puoi parlare. Sono burbera è vero, potrei essere tua madre, però i consigli li so dare e anche molto bene.
Sheila si lasciò andare. Si sedette sul divano e disse alla signora:
-Le è mai capitato di…di…beh come dire…
-Dimmi pure, cara…
-Di volere accanto una persona ma di essere certi che questo non possa mai accadere?
-Oh mamma mia!- la signora Luisa fece un balzo -Ho dimenticato di fare una telefonata!
E corse su per le scale.
Sheila rimase lì, impassibile e con mille domande a cui nessuno, forse, poteva rispondere.
La signora Luisa si era mostrata disponibile, ma solo per un attimo.
Tutta colpa di Sheila che magari aveva detto qualcosa che aveva turbato la signora?La mattina seguente al suo risveglio, Sheila trovò la signora già in piedi. Era elegantissima, indossava un abito grigio e una giacca blu scuro che faceva risplendere i suoi occhi.
-Buongiorno signora!
-Buongiorno Sheila…io ho già fatto colazione, fra poco devo uscire e ho mille cose da fare.
-Va bene signora!
-Mio marito dorme ancora, è vergognoso lo so, ma io di certo non aspetto lui…ehm volevo dire, non mi deve accompagnare perciò può far quello che vuole.
Sempre il solito pigrone Pasquale…
Sheila rise e poi guardò fuori dalla finestra. Ecco, poco più avanti Toto stava caricando il camion di legna. Lo fissò.
-Tra l’altro, Sheila, se telefona la moglie del figlio del cugino del professor Montale, dille che è confermato il thè delle cinque a casa di Charlotte e che per l’occasione io indosserò l’abito verde che ho comprato a…Sheila? Pronto? Mi ascolti?
Sheila era imbambolata alla finestra. Toto era così bello! Il cappotto in camoscio che indossava gli dava un’aria da persona intellettuale.
La signora Luisa spostò la tenda e si mise a guardare:
– Oh dio mio! Stai vedendo anche tu?
Sheila annuì con la testa, anche alla signora Luisa piaceva Toto!
La signora si passò una mano tra i biondi capelli:-Io non so certi uomini da dove escano conciati così! Ma dico io il cappotto in camoscio? E’ datato,ormai! se Pasqui si vestisse così io non lo farei uscir di casa. E ora vieni con me in soffitta Sheila, ti devo far vedere le tende che ho trovato e che vorrei appendessi alle finestre dei bagni.
Sheila era sconvolta, pensò che la signora Luisa non ne capiva nulla di uomini.
In effetti il signor Pasquale era tutto oltre che bello…
Quando la signora finalmente uscì, la fanciulla corse di nuovo a vedere il suo Toto.
Ma fuori non c’era nessuno.Durante tutta la mattinata, Sheila continuava ad affacciarsi per vedere se Toto era tornato.
Poi, mentre stava stirando le camice del signor Pasquale, udì il suono di un clacson.
Lasciò il suo lavoro e corse nel balcone. Vide il camion, vide Toto ed anche il cugino, genero della signora Pinuccia, che scaricavano la legna in una casa vicina.
La colf rimase lì tutto il tempo necessario, fino a quando Toto non parcheggiò il camion nei dintorni ed entrò col cugino in quella casa.
Sheila iniziò a sentire un odore che non le piaceva…
-La camicia!- gridò.
Aveva dimenticato il ferro da stiro acceso sulla manica della camicia,che si era bruciata ormai.
-Oh no!-disse- Ora chi la sente la signora Luisa?! Non ne faccio una giusta…
E poco dopo ecco la signora e con lei i rimproveri.
-Sei proprio sbadata, io ti do nuovamente fiducia e tu mi ripaghi così?
-Mi dispiace signora…
-Questa non è una camicia qualunque,sai! E’ in taf-taf, l’ho pagata un occhio della testa!
-Scusi ancora…
-Non è con me che ti devi scusare, ma con mio marito che si adirerà nero!
Ma invece il signor Pasquale non ne fece una tragedia:
-Pazienza me ne comprerò un’altra. Quella iniziava a starmi stretta…
-Sei il solito menefreghista!- lo accusò la moglie, la dovevi indossare proprio oggi!
-Per il thè delle cinque? Io non ci vengo!
-Macchè thè…hai dimenticato della cena di stasera?
-Cena?- domandò Sheila
La signora le lanciò un’occhiataccia:-Tu non ti immischiare! Stasera siamo invitati a cena, dalla figlia di Pinuccia. Sheila, inizia a preparare un dolce e poi mettiti qualcosa di decente.
Sheila si sentì battere il cuore. Dovevano andare a cena dal cugino di Toto!
CONTINUA…
Fanciulle io vado, il mare mi aspetta…questo fine settimana l’almanacco andrà in vacanza, ma lunedì tornerò con tante altre sorprese.
Alla prossima!