Brexit: istruzioni per l’uso…
Salve ragazze! Un pochino (dico solo un pochino) per lavoro devo seguire gli eventi politici ed economici…e siccome ho visto che in chat avete fatto discussione (costruttiva in questo caso) sulla uscita della Gran Bretagna dall’UE…volevo darvi alcuni piccolissimi consiglietti ed informazioni…magari vi possono tornare utile.
INNANZITUTTO, L’ANALISI SINTETICA DEL VOTO:
1) alta affluenza, sopra il 70 per cento, ma pochissimo distacco tra i si e i no…52 a 48!!!!!!!!! IN PRATICA UN PAESE QUASI SPACCATO IN DUE, percio’, su un tema cosi’ importante, questa differenza veramente minimale peserà moltissimo;
2) poi HANNO VOTATO PER L’USCITA LA NETTA MAGGIORANZA DEGLI OVER 50, MENTRE CONTRO L’USCITA LA NETTA MAGGIORANZA DEGLI UNDER 30…a significare che i giovani vedevano futuro nell’apertura v erso gli altri paesi , mentre gli adulti ed anziani si sono arroccati su posizioni nazionaliste…di stile un tantino nostalgico;
3) hanno votato per l’uscita i ceti meno abbienti, ma questo è normale, è comprensibile, chi ha meno, perso per perso, vuole tentare di cambiare le cose anche se poi si cambia in peggio…invece i ceti produttivi e che fanno affari c on l’estero hanno votato in prevalenza per la NON uscita;
4) Londra città ha avuto maggioranza per la NON uscita, posti più’ lontani o periferici il contrario…il Galles ha votato per l’uscita, la Scozia per il remain…come si vede, si tratta di UNA VITTORIA DI PIRRO!
5) Cameron, il premier è stato poco avveduto: prima ha strizzato l’occhio ai nazionalisti per aver la maggioranza poi visto che il suo partito (i Tories, i conservatori) si stava dividendo ha avuto l’ideona del referendum, certo che vincesse il REMAIN (COSI’ DAVA UN COLPO ALLA BOTTE E UNO AL CERCHIO)…ma adesso già i vincitori gli chiedono di restare al suo posto…invece lui (finalmente) ne ha fatta una buona…ha dato le dimissioni e a ottobre ci sarà un nuovo premier …vedrete che, passata la prima euforia, anche i “vittoriosi” fra virgolette, cominceranno ad avere dubbi;
FRA GLI EFFETTI PRATICI IMMEDIATI, innanzitutto per gli italiani residenti a Londra (circa mezzo milione) e per gli inglesi residenti in Italia…PERCHE’ LA STERLINA, PER UN CERTO PERIODO, SUBIRA’ UN SENSIBILE DEPREZZAMENTO SULL’EURO DI ALCUNI PUNTI PERCENTUALI…per cambiare sterline in euro ci vorranno piu’ sterline di prima…si fa presto a vedere gli effetti sugli scambi bilaterali commerciali con l’Inghilterra.
Ancora, l’uscita comporterà la perdita di molti diritti e convenzioni internazionali (per es. è probabile che uno straniero in Inghilterra (e viceversa) dovrà pagare in parte l’assistenza sanitaria, se ne dovesse avere bisogno…le rette delle università non saranno più scontate…ecc.ecc.).
DAL PUNTO DI VISTA PURAMENTE FINANZIARIO, NON VOGLIO FARE IL PIFFERAIO MAGICO…E’ CONTRO LA MIA NATURA…quindi non vi darò dritte solo per fare bella figura, però una cosa buona: E AUSTRIA sono i due paesi dell’area UE MENO DIPENDENTI DALLA Gran Bretagna NEGLI AFFARI COMMERCIALI…QUINDI MENO ESPOSTI AI CONTRACCOLPI…stanno assai peggio di noi, in questo senso, la Francia e soprattutto la Spagna!!!
POI UN CONSIGLIO DA AMICO…DA NERIO CHE SI E’ AFFEZIONATO A VOI TUTTE DEL VICOLO: SE AVETE DEI RISPARMI, ADESSO NON VINCOLATELI A TEMPO LUNGO A TASSO FISSO!!!
I tassi nei prossimi mesi sicuramente aumenteranno, Draghi (governatore della Banca Centrale Europea), non possono restare a tasso zero come ora, e quindi i parametri attuali cambieranno, saranno in continua evoluzione…perciò è meglio poter disporre delle somme liquide prima possibile, per decidere poi cosa farne, alla luce delle nuove situazioni che si verranno ad avere.
Voi cosa pensate?