Negli ultimi anni, con il boom dei social media, la figura dell’influencer sta assumendo un’importanza
cruciale.
Parlando di esponenti italiani di questa categoria, la prima persona che ci viene in mente è, sicuramente,
Chiara Ferragni. Eppure, ci sono sempre più nomi che si stanno facendo strada.
Per quale motivo questa figura sta spopolando così tanto? La ragione è molto semplice: i social media ti
consentono di raggiungere un pubblico potenzialmente infinito e, se hai la capacità di orientare le scelte
delle persone che ti seguono, le aziende possono essere interessate a farsi pubblicizzare da te.
Per questo motivo la domanda che in molti si pongono è: come si diventa influencer?
Chi è l’influencer? Ne esiste solo una tipologia?
Prima di cominciare a comprendere come diventare influencer, dobbiamo definire a fondo di quale lavoro
stiamo parlando.
L’influencer è quel personaggio pubblico che viene visto dai suoi follower come figura di riferimento e, di
conseguenza, può orientare le decisioni delle persone che lo seguono.
Quindi, ad esempio, se la nostra influencer in ambito moda indossa un abito di un noto stilista, farà
pubblicità al marchio che ci guadagnerà sia in visibilità, sia in ricavi generati dalle persone che seguono i
consigli di moda dell’influencer.
La seconda domanda che ci siamo posti è: esiste solo una tipologia di influencer? In questo caso la
risposta è negativa.
Infatti, coloro che svolgono questo lavoro vengono solitamente classificati in base al numero di seguaci
che hanno.
Per riportarti una classificazione quanto più fedele possibile, sfruttiamo quella diffusa dalla Association of
National Advertisers statunitense:
● Nano e micro influencer: hanno un bacino di utenti compreso tra i 50 e i 25.000 follower. Questa
topologia di professionisti viene sempre più cercata dalle aziende perché, viste le piccole
dimensioni del loro pubblico, i seguaci sono spesso molto attivi e legati all’influencer.
● Influencer medi, che hanno un bacino di utenti compreso tra 25.001 e 10.000 follower.
● Macro influencer, ossia coloro che hanno più di 100.001 follower.
Pensi che sia facile diventare influencer? In realtà tutt’altro.
Questo non lo diciamo per scoraggiarti, ma perché in molti credono che questo non sia un lavoro a tutti
gli effetti. Tuttavia, orientare le decisioni dei follower e collaborare con i brand non è per niente semplice.
In più, vengono sempre più richieste due doti: creatività ed originalità.
Come faccio a diventare influencer?
Hai deciso che vuoi provare a diventare un influencer? Ci sono alcuni step che sono fondamentali per te.
Il primo passo riguarda la scelta del pubblico di riferimento, ma come si fa? Innanzitutto devi partire
dalle tue passioni (anche se il settore della moda è il più gettonato, non vuol dire che questo sia il migliore
per te).
Infatti, è molto meglio che tu ti proponga come esperto di un ambito che conosci veramente, piuttosto che
cercare solo di cavalcare l’onda senza trovare la tua vera passione.
Il secondo step riguarda l’apertura dei tuoi canali social, sfruttando diverse piattaforme.
Come ben saprai, al momento Instagram e TikTok sono le migliori per raggiungere un grande pubblico,
ma non devi fermarti qui.
Infatti, dopo aver scelto il tuo pubblico, dovrai valutare su quali piattaforme questo è attivo, per
raggiungerlo con maggiore facilità.
Inizialmente puoi concentrare tutti i tuoi sforzi su un’unica piattaforma e, successivamente, passare ad
altre strade.
Ricorda: dovrai essere presente solo sui social che riesci a presidiare con regolarità. Quindi non strafare,
meglio una presenza regolare su pochi social piuttosto che una frammentata su molti.
Il terzo step? Creare contenuti originali per attirare nuovi follower. Infatti, per arrivare a svolgere il
lavoro dei tuoi sogni, dovrai sicuramente crescere sulle diverse piattaforme.
In un’epoca dove veniamo “bombardati” da varie tipologie di contenuti è importante sapersi distinguere.
Quindi dovrai trovare la tua peculiarità (quella che le aziende definiscono USP, unique selling point) e
continuare su quella strada.
Oltre a questo dovrai utilizzare in modo coerente gli hashtag, per targettizzare il tuo profilo ed, infine,
dovrai interagire con gli utenti: creare una community è il primo passo per diventare un influencer.
Successivamente dovrai iniziare a contattare i brand. Infatti, le prime collaborazioni non arriveranno in
automatico, ma dovrai cercarle da solo. Dopo che ti sarai affermato nel tuo settore, saranno le aziende a
contattarti per lavorare con te.
Quanto guadagna un influencer?
Dopo aver capito qual è l’iter per diventare influencer, passiamo ad un’altra tematica che interessa a
molti: quanto si può guadagnare con questo mestiere?
Non possiamo fornirti una risposta unica a questa domanda, perché il guadagno dipende.
La retribuzione varia a seconda della piattaforma che presidi e a seconda del numero di seguaci che hai.
Ad esempio, un influencer che ha un pubblico di oltre 1 milione di follower, può prendere dai 2.500€ ai
5.000€ a post.
Ricorda che per lavorare come influencer devi essere in possesso della Partita IVA, perché l’attività si
configura come autonoma.
Dato che non esiste una cassa previdenziale per gli influencer, dovrai iscriverti alla gestione separata,
dove pagherai i contributi con una percentuale del 26,23%.
Per saperne di più ti consigliamo di metterti in contatto con un consulente fiscale, come Fiscozen che,
grazie alla sua esperienza, ti aiuterà a scegliere le alternative migliori per il tuo business.