Giorno della Memoria: Venerdì 27 gennaio, non dobbiamo dimenticare, affinché ciò non possa più accadere!

Giorno della Memoria: Venerdì 27 gennaio…

by Nerio

Scusate ragazze se ogni tanto (di rado , tranquille) esco dal perimetro divertente di Uomini e Donne, l’unico programma reality-popolare e gossipparo che mi abbia mai interessato veramente.

Lo faccio per ricordare che domani, venerdì 27 gennaio è il giorno della memoria, del ricordo…ma ricordo di cosa?

Voi direte…lo sappiamo Nerio, sei pesante! Ok, ok…però pare (da una ricerca statistica molto seria, che ALMENO  IL TRENTA PER CENTO DEI GIOVANISSIMI UNDER 25 NON SAPPIA DI COSA SI TRATTA!!! (e se mai ne ha sentito parlare,  è stato in maniera talmente superficiale che non si rende assolutamente conto delle proporzioni dell’evento…).

La cosa, onestamente mi ha colpito e allora ho pensato di fare un microscopico (sottolineo microscopico)  “richiamo” qui nel forum, rivolgendomi sopratutto ai teenager che sicuramente leggono il VICOLO .

La memoria del 27 gennaio è per ricordare l’OLOCAUSTO, “LO SHOAH” (in ebraico)…ovvero la calcolata, premeditata , organizzata distruzione di massa di una parte del genere umano (gli ebrei d’europa e tutte le categorie ritenute “indesiderabili”…compresi portatori di handicap, gruppi etnici rom e sinti, comunisti, omosessuali, malati di mente, pentecostali, classificati come malati di mente, testimoni di Geova, sovietici, polacchi e altre popolazioni slave. Fonte Wikipedia) da parte dei Nazisti, che vedevano al loro comando Hitler, durante la seconda guerra mondiale, dal 1941 al 1945 (“che causò circa 15 milioni di morti in pochi anni, tra cui 5-6 milioni di ebrei, di entrambi i sessi e di tutte le età…” Fonte Wikipedia).

Quei fetenti (non so come altro chiamarli…qualsiasi nome sarebbe insufficiente…), massacrarono quasi 15 milioni di persone!!! (stime ufficiali, ma il conto esatto non lo sa veramente nessuno…tra di loro quasi sei milioni di ebrei…)

Uccisero indistintamente e in maniera vile, uomini. donne, vecchi e anche i bambini, in tutti i modi possibili ed immaginabili…e perfino in maniera oserei dire “scientifica”, con metodi quasi industriali, da autentica fabbrica della morte, nei vari campi di sterminio: Auscwichz, Birkenau, Mauthausen, Treblinka….e DECINE DI ALTRI!!!

(non potrò mai dimenticare lo studio che portò alla decisione di uccidere con il gas, lo Zyklon B, ritenuto più economico ed efficiente delle pallottole per uno sterminio in larga scala…vi rendete conto?…è tutto agli atti…PIU’ ECONOMICO?!?!?…  VOMITO )

E la colpa di tutti quei poveretti era solo quella di essere nati EBREI o di essere ritenuti “indesiderabili”!!!

Belli, brutti, ricchi, poveri, maschi, femmine, giovani, vecchi, sani ammalati…tutti gettati nello stesso calderone, colpevoli solo di essere “diversi”!

Penso che nessuno di noi qui del Vicolo fosse già nato…ma di questo orrore chiedete a vostro padre, o al nonno, o al bisnonno, oppure documentatevi su internet, sui libri o quant’altro …

Il 27 gennaio non è una festa commemorativa..tutto quello che sicuramente diranno o metteranno in onda in TV è ok, è utile, magari spettacolare ed emozionante…

Ma è sufficiente CHE CIASCUNO DI NOI, DENTRO NOI STESSI, RIFLETTA UN ATTIMO…ANCHE SOLO X POCHI MINUTI…

Vi lascio con parole non mie, che vi faranno comprendere meglio quello che accadde in quegli anni…questo è il racconto di Piero Terracina:

Piero Terracina, nasce a Roma in una famiglia ebraica, ultimo dei quattro figli di Giovanni Terracina e Lidia Ascoli. Nell’autunno del 1938, a causa dell’emanazione delle leggi razziali in Italia, Piero, come tutti gli alunni e i docenti ebrei, fu espulso dalla scuola pubblica, tra l’indifferenza dei suoi compagni. Ricorda Terracina:”

“Ero stato educato all’amore per lo studio, per la scuola. Mia madre non tralasciava occasione per ricordarci che per riuscire nella vita bisognava prima riuscire nella scuola. A volte penso che mio padre mi rimandò in quella scuola per farmi toccare con mano le avversità a cui eravamo costretti. Era un antifascista, non militante, ma un antifascista.”

Terracina proseguì gli studi nelle scuole ebraiche fino a che, dopo essere sfuggito al rastrellamento del 16 ottobre 1943, venne arrestato a Roma, il 7 aprile 1944, su segnalazione di un delatore, con tutta la famiglia: i genitori, la sorella Anna, i fratelli Cesare e Leo, lo zio Amedeo, il nonno Leone David. Detenuti per qualche giorno nel carcere di Roma di Regina Coeli, dopo una breve permanenza nel campo di Fossoli, il 17 maggio del ’44 furono avviati alla deportazione.

“Ci misero in 64 in un vagone. Fu un viaggio allucinante, tutti piangevano, i lamenti dei bambini si sentivano da fuori, ma nelle stazioni nessuno poteva intervenire, sarebbe bastato uno sguardo di pietà. Le SS sorvegliavano il convoglio. Viaggiavamo nei nostri escrementi: Fossoli, Monaco di Baviera, Birkenau-Auschwitz.”

“Degli 8 componenti della sua famiglia, Piero Terracina sarà l’unico a fare ritorno in Italia. Il dramma si consuma il giorno stesso dell’arrivo a Auschwitz-Birkenau.”

 

“Arrivammo dentro il campo di concentramento, dalle fessure vedevamo le SS con i bastoni e i cani. Scendemmo, ci picchiarono, ci divisero. Formammo due file, andai alla ricerca dei miei fratelli, di mia madre, noi non capivamo, lei sì: mi benedì alla maniera ebraica, mi abbracciò e disse “andate”. Non l’ho più rivista. Mio padre, intanto, andava verso la camera a gas con mio nonno. Si girava, mi guardava, salutava, alzava il braccio. Noi arrivammo alla “sauna”, ci spogliarono, ci tagliarono anche i capelli. E ci diedero un numero di matricola. “Dove sono i miei genitori?”, chiesi a un altro sventurato. E lui rispose: “Vedi quel fumo del camino? Sono già usciti da lì”.”

Il resto della sua testimonianza lo trovate QUI: https://it.wikipedia.org/wiki/Piero_Terracina

Io potevo essere Cesare, suo fratello…o potevi esserlo tu..e tu, laggiù con lo smartphone, potevi essere Anna, sua sorella…non dobbiamo dimenticare, affinché ciò non possa più accadere!  CANDELA

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