Salve ragazze! Ieri ci ha lasciato un grande della letteratura contemporanea…UMBERTO ECO ! Non è una perdita piccola per la cultura. Lui fu grande non tanto per il numero di racconti o romanzi o per la popolarità ( infatti non sempre era amatissimo dal pubblico nazional–popolare) …quanto PER LA FORZA INNOVATIVA DEL SUO MODO DI SCRIVERE E DI PENSARE. Una delle sue “regole” ( fra virgolette ovviamente) era questo pensiero: ” è facile, e anche molto comodo fare ironia su cose, situazioni o persone che sono in crisi, in fase calante, superate, “out”, fuori moda…oppure cmq in netta minoranza …IL DIFFICILE ( e quindi viene richiesto maggior acume , equilibrio e sottigliezza) E’ FARE IRONIA SU COSE, PERSONE O SITUAZIONI CHE SONO IN AUGE, IN FASE CRESCENTE, CHE SONO “IN”, DI MODA, CHE SONO SUPPORTATI DA UNA NETTA MAGGIORANZA
Tanti di voi avranno letto il famosissimo romanzo ” Il nome della Rosa” e ancora di più il film con lo stesso titolo…ma vi consiglio di leggere un vecchissimo e molto breve saggio di Eco (appena trentenne) : “ELOGIO DI FRANTI” ( il cattivo per antonomasia del libro Cuore, quasi riconosciuto come tale ormai perfino dalla Costituzione )…in poche pagine, Eco ti dimostra come in realtà Franti non è la sola pecora nera del romanzo…ce ne sono parecchie altre…e anche piu’negative, perchè vigliaccamente riparate da una corazza di perbenismo, conformismo, bigotteria, ruffianeria, ipocrisia