Compie 40 anni e ne deve scontare almeno altri 9 in carcere. Per il suo compleanno, il 29 marzo, niente regali però, niente feste, “in carcere i compleanni non si festeggiano”. Ilir l’albanese e i marocchini Zaccaria, Anis e Joseph però, suoi compagni di reclusione, prepareranno per lui piatti tipici del loro Paese e delle torte. Accanto lui avrebbe tuttavia voluto una sola persona: suo figlio Carlos.
Lo aveva già scritto in una lettera al Corriere della Sera: “Carlos mi manca tantissimo, la prima cosa che farò quando uscirò sarà andare a prenderlo a scuola…” e lo ribadisce scrivendo a Novella 2000, alla vigilia del suo compleanno, per il quale in realtà un regalo lo ha già ricevuto dal Tribunale di Milano, ovvero lo sconto di 4 anni della pena iniziale. “Sabato compio 40 anni e l’unica cosa che mi mancherà sarà mio figlio Carlos”. Corona dice di non essere “cambiato” perché il dna non si può cambiare, ma l’uomo che scrive dal carcere è sicuramente un uomo diverso, consapevole del lungo cammino che lo aspetta, ma determinato a non arrendersi e non lasciarsi andare.
“Per fortuna qui negli ultimi tempi la vita è un po’ cambiata, in meglio. Sono in un reparto “avanzato”, fatto di tre sezioni da cinquanta detenuti ciascuna, dove è possibile vivere con più libertà. Le celle sono aperte dalle 7,30 del mattino alle 20,00 della sera e a tutti è permesso frequentarsi”, scrive. Un reparto in cui si raggruppa gente di ogni tipo e di ogni nazionalità. Nel giorno del suo compleanno a festeggiare con lui ci saranno i suoi compagni di cella: “Carlos il sudamericano, Ilir l’albanese e i marocchini Zaccaria, Anis e Joseph. Anche se in carcere non si festeggiano i compleanni loro mi hanno detto che vorranno farmi passare un giornata speciale, cucinandomi i piatti tipici dei loro Paesi e preparandomi ben tre torte. Grazie a loro sabato sentirò un po’ meno la mancanza di mio figlio Carlos, l’unica persona alla quale penso quotidianamente. Avrei voluto tanto festeggiare con lui, anche solamente andando a prenderlo a scuola.”
Carlos però non ci sarà, né a questo compleanno e forse nemmeno al prossimo, eppure Corona non si abbatte: “Avremo tempo e modo per goderci i nostri futuri compleanni, con la solita allegria e spensieratezza che ci lega da sempre. E questo lui lo sa”. Quanti altri compleanni passerà ancora in carcere Corona non lo sa, ma certo per ora non può far altro che aspettare.